ᴄʜᴇ ᴄɪ ᴄʀᴇᴅɪᴀᴛᴇ ᴏ ɴᴏ, È ꜱᴜᴄᴄᴇꜱꜱᴏ ᴛᴜᴛᴛᴏ ᴘᴇʀ ᴄᴏʟᴘᴀ ᴅɪ ᴜɴ ᴀᴘᴘᴜɴᴛᴀᴍᴇɴᴛᴏ ꜰᴀʟʟɪᴍᴇɴᴛᴀʀᴇ.
𝔼𝕥𝕙𝕒𝕟
Dieci mesi dopo...
«Ethan!»
Da una decina di mesi da quelle parti, le mie mattine partivano così.
La voce di Isabel straripava il mio nome dal piano di sopra. I suoi passi svelti andavano qua e là in fretta e furia con i suoi tacchi a spillo a far baccano tanto da farmi credere che a momenti sarebbe venuto giù il soffitto.
Sorridevo come un ebete non appena il mio nome mi arrivava alle orecchie e sorseggiavo con estrema lentezza il caffè, appoggiandomi al bancone della cucina.
Quella convivenza era stata la scelta migliore che avessi mai fatto in tutta la mia vita!
Isabel mi dava costantemente una sfida e cavolo se mi piaceva starle dietro.
Le sue occhiatacce erano all'ordine del giorno e io ne ero follemente e irreparabilmente cotto di lei.
«Hai visto il mio telefono?» gridò lei con una certa disperazione.
Mi guardai attorno.
Lo vidi sul tavolo da pranzo ma non dissi niente.
Dopo alcuni attimi, sentii i suoi passi sulle scale e insieme al rumore dei tacchi, si portò dietro anche una certa furia. «Quel uomo è pazzo.» sbottava, «È pazzo!» continuava a imprecare entrando in salotto. «Mi ha presa per una cavia!» infierì mentre il suo sguardo accigliato cercava il cellulare, «Al diavolo la sua promozione, che se la metta-»
«Sul tavolo.» la interruppi divertito.
Dopo avermi guardato in cagnesco, puntò gli occhi al tavolo. Adocchiò il suo telefono lì e sembrò tornare in sé. «Oh, grazie.» mormorò.
Andò a prenderlo, bofonchiando qualcosa che non riuscii a capire.
Che sexy.
Aveva sempre qualcosa da dire sul direttore della redazione dove lavorava. Quello non le dava mai pace, pretendeva sempre qualcosa di impossibile che la mandava in bestia ma alla fine lei non diceva ma di no alle pretese di quello. C'era una promozione in arrivo, ne era certa, per questo lasciava da parte la sua voglia sfrenata di prendere a pugni l'aria e ce la metteva tutta.
Io la guardavo ed ero fiero di lei.
La dedizione che ci metteva nel suo lavoro era ammirevole.
Osservai bene com'era vestita quel mattino.
Indossava un bel abito nero e aderente, a maniche corte con una scollatura per niente profonda. Una cintura color oro le faceva risaltare la vita stretta e sotto, una gonna lunga le fasciava le gambe fino quasi sotto al ginocchio. Quella le esaltava il didietro in una tal maniera che quasi quasi mi misi a cantare l'inno della patria.
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Failed Date //Ubriaca O Innamorata?//
Любовные романыLa sera in cui Jennifer decide di confessare i suoi sentimenti al suo migliore amico, Dustin, finisce in un totale fallimento. Dustin, non solo non prova nulla per lei, ma confessa di amare Chelsea, una cara amica di Jennifer e anche sua coinquilina...