XXII. Ceneri di gloria

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Parti delle spedizioni erano sempre noiose, come la lunga camminata attraverso il deserto di erba e la vasta vegetazione che copriva la foresta come un dipinto. Il cavallo di Jeongguk marciava senza difficoltà anche il percorso più sinuoso. E dopo aver viaggiato per tre lunghi interminabili giorni, lo sguardo al palazzo vicino gli portò un certo sollievo. Ovviamente era ancora a disagio per il fatto che Taehyung si fosse unito al viaggio, ma doveva fidarsi di lui se voleva ottenere il miglior risultato dalla situazione stessa.

Negli ultimi tre giorni non avevano più parlato, se non per alcuni educati scambi che non avrebbero sollevato alcuna presunzione precipitosa tra i pochi uomini che avevano viaggiato con loro. Taehyung fu inviato come ambasciatore di cortesia e allievo del famoso Maestro Young per dimostrare che non c'erano solo soldati bellicosi con il principe, un segnale di intenzioni relativamente pacifiche. Tuttavia, la situazione sarebbe potuta mutare violentemente da un momento all'altro ed entrambi ne erano consapevoli.

Re Jo aveva bisogno delle terre sui domini che erano al limite tra i due regni, molto tempo fa il nonno di Jeongguk aveva stabilito con il vecchio re, quanto quei territori appartenevano a loro ma ora il loro regno stava affrontando una carestia disperata e il monarca stava per approfittarsi del nuovo re Jeongsuk. Si stava appropriando illegalmente di quelle terre e bisognava fare qualcosa.

Jihun -il secondo principe- era stato inviato con la missione di risolvere tutto con diplomazia ed eloquenza, piuttosto che con la violenza, ma a quanto pare, le conversazioni non erano andate a buon fine dato che ora era presumibilmente un ostaggio insieme agli altri che lo avevano affiancato.

Jeongguk conosceva fin troppo bene il carattere irato del principe e sapeva che anche una semplice battuta a corte avrebbe potuto ferire il suo ego suscettibile abbastanza profondamente da iniziare una verbosità senza senso, declamando su tutto e tutti coloro che erano in discrepanza con lui. Forse era giunto il momento per Jihun di imparare una lezione ma non poteva rifiutare la petizione di Haewon, lei avrebbe fatto lo stesso per Jeongguk se fosse stato in quella posizione ed era quanto la donna valutasse tutti i suoi fratelli, anche se erano nati da madri diverse.

Il principe era ancora riluttante nel portare con sé il mutaforma, forse aveva ragione e poteva prendersi cura di se stesso ma Jeongguk aveva già avuto a che fare con re e politici, nessuno di loro era di suo gradimento, spesso preferiva essere il messaggero prima del negoziatore, essere il nesso era sempre più facile. Tuttavia, ora era pronto a impostare le conversazioni e tornare a palazzo il prima possibile.

Il re di quella regione, a differenza di altri sovrani nelle vicinanze, aveva vissuto quattro volte la vita di Jeongguk. Era vecchio e già affermato da molto tempo; non aveva nemmeno intenzione di abdicare per nessuno dei suoi figli. Invece manteneva le vecchie maniere del regno e le parole dovevano essere pronunciate direttamente con lui. All'interno del palazzo regnava più tensione che uomini e gli estranei non erano ben accolti nelle loro circostanze.

"Sua Maestà. Il terzo principe è arrivato e desidera avere un incontro privato con voi." Annunciò uno dei soldati.

Jeongguk si era riunito in precedenza con il generale Lim, il quale aveva confermato i suoi peggiori sospetti, Jihun era stato trattenuto contro la sua volontà perché la sua bocca insaziabile non smetteva di fare un cattivo uso delle parole e per questo ne era stato condannato a soffrire fin da bambino. Nel migliore dei casi, non avrebbe dovuto sguainare la spada e iniziare una guerra non necessaria perché un monarca era stato disturbato nel bel mezzo di una trattativa.

"Fatelo entrare, non può essere peggio di suo fratello maggiore, vero?" La voce roca del vecchio risuonava dietro la sua testa.

Non si sarebbero incontrati nella normale sala del trono; invece, per quanto ne sapeva, le camere del re erano state riadattate e modificate in modo da consentire al re di ricevere visite senza bisogno di spostarsi oltre il suo letto. L'uomo era troppo grosso per continuare a muoversi da solo, raramente usciva dalla sua stanza e non poteva svolgere i compiti di base senza l'aiuto dei suoi servi. Non c'era da stupirsi che qualcuno come Jihun avesse sicuramente attaccato il suo aspetto fisico quando si era presentata l'occasione, solo suo fratello era andato per una materia così facile e suscettibile come bersaglio, era quello che avrebbe potuto fare una persona normale, quindi, quello che aveva fatto il terzo principe.

𝑪𝑨𝑵𝑫𝑬𝑵𝑻 𝑺𝑲𝑰𝑵 | Taekook (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora