Capitolo 15 - discoteca pt.2

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Chan s'incamminò pericolosamente verso di me

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Chan s'incamminò pericolosamente verso di me.
"Cosa pensi di fare qui?" Chiese incazzoso.
"Lo steso che pensi di fare tu!" Urlai appoggiandogli le mani sul petto per dargli una spinta.
"Ti ho cercata ovunque, non pensavo di trovarti proprio in questo edificio!" Urlò ancora più forte avvicinandosi nuovamente al mio viso.
"Vi lascio soli" annunciò Seonghwa.
"No! Non andare, ti prego" dissi preoccupata.
"Ti sei fatta Seonghwa?" Chiese arrogante Chan.
"Non abbiamo fatto niente! Okay?" Risposi continuando: "e poi, non ti devo spiegazioni, non stiamo più insieme".
"È così che stanno le cose per te? Quello che c'è stato tra di noi non ti ha lasciato niente? Ti ne freghi come se nulla fosse accaduto?" Disse con la voce spezzata e con le lacrime agli occhi. Le sue parole mi commossero.
"Ho bisogno di riflettere" dissi infine.
Spostai lo sguardo e corsi via prendendo per mano Seonghwa.
Chan rimase lì, a guardarmi scappare.
"Mi dispiace, non dovevo coinvolgerti" dissi con sincerità al ragazzo.
"Non ti preoccupare, va tutto bene" rispose accarezzandomi il viso.
Iniziai a piangere e abbraccia il ragazzo come se fosse un orsacchiotto di peluches. "Vedrai che sistemerai tutto, si vede che vi amate" disse la sua voce.
"Ne sei sicuro?" Chiesi.
"Si, andiamo a cercarlo" continuò.

Tornammo verso la pista da ballo, ma Chan non c'era più. Corsi per tutta la discoteca portandomi dietro il membro degli Ateez, che aveva promesso di aiutarmi a trovarlo. Incontrammo un mucchio di gente che si limonava, tra cui Jisung e Minho, che però non stavano baciando delle ragazze, ma si stavano baciando tra di loro. La situazione mi fece sorridere, erano così carini!

Ci ritrovammo in un corridoio caratterizzato da un bellissimo Red Carpet. C'erano tantissime porte che ti davano la possibilità di entrare in delle camere da letto. Potevi trovare delle escort, o più semplicemente andare a letto con qualcuno che avevi conosciuto in discoteca.
Sentimmo le voci di qualcuno che stava scopando e mi sembrava di conoscerle. Per caso erano Veronika e Jungkook? Ridacchiai per la situazione, ci stavano proprio dando dentro.
La nostalgia invase la mia mente: pensai a quando ero felice, con Chan. Fino a ieri eravamo ancora una coppia, ma non so se quei bei giorni torneranno.
Continuammo a percorrere il lungo corridoio, e sentii un'altra voce famigliare. Questa volta era Chan. Guardai negli occhi Seonghwa che ricambiò lo sguardo triste. Le lacrime iniziarono a scendere, e dalla rabbia presi a calci la porta, riuscendo ad aprirla.
Sorpresi Chan con il cazzo coperto dal cuscino, mentre una ragazza si era nascosta dietro il letto.
Rimasi immobile, a guardare la scena. Non riuscivo a dire niente, le mie lacrime scesero così velocemente che non riuscii a vedere più nulla.
"Cucciola..." Disse Chan rendendosi conto della cazzata che aveva appena fatto.
"Io e te abbiamo chiuso! Sei uno stronzo!" Urlai sbattendo la porta.
Seonghwa mi seguì e mi bloccò al muro.
"Mi dispiace tanto, non pensavo che lo avrebbe fatto" disse abbracciandomi. Strinsi forte la sua schiena, lasciandogli dei segni con le unghie.
Nel frattempo Chan si vestì alla veloce: aveva messo i pantaloni, mentre la camicia era rimasta sbottonata.
Mi guardò a bocca aperta, senza dire niente, apparte il solito "mi dispiace".
Mi voltai per non guardarlo.
"Vattene" disse Seonghwa prendendo le mie difese.
"Tu non t'intromettere" sbottò.
"Ha ragione cazzo! Vattene via" risposi urlandogli in faccia.
Gli scesero delle lacrime, ma ascoltò il mio consiglio.
Tornammo verso la sala da ballo, dove mi diressi verso il bar per continuare ad ubriacarmi.
"Devi smetterla di bere, sei già stata male" consigliò Seonghwa, ma non lo ascoltai.
"Ho bisogno di stare sola" dissi.
Mi guardò deluso, quindi, prima di farlo andare via, aggiunsi: "grazie per quello che hai fatto per me, ti sarò per sempre grata. Mi piacerebbe conoscerti meglio".
Mi diede il suo numero e poi se ne andò per stare con gli altri membri del suo gruppo.
Dopo aver bevuto il quarto cocktail, continuai a ballare. Si avvicinò di nuovo Hyunjin.
"Devi darci un taglio" disse.
"Non sei mia madre" risposi ridacchiando.
"Devo portarti via di qui" continuò preoccupato per la mia salute.
"Senti, se vuoi scopare con qualcuno, hai sbagliato persona" sbottai con arroganza.
"Valentina, ti prego, torna ad essere la ragazza dolce e premurosa che ho conosciuto, ho bisogno di lei" sussurrò al mio orecchio.
Mi pietrificai, mentre il ragazzo continuava ad avvicinarsi alle mie labbra.
Ci baciammo, in mezzo alla sala da ballo. Le sue labbra erano così morbide e carnose che non riuscivo più a staccarmi da lui.
"Ottieni sempre ciò che vuoi" sussurrai al suo orecchio.
"Generalmente si, ma difficilmente ottengo qualcosa di così prezioso" rispose puntando lo sguardo sulla mia bocca.
Ci guardammo negli occhi, e mille altri baci partirono dalle nostre labbra. Iniziammo a toccarci i corpi: io passai dal suo viso, fino alla sua erezione; lui passò dal mio petto ai miei fianchi, fino a scendere verso il sedere.
Questo ragazzo ha qualcosa di magico, un carisma innato.
"Sai chi ho visto baciarsi?" Chiesi ridacchiando.
"Chi?" Rispose curioso.
"Jisung e Minho!" Urlai felice per loro.
"Oh beh, si, è già capitato anche a me di vederli. Da quel che so, a volte anche Felix si unisce a loro" rispose ridendo della mia scoperta.
"Cosa? Felix è gay?" Chiesi stupefatta.
"Bisex" puntualizzò.
Rimasi quasi scandalizzata dalla notizia: fino a ieri Jisung era innamorato di Veronika, io ho baciato Felix, e beh, Minho mi aveva già fatto sorgere dei dubbi.
"E tu? Hai qualche segreto?" Chiesi ridacchiando.
Si avvicinò al mio orecchio e sussurrò: "ti amo".
Non riuscivo a credere alle sue parole. Mi feci trasportare da Hyunjin, e continuammo a baciarci.
Non mi sentivo in colpa, d'altronde Chan è andato oltre il bacio.
Mi staccai per un secondo dalle sue labbra, e il ragazzo mi guardò arricciando il naso: "lo ami ancora, non è vero?".
"Non lo so. Sono molto confusa attualmente" risposi.
"Hai bevuto molto, forse è meglio se vai a riposare" suggerì per l'ennesima volta.
Questa volta decisi di dargli ascolto, aveva ragione, dovevo andare a casa e riflettere.
"Ti accompagno" si offrì il ragazzo.
Annuii e uscimmo dalla discoteca.
Quando giungemmo davanti alla porta della mia camera, chiesi a Hyunjin se potesse fermarsi a dormire.
"Non vorrei avere dei problemi con BangChan" rispose.
"Ti prego, non mi sento tanto bene, ho bisogno di te" supplicai convincendolo. Nell'abitazione c'erano già la mia migliore amica e il suo ragazzo che prestò dei vestiti a Hyunjin per passare la notte.
"Grazie per essere rimasto" sussurrai.
"Grazie a te per avermi ospitato" replicò.
Ci infilammo nel letto, e dopo esserci scambiati un piccolo bacio, ci addormentammo abbracciati.

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