Capitolo 14 - discoteca pt.1

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Salutai tutto il gruppo che mi accolse a braccia aperte

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Salutai tutto il gruppo che mi accolse a braccia aperte.
L'atmosfera era vivace, c'erano un'infinità di luci colorate che cambiavano a ritmo di musica. Erano presenti moltissime persone importanti per la Corea come cantanti, attori, atleti e modelli. Le ragazze ballavano, mentre alcuni uomini avevano la bava che gli pendeva dalle labbra.
"Ho tanta sete" disse Jisung distogliendo la mia attenzione dalla pista da ballo. Lo accompagnai al bar per prendere da bere: iniziammo con un cocktail bello carico; continuammo con un bicchiere di vino rosso, e terminammo con due shortini di liquore.
Nel frattempo parlammo di qualsiasi cosa ci venisse in mente, e i ragazzi continuarono ad incitarci a bere. Anche loro ci andarono giù pesante, tranne Jeongin che non si sentì molto a suo agio.
Mi si avvicinò Hyunjin, sapevo che prima o poi ci avrebbe provato, e la cosa non mi dispiacque affatto.
"Ci stai dando dentro" disse avvicinandosi al mio orecchio per cercare di farsi sentire sopra il ruomre della musica.
Aveva ragione, la testa mi girava come una trottola, il mio fegato non era in grado di reggere tutto quell'alcool.
Hyunjin si avvicinò sempre di più: "che ne diresti di ballare?"
Accettai l'invito e iniziai a sculettare per tutta la sala, mentre il ragazzo mi toccava gentilmente i fianchi con un movimento molto sexy. Ci raggiunsero anche gli altri, che purtroppo rovinarono il piano, dell'ormaiai non più biondino. Chiusi gli occhi e mi feci trasportare dalla musica. Andai a sbattere contro un ragazzo molto alto, con i capelli neri, e per sbaglio gli rovesciai sulla maglia bianca il bicchiere di vino rosso che teneva in mano: "Scusami" dissi dispiaciuta.
"Oh cazzo, non fa niente. Tu stai bene?" Chiese squadrandomi da testa a piedi e porgendomi la mano per mantenermi in equilibrio. Annuii, e quando fui sul punto di voltarmi e andare via, il ragazzo continuò il discorso: "di dove sei? Non ti ho mai vista".
"Non faccio parte del mondo del kpop, sono una cavallerizza" risposi spiegandogli della mia vincita ai nazionali.
"Wow, strepitoso! Mi sono sempre piaciuti i cavalli" disse eccitato.
"E tu sei?" Chiesi curiosa.
"Scusa hai ragione, sono Seonghwa, faccio parte degli Ateez" rispose porgendomi la mano in segno di amicizia.
"Piacere di conoscerti, io sono Valentina" dissi stringendogli la mano.
Mantenne la stretta, e invece di lasciarmi, mi condusse in un luogo più appartato e di conseguenza meno rumoroso.
"Mi daresti una mano a lavare la maglia?" Chiese conducendomi verso il bagno.
Annuii in quanto la sua richiesta fu più che lecita. Si tolse la maglia di dosso, rimanendo a dorso nudo.
Mi sentii in imbarazzo e cercai di distogliere lo sguardo, per quanto potesse essere possibile. Sfregai con un po' d'acqua e sapone la macchia dalla sua maglia, ma non sembrava voler andare via. Ad un certo punto non mi sentii molto bene e gettai la maglia sul lavandino, fiondandomi verso il water.
"Quanto hai bevuto piccolina?" Chiese il ragazzo premuroso.
"Decisamente troppo" risposi vomitando nel cesso.
Mi tenne i capelli, come farebbe qualsiasi migliore amica; è stato molto gentile.
Dopo essermi scaricata, mi diedi una sciacquata alla bocca e passai ancora un po' di tempo con il ragazzo dai capelli neri.
Mi raccontò della sua carriera, e io gli raccontai della mia.

Ad un certo punto qualcuno bussò alla porta del bagno.
"Occupato" urlò Seonghwa.
"Forse dovremmo andare e liberare il bagno" dissi.
"No, finché non ti sentirai meglio stiamo qui" rispose con tono premuroso.
"Aprite cazzo!" Urlò una voce famigliare.
"Vai nell'altro bagno!" Continuò il ragazzo alto.
"Vattene a fanculo stronzo" urlò la voce dall'altra parte della stanza, che mi sembrava sempre più famigliare.
Il ragazzo si alzò, aprì la porta e andò a parlare con il diretto interessato.
Scostai la porta, e mi ritrovai davanti a BangChan.
Quando mi vide s'incazzò ancora di più.
"Brutta stronza cosa ci fai nel bagno con lui?" Chiese inorridito.
"Non trattarla così!" Mi difese Seonghwa.
Chan diede una spinta al ragazzo e si precipitò verso di me. Seonghwa lo afferrò e lo spinse indietro.
"Valentina! Ehi! Tutto bene?" Chiese il ragazzo dai capelli neri.

Aprii gli occhi e guardai la porta: era chiusa, mi ero immaginata tutta la scena. Cos'ho nella testa?
"Si scusa, sto bene" risposi.
"Che ne dici di andare dagli altri?" Chiese il ragazzo guardandomi negli occhi e afferrandomi il viso tra le mani.
Annuii afferrando la sua mano per mettermi su due piedi. Ero un po' instabile, però mi sentivo meglio.
Percorremmo le scale e mi ritrovai davanti a un ragazzo con i capelli arancioni.
"Chan" sussurrai.
"Lui è Hongjoong, il leader degli Ateez" disse Seonghwa.
Mi salutò, baciandomi la mano. Che cavaliere, pensai.
Intravidi Veronika, e quando anche lei mi vide, si precipitò verso di me.
"Co-cosa ci fai con gli Ateez?" Chiese sorpresa la ragazza.
"Per sbaglio ho rovesciato del vino su Seonghwa, l'ho aiutato a pulirsi la maglia e lui si è preoccupato della mia salute mentre vomitavo tutto quello che avevo bevuto" raccontai in modo fin troppo dettagliato.
"Oh, è per quello che è senza maglia" chiese ridacchiando.
"Come senza maglia? Se l'è rimes..." Mi interruppi quando vidi che effettivamente non si era rivestito.
"Vi siete baciati?" Chiese la mia migliore amica con tono di rimprovero. "No, non ho ancora combinato nulla" risposi fiera.
Mi sorrise e si diresse verso Jungkook che era al bar ad aspettarla.

"Vuoi ballare?" Chiese il ragazzo alto.
"Va bene!" Urlai entusiasta.
Iniziammo a ballare, i nostri corpi si avvicinarono sempre di più. Quando iniziò una canzone più lenta e dolce, mi afferrò le mani: condusse la mia mano destra verso il sul suo petto, mentre l'altra l'appoggiò sul suo fianco. Dopo di ché poggiò le sue mani sui miei fianchi.
Iniziammo il lento, e mi feci trasportare dalla bravura del ballerino.
"Che rapporto hai con gli Stray Kids?" Chiese mentre il mio viso era appoggiato vicino alla sua spalla.
Mi allontanai leggermente per poterlo guardare negli occhi: "ho avuto un'avventura con BangCan, ma abbiamo litigato, e ora credo di essere single. Gli altri li posso definire come dei grandi amici, sono sempre stati gentili con me".
"Oh, come mai avete litigato tu e Chan?" Chiese.
"Preferisco non parlarne" dissi riservata.
Sorrise, e mi attirò di nuovo verso di lui.
"Credo che si stiano avvicinando i tuoi problemi" disse sussurrandomi all'orecchio.
"Che?" Chiesi staccandomi nuovamente dal suo petto.
Mi fece voltare, e intravidi lo sguardo incazzato di Chan che mi guardava dall'entrata della discoteca.

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