Capitolo 1- la gara

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Heartbeat è stupendo, un cavallo dal manto grigio argentato, con un potenziale pazzesco, mi mancava solo l'ultimo ostacolo per vincere la gara nazionale di salto

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Heartbeat è stupendo, un cavallo dal manto grigio argentato, con un potenziale pazzesco, mi mancava solo l'ultimo ostacolo per vincere la gara nazionale di salto. Negli attimi prima di volare mi concentrai al massimo, gli feci aumentare il galoppo, mettendo un tempo in meno con il rischio di buttare giù la barriera. Mentre ero in volo chiusi gli occhi dalla paura di aver fatto una cazzata, ma quando li riaprii, vidi che tutti si erano alzati per applaudire.
Non mi sembra vero. Vidi la mia istruttrice piangere di gioia, mia madre che si appoggiava alla spalla di mio padre dalla paura che potessi cadere e farmi male. Heartbeat probabilmente comprese la situazione, e fece una piccola sgroppata di gioia mentre galoppavamo per il campo. Fu una sensazione incredibile, ero molto stanca, ma al contempo euforica, così tanto che non riuscivo a fermare il grigio. Una volta usciti dal campo gli diedi dei meritati biscotti, mentre i miei genitori corsero ad abbracciarmi.
Tuttavia non era ancora finita, mancavano 3 cavalieri: uno era super veloce ma il cavallo si blocco su un salto facendo eliminato; il secondo invece era molto lento, e nonostante non avesse fatto errori è stato eliminato; l'ultimo era molto bravo e preciso. In quel momento temetti di essermi gasata per niente, era davvero bravo, e il cavallo era più veloce di Heartbeat. Tuttavia all'ultimo salto, mentre il mio cuore stava esplodendo, la barriera cadde portandolo a 4 penalità. Non c'erano più dubbi, ero la campionessa indiscussa. Chissà cosa mi riserverà il futuro.

"Tesoro hai vinto!" Esclamò mia madre con le lacrime che le rigavano il viso. La mia istruttrice si occupò di Heartbeat per darmi la possibilità di festeggiare con i miei genitori e i miei amici. Veronika, la mia migliore amica, corse verso di me esclamando "cosa mi sono persa?"
La guardai dritta negli occhi come per chiederle se stesse scherzando, ma conoscendola bene, no, non stava scherzando.
"Ho vinto!" Esclamai abbracciandola. In quel momento anche lei si emozionò.

"Gallo Federico, Rossi Giorgia e Bologni Valentina sono pregati di venire alle premiazioni nel campo gara" annunciò uno dei giudici. Ripresi Heartbeat e andai in campo per il giro d'onore. Mi diedero una coppa stupenda oltre che la coccarda e una busta. Una volta finite le premiazioni tornai nella stalla per fare riposare Heartbeat in box.

"Forza! Andiamo a casa a festeggiare" disse mio padre.
"Solo un secondo, voglio salutare Heartbeat"
Mi diressi verso il suo box e lo vidi coricato. "Tutto bene Laura?" Chiesi alla mia istruttrice. "Si, certo, vai a festeggiare!" Rispose lei. Notai qualcosa di strano, quindi insistetti.
"Ecco, credo che Heartbeat abbia un tendine infiammato, non volevo dirtelo ora per non farti preoccupare, ma è giusto che tu lo sappia. Domani, quando sarà tornato a casa, chiameremo il veterinario" disse alla fine.
Sentii le lacrime che spingevano per uscire. Il grigio ha avuto una bellissima carriera, e merita la pensione, ma di certo non mi aspettavo fosse imminente. Gli diedi un po' di coccole mentre Laura spiegò la situazione ai miei genitori.
Veronika cercò di consolarmi, dicendomi che starà bene. Effettivamente sarà contento di terminare la sua carriera con una bellissima vittoria, ma dal punto di vista emotivo mi mancherà quel goloso di carote.
Pensare che dovrò venderlo mi spezza il cuore, non so se riuscirò a trovare un altro cavallo come lui, ma l'equitazione è anche questo, per andare avanti bisogna avere cavalli qualificati, non bisogna fargli fare sforzi che non reggerebbero.

Una volta tornati a casa festeggiamo con una bella torta decorata con una mia foto insieme al grigio.
"Ti ho fatto fare questa torta nonostante non avessi potuto sapere il risultato perché per me sarete sempre dei campioni" disse dolcemente mia mamma. La ringraziai cercando di non pensare troppo a Heartbeat.
"Tesoro, perché non apri la busta?" Chiese mio padre.
"Oh, ero così presa dall'emozione che me ne sono completamente dimenticata" risposi.
Aprii la busta e al suo interno trovai un assegno da 1000€ insieme a un biglietto.

Siamo lieti di informarla che ha vinto la possibilità di gareggiare nella categoria Grand Prix.
Nella busta troverà le destinazioni che può scegliere per la tappa mondiale. Sarà seguita da grandi campioni e potrà montare cavalli importanti.
È pregata di farci sapere la sua decisione al seguente indirizzo email, buona fortuna!

~FISE

Non riuscivo a crederci. Il mio sogno si stava avverando.
Le destinazioni erano: Spagna, America, Giappone o Corea del Sud.
Veronika stava letteralmente impazzendo per la notizia. Lei ama il kpop, quindi mi consigliò di andare in Corea. Io, invece, optavo per la Spagna. Mi piace la cultura spagnola, e a scuola studiai la lingua. Tuttavia, essendo una decisione importante, mi misi a cercare gli indirizzi dei maneggi proposti.
Erano uno più bello dell'altro, la scelta era difficile, ma avrei dovuto dargli una sentenza entro la fine dell'anno, e non mancava più molto.
La giornata stava terminando, e io non stavo più nella pelle di sentire notizie sullo stato fisico di Heartbeat.
Cercai di addormentarmi ma con scarsi risultati, quindi decisi di sentire un po' di musica. Misi "play" alla playlist che avevo in condivisione con Veronika. Dopo qualche canzone partì My Universe di un gruppo che si chiama Stray Kids. Non sono solita ad ascoltare kpop, ma alcune canzoni mi piacciono particolarmente.

Quando mi svegliai la mattina seguente, presi in mano il telefono che però non si accendeva. Mi ero addormentata mentre ascoltavo la musica, quindi era scarico. Dopo averlo messo in carica scesi a fare colazione. Vidi il volto preoccupato dei miei genitori, sapevo che si trattava di Heartbeat.
"Tesoro, abbiamo sentito il veterinario. Probabilmente il cavallo rimarrà zoppo, non potrai più montarlo a meno che non sia solo del passo a pelo. Ma non ti preoccupare, ti troveremo un altro cavallo che ti accompagnerà nel tuo percorso. Inoltre potremo tenere Heartbeat a casa, abbiamo un mucchio di spazio per costruire un recinto abbastanza grande per potergli fare vivere gli ultimi anni in serenità" disse mio padre. A quelle parole mi commossi e lo strinsi forte.
"Grazie per quello che fate per me. Sarà dura staccarmi da lui, ma so che se voglio che questo diventi il mio lavoro, non sarà la prima volta e nemmeno l'ultima" conclusi.
"Sono contenta di essere madre di una ragazza così matura" aggiunse la donna.
Tornai in camera mia per sfogarmi in un doloroso pianto mentre riguardavo una ad una le foto che avevo con il grigio.
Accesi il telefono e vidi 34 chiamate perse da Veronika. Mi preoccupai e la richiamai subito.
"Nika tutto bene?" Chiesi.
"Si non ti preoccupare, ti devo dare una bellissima notizia! Indovina chi ha vinto una borsa di studio per lavorare in uno dei migliori ospedali al mondo?" Esclamò.
"Sono felicissima per te! E dove si trova l'ospedale?" Chiesi ingenuamente.
"Beh ecco, ce n'è uno in America, ma ce n'è uno anche in Corea del sud, e sai già quale sceglierò!"
"Wow! È incredibile! È il tuo sogno da una vita!"
Ero veramente felice per la mia migliore amica, così tanto che gli occhi mi si riempirono nuovamente di lacrime.
"Senti, e invece Heartbeat come sta?"
Le spiegai la situazione e mi disse che mi avrebbe accompagnata in maneggio oggi pomeriggio.

Una volta arrivati stetti un po' con il grigio, che si fece dare tantissime coccole. Iniziai a parlargli, era un modo per sfogarmi. Gli spiegai che mi sarei impegnata a costruire una staccionata con mio padre per poterlo tenere da noi a pascolare. Tuttavia non avrei più potuto vederlo se fossi partita per la Corea. Ma perché pensavo alla Corea come l'unica destinazione possibile?
Veronika mi appoggio una mano sulla spalla distraendomi dai pensieri. Quando tornai a casa progettai la staccionata con mio padre. Anche a lui piacciono i cavalli, quindi non gli avrebbe pesato averne uno da accudire. D'altronde l'avrebbe trattato come un principe dato che non l'avrebbe più potuto fare con me.

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