IV. Intruso

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Il ragazzo più grande dormì fino al mattino successivo.

Il giovane principe aveva fatto in modo che la Signora Go e le guardie non dicessero una parola a riguardo fino a quando non si fosse completamente ripreso. Avrebbe trovato qualcosa da dire a sua madre più tardi. Jeongguk chiese una camera per gli ospiti in una delle ali del palazzo dove le persone si vedevano raramente, non così lontano dalla sua stanza che si trovava in un'area riservata.

In primo luogo, non era in grado di spiegare come avesse trovato il ragazzo. Forse, se avesse detto alla Signora Go in privato quello che era successo lei gli avrebbe creduto, ma le guardie erano responsabili nel caso un intruso fosse riuscito a oltrepassare le mura del palazzo e questo significava che non potevano permettergli di essere lì.

La Signora Go dovette prenderlo quasi con la forza per costringerlo a riposare ma il principe, testardo com'era, era ancora un bambino. Jeongguk aveva paura di perdere il suo miracolo se lo avesse lasciato anche solo un secondo, tuttavia si fidava della sua serva abbastanza da credere alle sue parole, nessuno avrebbe toccato il ragazzo sotto la sua vigilanza.

Il giorno dopo, il ragazzo si svegliò nel bel mezzo di una stanza che non conosceva. Era come una qualsiasi stanza degli ospiti del palazzo, un grande letto di legno scuro era posto al centro, tende verdi ricadevano intorno alla struttura avvolgendola; c'era un arazzo ricamato dietro la testiera del letto che mostrava l'immagine di una tigre sulle montagne. In parte c'erano alcuni mobili, un tavolino e due sedie dello stesso legno e un grande tappeto circolare che copriva metà della superficie della stanza.

Per tutta la sua vita, non aveva mai avuto la possibilità di dormire su un letto soffice e caldo con cuscini di piume d'anatra e coperte spesse; era come riposare su una nuvola. Per cinque minuti rimase sdraiato sul letto, fissando il soffitto incapace di credere a dove fosse. Ma poi si ricordò di essere in un posto straniero pieno di cose che non conosceva. Era curioso per natura, ma la sensazione opprimente gli riempì completamente il petto e gli fece pensare di stare annegando, e le lacrime arrivarono subito dopo.

Quando entrò la Signora Go, stava singhiozzando. Si coprì con il lenzuolo bianco, l'inserviente cercò di spostarglielo dalla faccia ma il ragazzo fece solo un pasticcio e si aggrovigliò con la stoffa di cotone. Tentò di calmarlo con alcune parole dolci, ma il lamento del ragazzo si fece più forte.

Il principe si precipitò lì quando sentì il pianto provenire dalla camera degli ospiti. Non sapeva nemmeno cosa fare, la Signora Go stava ancora cercando di rassicurare il ragazzo più grande ma stava fallendo nel suo compito. Sembrava nel bel mezzo di un capriccio, singhiozzando e respirando con difficoltà. Jeongguk doveva pensare in fretta, altrimenti altre serve avrebbero iniziato a spettegolare.

Si avvicinò al letto e iniziò a cantare una dolce ninna nanna che la Signora Go gli cantava da piccolo. La melodia sembrò un abbraccio e la sua voce gentile fu una compagnia perfetta, che anche per un bambino di dieci anni era già angelica. Dopo poche note, il ragazzo sotto le lenzuola iniziò a calmarsi e anche la serva si stupì di come avesse reagito quasi subito alla dolce voce del principe.

"Penso che non parli la lingua comune, vostra maestà. Sembra essere un estraneo, a giudicare dal modo in cui era vestito."

Il bruno sbirciava dal bozzolo che aveva creato con la coperta e le lenzuola, erano visibili solo i suoi occhi e parte del naso. Quando Jeongguk smise di cantare, gli picchiettò rapidamente la mano chiedendogli di continuare. Il principe lo guardò negli occhi e intonò un'altra melodia, più allegra, era una delle canzoni che i bambini imparavano a suonare in giro.

I suoi occhi brillarono come se irradiassero la luce del sole, aveva delle ciglia inferiori incredibilmente lunghe e non appena iniziò a battere le mani seguendo il ritmo, il lenzuolo si abbassò, mostrando il suo focoso sorriso rettangolare che catturò subito lo sguardo di Jeongguk facendogli perdere il ritmo.

𝑪𝑨𝑵𝑫𝑬𝑵𝑻 𝑺𝑲𝑰𝑵 | Taekook (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora