Capitolo 32 - partenza

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La settimana volò in fretta, e questo weekend avrebbero dovuto esibirsi i gruppi di Empire: Stray Kids, ATEEZ, BTOB, iKON, SF9, THE BOYZ.
Al mattino Chan si alzò presto per andare alle prove, mentre io andai in maneggio.

Nel pomeriggio raggiunsi la palestra di Empire, ma fui fermata dal manager in quanto stavano registrando dei video.
Aspettai fuori dalla porta, e quando uscirono, corsero a salutarmi.

Sono soddisfatta dell'amicizia che è nata tra noi, e sono ancora più contenta di non aver avuto problemi con nessuno, almeno per questa settimana.

"Sei sudato fradicio" annunciai ridacchiando.
"Si e sono molto stanco" disse sbadigliando e appoggiandosi a me. Feci una smorfia e il ragazzo si mise a ridere.
"Com'è andata con le acrobazie?" Chiesi preoccupata.
"Bene, purtroppo Hyunjin ha fatto di nuovo una caduta e per poco Felix non prendeva Jisung, ma questa sera andremo meglio. Io sono migliorato molto nel salto" annunciò soddisfatto del duro lavoro.
"Bravissimo amore" replicai felice per la notizia.

Mangiammo qualcosa per merenda, e verso le cinque iniziarono a preparare i ragazzi.

Avevano tutti i capelli scuri, mentre io avevo approfittato del parrucchiere per fare delle meches rosa.
Ebbi la possibilità di ammirare il lavoro di un mucchio di truccatrici e Hairstylist, mentre i ragazzi stavano immobili per essere conciati alla perfezione.
Gli vennero disegnati alcuni graffi sul viso e sulle mani, che sarebbero andati a completare l'oscura coreografia.
"Sono un po' agitato" rivelò Chan afferrandomi le mani. "Non ti preoccupare, andrete alla grande, e poi io vi farò il tifo da dietro le quinte" dissi guardandolo negli occhi e avvicinandomi per dargli un piccolo bacio sulle guance. Non lo baciai in bocca per il timore di rovinare il trucco di scena, dato che avevano anche il rossetto.

Un signore aprì la porta del camerino e disse qualcosa in coreano.
"Dobbiamo andare" tradusse Chan accarezzandomi il viso. Appoggiai la guancia alla sua mano, per poi afferrarla e dargli un bacio.

Li accompagnai dietro le quinte, facendo attenzione a non farmi vedere da nessuna telecamera.

Partì la musica e iniziò la coreografia.
Trattenni il respiro fino alla fine: tutte le prese funzionarono alla perfezione, e Chan fece un salto mortale da urlo. Ero così felice che l'esibizione fosse andata bene: ho visto con i miei stessi occhi il lavoro che hanno svolto dietro a questo ballo, si meritano il meglio.

Prima di uscire di scena, vennero trattenuti dal presentatore che gli fece alcune domande.
Sentii toccarmi la spalla, e temendo che fosse arrivato qualcuno a portarmi via, mi voltai lentamente con gli occhi socchiusi.
Tuttavia mi si presentò davanti un ragazzo con i capelli rosso fuoco, tendenti al fuxia.
"Seonghwa?" Chiesi con le lacrime agli occhi. Il ragazzo mi sorrise, aprì le braccia e mi ci fiondai in mezzo.
"Sono così contento di averti trovata" annunciò il ragazzo emozionato.
"Non piangere o ti rovinerai il trucco" lo rimpoverai ridacchiando.
"Lo stesso vale per te, sei bellissima" rispose con un sorriso a trentasei denti.
Rimanemmo abbracciati per qualche minuto, ma poi mi accorsi che stavano tornando in dietro gli Stray Kids, e che i prossimi ad esibirsi sarebbero stati gli Ateez.
Mi staccai frettolosamente dal ragazzo, e dopo avergli sussurrato "buona fortuna" corsi a baciare Chan.

"Andiamo a festeggiare!" Urlò Felix dopo aver fatto un sospiro di sollievo.
"Vieni!" Gridò il leader prendendomi per mano.
Mi staccai da lui e gli dissi che avrei voluto vedere gli Ateez.
Il mio ragazzo rimase un po' deluso per il mio atteggiamento, ma accettò di fermarsi a guardare la loro esibizione, che fu altrettanto sorprendente dal punto di vista tecnico e vocale.

È una gara molto dura per i due gruppi.

Quando anche loro terminarono l'esibizione, Seonghwa corse precipitosamente da me, e mi abbracciò sollevandomi in aria. Solo dopo si accorse della presenza di Chan, e si scusò per l'intrusione, ma nonostante il cantante degli Stray Kids lo avesse guardato storto, gli dissi di non preoccuparsi.

Raggiungemmo gli altri, e cenammo in un ristorante che si trovava nel medesimo edificio di Empire. Fu una giornata molto lunga ma portarono a casa un grande risultato; tuttavia, la gara era appena cominciata.

*Veronika pov*

Aiutai Jungkook a fare le valige, ma prima di partire, decisi di parlargli: "ascolta, mi dispiace di non poterti accompagnare in America, ma dato che staremo lontani per qualche settimana, vorrei passare gli ultimi minuti con te senza pensare alla partenza".
"In realtà puoi venire con me, ma hai fatto la tua scelta, e la accetto" replicò il ragazzo abbassando lo sguardo.
"Non è stato facile, credimi" dissi infine. Il ragazzo si sedette sul divano, e decisi di raggiungerlo; gli appoggia una mano sulla coscia, e mi avvicinai a lui.
Nascose il viso, ma con una mano lo girai per far si che potesse guardarmi negli occhi.
Jungkook iniziò a singhiozzare, e una lacrima gli attraversò le guance. "Amore mio, non piangere, ti prego" dissi abbracciandolo. Si limitò a stringermi forte tra le sue braccia, senza dire niente.
Le sue braccia erano così accoglienti che non riuscivo più ad allontanarmi da lui, mentre il suo volto affondò nella mia spalla, dove avrebbe potuto nascondere il pianto. Il suo profumo affondò nelle mie narici come se fosse una droga della quale non potevo fare a meno.
Mi staccai leggermente per poterlo guardare, e delle lacrime decisero di scendere anche dai miei occhi.

"Non sarà un addio" continuai asciugandomi la fontana che stava percorrendo il mio volto.
"Sei una ragazza molto determinata, io non sarei riuscito a prendere una scelta del genere, probabilmente perché penso più con il cuore che con la testa. Però ammiro la tua determinazione" sbottò infine, mostrandomi un sincero sorriso.

Lo ringraziai, mi alzai dal divano, e lo aiutai a portare le valige.
Una volta arrivati in aeroporto, ci dirigemmo verso il veicolo, ma prima di salire, dovemmo salutarci.

Mi afferrò le mani, e Yoongi gli diede un colpetto sul braccio, dicendo qualcosa in coreano, "sii forte", credo.
"Sarà il mese più lungo della mia vita, e questo perché non ci sarai tu al mio fianco" iniziò il discorso.
"Io sarò lì con te, anche se non fisicamente. Ti ricordo che continuo a essere la tua fan numero uno!" Esclamai cercando di rallegrare il momento.
Fissò lo sguardo nei miei occhi, e un brivido mi percorse la schiena. Lo abbracciai, e in quel momento rievocai tutti i ricordi del passato, dai momenti più belli a quelli più brutti, da quando ci eravamo appena conosciuti a quando mi propose di vivere con lui, da quando ci baciammo per la prima volta a quando facemmo l'amore.

"Promettimi che quando tornerai, mi amerai ancora" dissi nei miei pensieri in quanto non ebbi il coraggio di pronuncia quella frase. Forse, però, avrei dovuto dirglielo, ma non volevo sembrare una persona iper possessiva.

"Dobbiamo andare" urlò Namjoon dalla cima del Jet privato.
Lasciai le mani del ragazzo che si voltò freddamente.
Lo vidi salire le scale, senza girare la testa per un'ultima occhiata.

"Aspetta Jungkook!" Urlai salendo velocemente i gradini. Il ragazzo si voltò emozionato, con la speranza che decidessi di partire con loro.
"Volevo solo ricordarti una cosa: ti amo tanto" annunciai sicura di me.
Fece un piccolo sospiro, ma rispose con un "ti amo tanto anch'io, piccola mia".

Ci scambiammo un ultimo bacio, scesi le scale, e mi allontanai dal veicolo. Vidi i ragazzi salutarmi dal finestrino, tutti tranne uno, che probabilmente stava piangendo seduto nella sua postazione.

Dopo aver visto l'aereo prendere il volo, tornai nel nostro alloggio, dove purtroppo non riuscii ad addormentarmi: mi mancava qualcuno, e quel qualcuno era proprio Jungkook.
Presi dall'armadio una delle sue felpe, la indossai, e finalmente riuscii ad addormentarmi.

𝓜𝔂 𝓤𝓷𝓲𝓿𝓮𝓻𝓼𝓮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora