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Stavo camminando per quella strada tutto stonato, dopo aver dormito le mie solite 4h. Quella mattina i lividi mi facevano più male del giorno precedente, tanto che a tossire mi dovevo tenere lo stomaco.
Avete presente uno zombie di the last of us? Ecco, io quella mattina, se non peggio.
Con molta difficoltà entrai in quella prigione, con le cuffie alle orecchie, la mia unica salvezza di quei giorni infernali.
Il giorno prima ero stato tutto il pomeriggio, fino alla sera tardi con Felix, per poi arrivare ora di cena, e per evitare che mi facesse mangiare dissi di avere sonno, così lui se ne andò e io potetti scamparmi l'ennesima cena, e per punizione di quel giorno scesi e risalii le scale 48 volte.

Potevi arrivare a 100.

Smisi solamente perchè iniziai a vedere sfuocato, con particelle nere, e le mie gambe non ressero più di tanto.
Appena entrai in classe, 5 min in anticipo in modo da prendermi il mio posticino isolato, sapendo che nessuno si sarebbe seduto vicino a me, guardai un po' l'aula, e quando ripensai a Daeshim che voleva farmi del male proprio nei primi banchi che stavo fissando, mi vennero i brividi.
Aspetta un momento... che giorno era? CAZZO MA È MERCOLEDÌ! HO L'ORA CON QUEI MINCHIONI!
Cazzo Jisung, potevi saltare quel giorno di scuola.

Mentre mi stavo maledicendo, con l'idea di scappare dalla classe e tornarmene a casa, misi un piede per alzarmi dal posto, ma la campanella suonò.
Eccallà.
Gruppi di studenti correvano dentro l'aula come bufali, prendendo i posti ultimali litigandosi fra loro.
Ma potevano starsene un po' zitte ste bettule.

Con ancora le cuffie e lo sguardo fisso sul testo di una canzone che stavo scrivendo, presi mezzo infarto quando una penna rotolò sul mio spazio di banco, inutile dire che feci un salto dallo spavento, su quella sedia.
Alzai lo sguardo verso la persona della rispettiva penna e non so se presi più un infarto in quell'istante o prima con quella penna.

<< Buongiorno. >> Lo guardai un po' sconvolto. Ok che ci avevo passato una mattinata insieme, ma cosa è tutta questa confidenza.
Feci un leggero cenno della testa come a salutarlo, e d'istinto spostai la mia sedia verso il muro, per allontanarmi da lui.
Strano che non mi sentivo più di tanto in ansia.

La lezione di matematica cominciò, mentre quella spiegava un argomento non ben definito, mentre io senza cagarla, continuavo a scrivere la mia canzone, non prima di aver messo un braccio di lato, appoggiandomi sopra con la testa, per coprire il testo.
La mia attenzione venne attirata però da un bigliettino che si schiantó contro alla mia testa, e non capendo da chi fosse lo aprii.

"Quel bastardo di Minho ieri era probabilmente impazzito e ti ha protetto, ma la prossima volta non sarà così facile."

Guardai in un posto ben preciso, quei due se la ridacchiavano tra loro.
Cosa cazzo avevo fatto di male per meritarmi questo.

Hai fatto solamente schifo, non ci pensi?

Sentii almeno altri 2 bigliettini arrivarmi, ma li evitai, volendo scampare altro dolore non accolto.

Voglio leggere cosa c'è scritto e approvare con loro.

Sentii Minho parlare di qualcosa con Hyunjin, che stava precisamente dietro il suo posto, e io, curioso come sono, cercai di strabuzzare l'orecchio.

" Devono sempre rompergli i coglioni.... Povero... Felix... Pugni... Gatto... "

Bhe non ci avevo capito una beata minchia. Capii solo parole separate e scomposte, ma quando realizzai che nel discorso c'era pure Felix, scattai in piedi, guardando prima Minho che si era girato verso di me confuso, e poi guardaii tutte le palline di carta che stavano sul banco di Minho, lontane da me.
Non è che sono le palline che hanno lanciato Daeshim e Jiyoung a me?
Non pensavo me ne avessero lanciate così tante... vabbu ci penserò dopo.

Suonò la campanella, e quando Minho si alzò, sorridendomi leggermente, andò a buttare tutte quelle palline di carta, ma qualcuna cadde dal cestino.
E chi ero io per non vedere cosa c'era scritto? Puro masochismo? Eccome!

Mi abbassai leggermente, controllando che non ci fosse nessuno, e dopo averle prese tutte corsi in un muretto isolato dietro la scuola, in cui passavano pochi studenti, poichè orario di mensa.
I bigliettini rimasti a terra erano 4, e in quel momento stavano tra le mie mani. Presi un respiro e aprii il primo.

"Non vedo l'ora di farti del male, che ne dici se faccio virale la notizia dei tuoi tagli? Dovrei fare una bella foto e pubblicarla."

Cosa...
no no vi prego, non devono fare nessuna foto.

Dai fai seriamente pena, almeno tutti sapranno lo schifo che fai.
Apri gli altri biglietti!

Tremante iniziai ad aprire il secondo. Quei fogli sembravano esser stati piegati, aperti e ripiegati più volte. Sarà stato Daeshim a controllarli no?

" ̷H̷a̷n̷ ̷j̷i̷s̷u̷n̷g̷ ̷t̷i̷ ̷"

Perchè il bigliettino era come strappato? Cosa intendeva quel 'ti'? Perchè era tutto barrato come se volesse essere cancellata?
Non aveva senso il fatto che il bigliettino fosse stato mandato in quella maniera da Daeshim.
Minho? No Minho non avrebbe nulla da dirmi...
Wait. Perchè Minho si era preso tutti i bigliettini che quei 2 mi avevano mandato, nascondendoli oltretutto a me?

Ero confuso, spaventato e con troppe domande senza risposta. La mia mente era un casino totale.

Ultimi 2 bigliettini.

"Il tuo amichetto Felix ha un bel culo."

Mi misi una mano sulla fronte.
E chi se non Hyunjin.
Lanciai il bigliettino, fottendomene della sua esistenza.

" ̷v̷o̷g̷l̷i̷o̷ ̷p̷r̷o̷t̷e̷g̷g̷e̷r̷e̷.̷"

Avevo solo altre domande in testa.
Pure quello era strappato, ma questa volta dalla parte iniziale. Cancellato pure questo.
Non capii.

trust me -minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora