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<< Felix ti prego, calmati... >> Provai ad avvicinarmi passo dopo passo a loro non smettevo di tremare; mi girava la testa, vedevo tutto sfuocato ed ero sull'orlo di uno svenimento.

<< COME MINCHIA FACCIO A CALMARMI SE QUESTI BRUTTI PEZZI DI MERDA TI HANNO FATTO DEL MALE HAN! NON DOVRESTI PROTEGGERGLI IL CULO CAZZO, DOVRESTI SOLO SPACCARGLI LA FACCIA! >> Tutto girava, non riconoscevo manco più le persone davanti a me, caddi sulle ginocchia facendo un frastuono assordante che rimbombò per il corridoio ormai vuoto, le mani sulla mia faccia che premevano forte fino a graffiarla, il livido che pulsava, io che cercavo di trattenere i singhiozzi.
Felix continuava a urlare contro Minho, mentre Daeshim e Jiyoung ridevano, e naturalmente Hyunjin aveva occhi solo per il biondino.
Mentre il primo continuava a urlargli contro puntando il dito sul suo viso e dicendogli le peggio minacce, il biondo dai capelli lunghi se ne uscì con una perla.

<< Felix ma fai workout glutei? Sono stupendi. >> Disse Hyunjin tra una minaccia e l'altra, facendo voltare di scatto il pulcino nella sua direzione.
In quel momento anche se a terra piangendo mi venne quasi da ridere da quanto fosse inopportuno quel commento.

<< No io non ci posso credere. >> Mormorò stanco Lix, mettendosi una mano sulla fronte, e stufo di quella situazione si girò con l'intento di prendermi e andarcene, ma quando vide lo stato in cui ero messo si sedette subito a terra con la bocca spalancata, creandomi riparo con le sue braccia

<< Scusa Hannie, scusa, colpa mia che ho alzato la voce, lasciamo stare sti cazzoni, dai che ti porto a casa. >> Mi alzò pian piano, e ancora con un braccio sulla mia spalla ci incamminammo nella sua macchina, non prima di aver lanciato uno sguardo di fuoco verso i quattro, come se la campanella non fosse suonata da ormai mezzora.

Appena entrai in macchina non partimmo subito, il biondo nel posto del guidatore continuava a spostarsi con il corpo verso il mio lato, continuando ad accarezzarmi i capelli provando a calmarmi.

<< Jisung ti prego perdonami se ho alzato la voce ma mi hanno fatto incazzare, poi quel rimbambito biondo là... non sapevo a chi tirare un calcio nei coglioni per primo. >> Si scusò continuando a parlare a raffica di quanto siano deficenti.

Eddai, non ti senti una merda a far sentire in colpa il tuo unico ""amico""?

<< Nono Lix, è solo colpa mia, andiamo a casa dai... >> Vincolai il discorso più possibile, e appena entrati a casa corse a prendere dal freezer del ghiaccio e posizionarmelo sulla guancia, facendomi sussultare.

<< Che brutto livido Hannie, magari salta almeno due giorni di scuola, ti devi riposare. >> Mi consigliò Lix sedendosi accanto a me sul suo letto.
Riposare? Ma io stavo benissimo!

Se non andrai a scuola ti prenderanno per un ragazzino del cazzo senza palle.

<< È solo un livido, non mi fa nemmeno male, passerà in fretta, e poi ho già troppe assenze. >> Cercai di convincerlo aggiungendo un piccolo sorriso forzato.

<< Ti hanno mai detto che sei un pessimo attore? >> Sorrise leggermente Felix a vedere la mia faccia buffa finalmente pulita dalle lacrime.

Lo guardai male per poi tirare gli occhi al cielo e buttarmi sul suo letto con la mano tenente il ghiaccio sul viso, venendo seguito subito dopo.

<< Dai vieni qua, non vuoi mangiare qualcosa? Oggi non sei nemmeno venuto in mensa. >> Disse mentre picchiettava il suo petto per farmici appoggiare sopra.

<< Nono, mamma ha preparato i biscotti e me li sono mangiati a merenda, adesso non ho fame. >> Mentii come era solito fare pensando fosse la soluzione migliore.

<< Ok ho capito che è meglio non insistere se non si vuole litigare, adesso vieni qua e riposati. >> Mi appoggiai ditubante al suo petto, per paura di poterli pesare o dargli fastidio, ma alla fine lui mi circondò le spalle e ci addormentammo insieme.

Venni svegliato da delle voci che si diffondevano nella stanza, e così aprii gli occhi, notando fosse ormai buio e che io ero ancora abbracciato totalmente a Felix.
Non si accorse che io fossi sveglio.

<< Mamma non so più che fare, sono così preoccupato e ho paura di non essere abbastanza per lui o di non poter sopportare il tutto da solo. Ci mancava solo questo livido! >> Parlò Felix con probabilmente sua madre. Cazzo.

Feci finta di starmi svegliando con calma, stiracchiandomi leggermente e strofinandomi gli occhi, aprendoli poco dopo con lentezza, trovandolo a fissarmi con sguardo tenero.

<< Oh scusami per averti svegliato, stavo parlando con mamma. >> Indicò leggermente con la mano destra tornando subito dopo ad accarezzarmi la schiena.
Spostai lo sguardo su quella che era effettivamente la madre, appoggiata allo stipide della porta.

<< Ei Jisung, come stai? Volete mangiare? >> Mi salutò cortese. Avevo un bel rapporto con la mamma di Lix, andavo spesso a casa sua quando mia madre lavorava non volendo far cazzate stando a casa da solo.

<< Scusami per il disturbo, non mi ero nemmeno accorto di essermi addormentato, Ciliegina, che ore sono? >> Chiesi evitando per un attimo il discorso cena.

<< Le 19:47, ceni qua? >> Chiese con premura facendo gli occhioni dolci.

No Jisung, non te lo puoi permettere, ricordi?

<< No no grazie, mamma oggi è tornata dal lavoro prima e ha già cucinato. >> Risposi dopo essermi spostato da Lix imbarazzato, sedendomi e iniziando a mettermi le mie converse nere che avevo tolto appena entrato in casa.

Mia madre in realtà quella notte sarebbe restata fuori, ma questi erano piccoli dettagli...

Dopo aver salutato madre e figlio mi feci un giro della città, con l'obbiettivo di farmi quei 8.000 passi che mi mancavano per i 15.000, per poter bruciare un po' di calorie.

Le strate erano totalmente buie, e c'erano ormai ben poche persone, soprattutto nella strada di ritorno per casa.

Mancano pochi passi per il mio obbiettivo, ma la camminata si spense quando due figure che conoscevo fin troppo bene mi si misero davanti.

<< Oh guarda un po', Jisung che piacere vederti! Jiyoung ci divertiamo un po'? >>

trust me -minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora