Capitolo 17 - vecchie conoscenze

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"Aprite la porta! Hyunjin lo so che sei li!" Sentii la voce di BangChan farsi sempre più forte.
La mia migliore amica ci svegliò e consigliò di nasconderci: ci avrebbero parlato lei e Jungkook. Ci chiudemmo nell'armadio e assistemmo alla scena.
Veronika aprì la porta e si ritrovò davanti a un BangChan furioso.
"Lei dov'è?" Chiese valicando l'entrata.
"Non è qui" rispose semplicemente Jungkook. "Nemmeno Hyunjin è nel suo dormitorio, non penso che si tratti di una coincidenza!" Urlò sempre più forte.
Si diresse verso la mia camera da letto, e si sedette sul materasso con ancora le coperte tirate giù. Iniziò a piangere e si passò le mani sul viso e tra i capelli. A quel punto mi scesero delle lacrime e Hyunjin mi strinse sempre più forte tra le sue accoglienti braccia.
"Sento di stargli facendo un torto" sussurrò il ragazzo al mio orecchio. "Devo parlargli" sussurrai.
Aspettai che Chan se ne andasse per poter uscire dall'armadio.
"Ho deciso, oggi gli parlerò" annunciai agli altri tre che erano in stanza con me.
"È la cosa giusta da fare" disse fiera Veronika.
Dopo qualche minuto mi squillò il telefono, era lui.
Decisi di rispondere.
"Finalmente cazzo! Cosa devo fare per poterti parlare?" Urlò dall'altra parte del telefono.
"Innanzitutto non urlare o ti butto il telefono in faccia" risposi cercando di mantenere la calma.
Si scusò e mi supplicò di non staccare la linea.
"Ho bisogno di parlarti, so che ai tuoi occhi sono stato uno stronzo, ma ho bisogno di dirti come sono andate veramente le cose. Se poi mi vorrai lasciare non farò più niente per convincerti" replicò. Gli diedi appuntamento nella mia camera d'hotel, e staccammo la chiamata.
"Dovete andarvene" annunciai alla coppietta felice.
"Non puoi cacciarci!" Urlò arrabbiata la mia migliore amica.
"Perfavore" la supplicai. Annuì, e si fece accompagnare all'università da Jungkook. Hyunjin mi diede un bacio sulla fronte dicendomi di chiamarlo se avessi avuto bisogno.
Rimasi sola e decisi di annunciare la mia decisione a Seonghwa, che fu molto contento di ricevere la notizia.

Dopo circa un'ora arrivo il ragazzo tanto atteso.
Gli aprii la porta: era in tutta, aveva i capelli spettinati, gli occhi rossi e le occhiaie dovute ai pianti e alla notte insonne.
Si avvicinò sempre di più, prendendomi per mano. Mollai subito la presa e gli feci percepire l'odio che provavo nei suoi confronti.
"Di qualcosa" sbottai.
"Adesso ti racconto tutto" disse con la voce smorzata dal pianto.

*Flashback, BangChan pov*

Vidi Valentina allontanarsi sempre di più da me. Forse aveva trovato l'amore: Seonghwa.
Mi diressi rassegnato verso il bar, dove incontrai un gruppo di amici. Cercai di distrarmi e decidemmo di giocare al gioco della bottiglia.
Tra un bacio e l'altro, il tempo passava, e io pensavo sempre di più alla ragazza che mi aveva rubato il cuore.

"Ehi, ma quella non è..." Iniziò Felix.
"Jung Hoyeon?" Chiesi imbarazzato.
Valicò la porta d'entrata della discoteca e si sedette al tavolo con noi, dando un dolce saluto a Felix. Loro due furono grandi amici nel periodo in cui stavamo insieme.
"Che-che ci fai qui?" Chiesi.
"Non sono qui per te, ma per divertirmi" rispose con arroganza.
Continuammo a giocare e vidi Hoyeon e Hyunjin limonare davanti ai miei occhi. Una parte del mio cuore ci rimase male, quella ragazza mi ha fatto provare delle mozioni che mai avevo provato prima, ma Valentina, lei non aveva un solo spazio del mio cuore, possedeva l'organo stesso.
La bottiglia si fermò su di me, e fui costretto a baciare la mia ex. Prima di farlo diedi un'altra golata al cocktail, decisamente carico di vodka.
Le nostre labbra si toccarono, fino ad essere oltrepassate dalle corrispettive lingue.
Il bacio fu passionale e intenso, non riuscivo più a staccarmi. La ragazza mi spinse per il petto in modo tale da guardarmi dritto negli occhi, per poi leccarsi le labbra in modo sensuale.

Tornai alla mia postazione e continuai a bere. Una parte di me voleva scappare per correre dalla mia dolce metà, l'altra invece voleva vedere cosa sarebbe successo con Hoyeon.
Cambiammo gioco e optammo per obbligo o verità.
"Obbligo o verità?" Chiese Jisung a Hoyeon.
"Obbligo, e che sia tosto" rispose lei.
Jisung mi lanciò uno sguardo, e annunciò: "passa 30 minuti con Chan".
"30? Me ne basteranno 10" replicai con un piccolo ghigno.
Hoyeon mi lanciò uno sguardo fulminante, mi prese per mano e ci incamminammo per cercare una stanza in cui appartarci. Ci ritrovammo in un lungo corridoio, dotato di tappeto rosso, e procedemmo fino a trovare una camera libera.
"Che vuoi fare?" Chiesi sedendomi sul letto.
"Facciamo un gioco: dato che ci siamo persi di vista, facciamoci delle domande, ma a ogni domanda bisognerà togliere i vestiti" rispose determinata.
Accettai, e iniziai con la prima domanda: "non sei più fidanzata?"
"No, ho deciso di passare del tempo da sola" rispose semplicemente.
"Bene, togliti qualcosa" continuò. Mi sfilai di dosso la scarpa destra.
"E tu? Sei fidanzato?" Replicò.
"Lo ero, fino a poco tempo fa, ora non lo so più nemmeno io" risposi sincero mentre lei si tolse la maglia, restando in reggiseno.
"Cosa fai adesso? Come carriera intendo" dissi mentre mi tolsi l'altra scarpa.
"Abbiamo terminato le riprese della serie, ora tornerò a fare la modella.
"Chi è la ragazza che ti piace?" Chiese seguendo la mia orma, ma togliendosi tutte e due le scarpe contemporaneamente.
"È italiana, fa la cavallerizza" risposi semplicemente.
"Cos'hai fatto in questi anni in cui non ci siamo visti?" Chiesi in modo generico togliendomi i calzini.
"Troppo generica come domanda, fanne un'altra" rispose.
"Perché ti sei lasciata con il tuo nuovo fidanzato?" Dissi spiegandomi meglio, e togliendo la maglia.
"Non c'era più sintonia, e spesso pensavo a te. Noto con piacere che ti sei allenato molto, complimenti" rispose.
Arrossii al suo complimento e aspettai per la prossima domanda: "Come mai vi siete lasciati?"
"Non le è piaciuto un mio comportamento, e poi lei ha baciato Felix davanti a me" risposi mentre si tolse le mutandine da sotto la gonna.
"Che stronza" sbottò semplicemente.
"Anch'io sono stato stronzo. Ma andiamo alla prossima domanda, ascolti ancora la nostra musica?" Domandai togliendo i pantaloni.
"Certo che si! Siete molto bravi" annunciò entusiasta.
"E tu, guarderai la serie Netflix?" Chiese togliendosi il reggiseno.
"Certo che si" risposi.
"Che vuoi fare? A entrambi manca solo un vestito" continuai dubbioso.
"Andiamo avanti, inizio io: che ne dici di scopare?" Chiese sfilandosi la gonna.
Tolsi le mutande e la ragazza iniziò a giocare con il mio pene, mentre io le massaggiai il seno.

È in quel momento che l'amore della mia vita entrò in camera, rovinando i piani della ragazza.

𝓜𝔂 𝓤𝓷𝓲𝓿𝓮𝓻𝓼𝓮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora