ᴄʜᴇ ʙᴀꜱᴛᴀʀᴅᴏ!
𝕁𝕖𝕟𝕟𝕚𝕗𝕖𝕣
Che avessi battuto la testa tanto da tagliarmi i freni alla lingua era ormai evidente.
Mi sembrò di avere ancora qualche stordimento o di sognare mentre fissavo a capovolto quegli occhi d'agata sopra la mia testa e peggio ancora che avessi parlato appena un secondo prima non lo presi minimamente in considerazione.
Che accidenti avevo combinato, di nuovo?
Mi ci volle qualche attimo per uscire da quello stato e non appena realizzai cosa stava accadendo attorno a me sgranai gli occhi e costrinsi il mio corpo a balzare in piedi.
Mossa troppo affrettata.
Ebbi un capogiro ma rimasi salda sui miei piedi.
C'era di peggio a cui dovetti badare.
Ero letteralmente diventata un fenomeno da baraccone.
Con un leggero dolore al fondo schiena, le vertigini, quattro paia d'occhi addosso e un bernoccolo sulla nuca, una parte di me si sotterrò dalla vergogna. Le mie gambe volevano darsi alla fuga e per poco lo feci se non fosse che mi sentii tanto brava quanto impacciata da far finta di nulla, e mi convinsi a cavarmela con un po' di simpatia e qualche scusa. In fondo quest'ultime mi riuscivano assai bene.
Come prima cosa, cercai di starmene ferma, in piedi, senza barcollare, come se seconda cosa sorrisi e diedi, con estrema disinvoltura, un veloce esame a Ethan.
Nessuna fasciatura sulla testa, i suoi folti capelli scuri erano liberi come non mai, nessun gesso sugli arti e in più si reggeva in piedi senza problemi, forse stava un po' curvo con le spalle, ma era lì, davanti a me e stava bene. Aveva indosso un camice da paziente, uno di quegli che restava aperto sulla schiena e un accappatoio azzurro sopra le spalle.
Era un po' buffo e sotto sotto mi venne quasi da ridere ma non era decisamente il momento di farlo.
Dentro ebbi una liberazione immensa, tanto che poi quel sorriso che avevo sulle labbra divenne sul serio spaventosamente tenero e successe proprio nel momento in cui tornai ad incrociare il suo volto.
Ethan mi guardò accigliato, la sua espressione era decisamente lì per schiacciarmi ed ebbi quasi l'impressione che non fosse poi così contento di incontrarmi lì.
Feci sparire il sorriso, mi schiarii la voce e deglutii a fatica il disagio che sentii.
Tutto quello che volevo sapere ormai lo sapevo quindi...non mi restava altro che togliere il disturbo. Non avevo il minimo desiderio a fargli sapere che ero venuta lì per lui.
Guardai di svista le due ragazze. Erano appoggiate allo stipite della porta della stanza e mi osservavano con un po' troppo interesse. Mi diedero l'impressione di conoscermi ma ero certa di sbagliarmi.
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Failed Date //Ubriaca O Innamorata?//
RomanceLa sera in cui Jennifer decide di confessare i suoi sentimenti al suo migliore amico, Dustin, finisce in un totale fallimento. Dustin, non solo non prova nulla per lei, ma confessa di amare Chelsea, una cara amica di Jennifer e anche sua coinquilina...