Capitolo 12 - discussioni

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La mattina seguente aprii gli occhi, ma non vidi nessuno accanto a me. Sul comodino c'era un biglietto:
Buongiorno amore mio, mi dispiace tanto per essermene andato prima, ma il dovere mi chiama. Scrivimi quando ti svegli.

Prima di mandagli un messaggio andai in bagno per cambiarmi e darmi una lavata al viso. L'unica cosa che potevo mettere era il vestito di ieri sera, quindi decisi di passare da casa prima di andare all'università.

Presi la mia roba e uscii dal costoso hotel, per dirigermi a quello decisamente meno costosi offerto dalla borsa di studio.
Nel frattempo scrissi a Jungkook e vidi delle chiamate perse da Valentina. La richiamai.
"

Ehi Nika! Devo assolutamente parlarti!" Disse la ragazza dall'altra parte del telefono.
"Di Jisung? So già tutto" risposi fiera.
"Cosa? Te l'ha detto? Menomale! Avevo paura di aver rovinato la vostra relazione" esclamò sollevata.
Le dissi di non preoccuparsi e che la serata è andata esattamente come sarebbe dovuta andare.
"Quindi Jisung te ne ha parlato?" Chiesi dubbiosa.
"Si, io e Chan siamo riusciti a convincerlo. Ha detto che voleva dirlo solo a te, per questo ti ha lasciato il numero. Credo che tu debba scrivergli" rispose.
"Ci penserò" sbottai.
Arrivai all'università, e i miei pensieri si scollegarono dal povero Jisung, finalmente.

*Valentina pov*
Una volta terminata la chiamata arrivò il pullman per portarmi in maneggio. Oggi gli Stray Kids avevano la mattinata libera, ma io no, e purtroppo Chan non è potuto venire con me perché aveva delle cose da sbrigare con il manager. Questo è l'unico lato negativo nell'essere fidanzate con il leader.
Quando arrivai, iniziai a preparare Spirit. Oggi lo sentivo più tranquillo e riuscii ad insegnargli a fare qualche barriera a terra. Dopo montai altri 2 cavalli, il baio per ultimo, è il mio preferito.
Mentre montavo mi chiamarono i miei genitori. Decisi di rispondere.
"Ehi tesoro, vedo che ti trovi bene con questo cavallo, ci mandi un mucchio di sue foto" disse mia madre emozionata.
"Si, mi trovo veramente bene, ma nessun cavallo sarà come Heartbeat. Tra l'altro, come sta?" Chiesi preoccupata.
"Sta molto bene, corre, mangia l'erba tutto il giorno, e cosa più importante, è felice" disse mio padre con gli occhi colmi di gioia.
Li ringraziai per la chiamata e buttai giù la linea per continuare a montare.
Da lontano vidi una figura che mi sembrava famigliare. Era Seungmin. Ma che ci faceva qui?
Mi salutò sorridendo e mi disse che era venuto in maneggio per staccarsi dalla città; non sapendo dove andare, ha pensato di dirigersi in un posto dove fosse sicuro di incontrare qualcuno che conosceva.
Mi chiese di fargli vedere qualche salto e lo accontentai.

Quando terminai l'allenamento scesi da cavallo e inizia a dissellarlo.
"Posso aiutarti?" Chiese timidamente il ragazzo.
Annuii e gli spiegai cos'avrebbe dovuto fare.
"Ehi, ma perché qui sul collo è bagnato?" Domandò accarezzandolo.
"Ehm, Seungmin, non è acqua, è sudore" disse ridacchiando.
Fece una faccia schifata ma si mise a ridere.
"Potresti mettergli la coperta, perfavore?" Chiesi gentilmente.
Annuì, e dopo vari tentativi riuscì a sistemargliela.
"Oggi devo anche dare una lavata ai finimenti, mi aiuteresti?" Chiesi rivolgendomi verso di lui.
"Certo che si!" Rispose entusiasto. Il suo entusiasmo sparì quando vide le mie mani sporche dopo aver finito il lungo lavoro di pulizia. Non era a suo agio, e lo notai. D'altronde è un ragazzo di città, che vive nel lusso, non di certo nella cacca di cavallo.
Decisi di andare in hotel per cambiarmi, e invitai anche il ragazzo. Fortunatamente si era portato dietro dei vestiti di ricambio. Facemmo la doccia e ci cambiamo. Decidemmo di pranzare insieme e ci raccontammo un po' di aneddoti della nostra vita. Seungmin è una persona davvero brillante: all'inizio è timido, ma quando prende confidenza diventa davvero simpatico.
"Grazie per la mattinata e per il pranzo, ricambierò il favore" disse il ragazzo facendo un piccolo inchino.
"Ci mancherebbe Seungmin, quando vuoi" risposi dolcemente.
Decisi di andare alla JYP Entertainment per fare una sorpresa a BangChan.
"Ehi tesoro!" Esclamò dolcemente.
"Ciao amore, tutto bene?" Chiesi premurosa. Annuì e mi rigirò la domanda.
"Che hai fatto stamattina?" Chiese guardandomi negli occhi. Aveva delle bellissime lenti verdi che stavano molto bene con il rossiccio dei capelli.
"Ho montato diversi cavalli, ed è venuto a trovarmi Seungmin" ammisi.
"Oh, come mai?" Chiese indispettito.
"Ha detto che voleva staccarsi un po' dal caos della città" risposi sincera.
"Capisco. Mi spiace per non essere venuto, spero che tu non ci sia rimasta male" disse abbassando lo sguardo.
"Ehi! Non fa niente amore, non sono arrabbiata con te" ammisi.
Ci abbracciamo e mi condusse nella sala prove, dove voleva fare una live per le fan. Lo filmai per circa un'ora: lo vidi ballare, parlare e scherzare. Per poco non feci cadere la telecamera dall'emozione.
Sentii la porta cigolare, era Felix. Ci fece segno di stare in silenzio, a quanto pare non voleva partecipare alle riprese.
Chan smise di ballare per rispondere a qualche commento delle fan, del tipo dove avrebbero fatto la prossima esibizione o quando avrebbero fatto il prossimo M/V.
Poi continuò a leggere: "ti piacerebbe fidanzarti con una stay? Come dev'essere la ragazza perfetta?"
Rifletté per un secondo e rispose: "certo, perché no. Sarebbe bello fidanzarsi con una fan, l'importante è che non ami solo BangChan, ma ami anche la persona che c'è dietro. Credo che la mia ragazza ideale debba essere bassina, pelle chiara e capelli scuri, ma non escludo nessuno".
Quelle parole mi fecero male, fisicamente ero totalmente il contrario di quello che aveva descritto. Da un lato sapevo che lo diceva solo perché a loro fa piacere, ma dall'altro mi rimase un barlume di speranza, in cui Chan avrebbe detto "sto con una bellissima ragazza, è giusto dirvelo".
Felix notò le mie lacrime e mi guardò dispiaciuto, facendo un piccolo e falso sorriso.
Ad un certo punto Chan si avvicinò al telefono e baciò la telecamera: "this is for you baby, we're engaged".
Questa fu la goccia che fece traboccare il vaso. Chiusi il collegamento, senza pensare alle conseguenze.
"Cosa fai? Sei impazzita?" Chiese Chan alzando la voce.
"Io? Impazzita? Hai visto cosa hai fatto?" Chiesi con tono incazzato.
"Beh? Lo sai che l'ho fatto per renderle felici" rispose ignorando le mie lacrime.
"Ti piacerebbe se facessi questo?" Urlai avvicinandomi pericolosamente a Felix. Per un attimo la mia mente smise di essere coerente, afferrai il volto del ragazzo che avevo a fianco, e lo baciai.
Chan ci divise spingendo Felix, che cadde per terra.
"Oddio Felix, stai bene?" Chiesi pentita per il mio atteggiamento.
"Io avrei esagerato? Hai visto cos'hai appena fatto?" Mi urlò in faccia il leader.
"Si, ho visto, e lo rifarei altre mille volte" continuai nel mio stato di incoscienza.
"Felix, io e te dobbiamo parlare" disse Chan rivolgendosi al biondino.
"Io non ho fatto nulla, e questa volta sono dalla parte di Valentina. Hai esagerato" rispose difendendomi.
A quelle parole Chan impazzì e tirò un calcio alla porta, dopo di che scappò correndo.
Mi ritrovai da sola, o meglio, con Lee Felix.
"Mi dispiace, non so cosa mi sia preso" rivelai scoppiando in un pianto disperato.
"Non fa niente, non ti preoccupare, gli parlerò" rispose abbracciandomi.
"Perché mi hai difesa? Ho fatto una cosa imperdonabile" chiesi incuriosita.
"Ho visto il tuo sguardo quando ha iniziato l'argomento, e anche lui ha notato le tue lacrime. Quindi non capisco perché non si sia fermato. E poi, non mi è dispiaciuto quel bacio" rivelò.
I miei occhi rossi e pieni di lacrime puntarono i suoi, così belli e puri.
Cosa mi sta succedendo? Sentii le farfalle nello stomaco, come se mi stessi innamorando di nuovo.
Gli afferrai le mani e avvicinai la bocca alla sua.
"Ho detto che mi è piaciuto, ma non che voglio continuare" mi sussurrò all'orecchio.
"Scusami, non sono in me, non so cosa sto facendo" dissi dispiaciuta.
"Non ti preoccupare" disse spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Appoggiai il volto alla sua mano, e continuò a parlare: "ti aiuterò a sistemare le cose". Annuii, anche se in fondo, in realtà, ero un po' dispiaciuta.
"Mangi con noi stasera?" Chiese il biondino distogliendomi dai miei pensieri.
"Va bene" confermai.

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