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Quella giornata iniziò una merda.
Non riuscii a chiudere occhio per tutta la notte, preso dai troppi pensieri e dai sensi di colpa.
E anche un'altro motivo; Minho.
Non sapevo cosa stava accadendo, ma quelle poche attenzioni che mi continuava a regalare mi stavano facendo sentire il cuore caldo, ed era come se con lui i miei pensieri scomparissero.
Avevo paura di quella sensazione.
Saltai dallo spavento quando la musica deprimente che avevo alle orecchie si sostituì con una tale da bomba della guerra del vietnam, ovvero la mia "amata" sveglia.
Non mi ero minimamente reso conto fossero già le 7, notando troppo tardi che il mio corpo sentiva il bisogno di dormire, ma da persona con insonnia non ci riuscivo proprio.
Mi alzai dal letto con il minimo pensiero di assentarmi, ma le mie assenze elevate mi fecero subito cambiare idea, non volendo passare nemmeno metà anno di più insieme a quelle due betulle di Daeshim e Jiyoung. Si due; Minho ormai mi proteggeva da loro, mentre Hyunjin aveva iniziato a starmi decisamente meno sulle palle... tranne per quella strana sua ossessione per il culo di Felix. No ok, come biasimarlo.

Minho ti protegge? Non farti sbagliate idee Jisung, nessuno ti proteggerà mai.

Mi dirissi verso l'armadio sbandando da una parte all'altra, riuscendo a pescare la prima tuta e felpa che trovai davanti, non che ci fosse tanta scelta, era quasi tutto nero.
E infatti indovinate?! Tuta totalmente nera e felpa del medesimo colore se non per quella stampa raffigurante un gatto con gli occhiali da sole dietro.
Quella felpa sarebbe piaciuta molto a una persona in particolare...

Messo deodorante e aggiunto un cappello abbinato all'outfit per coprire i capelli ingestibili di quel giorno, raccolsi libro, cuffie e chiavi uscendo di casa salutando rapida mia madre che era tornata a casa la sera precedente, e mentre mi portavo alla schiena lei che urlava "PRENDITI UN PEZZO DI TORTA!" uscii chiudendole la porta in faccia mentre finiva di strillare dall'altra stanza.

Con ancora la musica al massimo nelle orecchie, che non spensi nemmeno un momento dalla notte, l'unica cosa che riusciva un po' a spaventare i pensieri negativi e rallentando il loro processo.
Mi stressai quando Lies dei Bigbang veniva continuamente interrota dalla suoneria dei messaggi, facendomeli all'inizio evitare pensando fosse Felix, ma quando iniziarono ad aumentare iniziarono un po' a girarmi le palle, facendomi aprire subito whatsapp.

Minho 🐱

Jisung tutto ok?

Dovevi essere in classe già
5 min fa.

Jisungieee muoviti.

Mi fai preoccupare.

Sta vacca mi sta rompendo il
cazzo, ti sto pure
tenendo il posto!

Ma sto ragazzo era schizzato? Io non ero in ritard- 8:25...
SHIT.

Con una mano ben salda sullo zaino iniziai a correre tutto storto. E io odiavo correre.
Arrivai alla porta della classe entro le 8:27, leggermente in ritardo, e dopo un lungo sospiro entrai a testa bassa, mormorando un leggero buongiorno alla prof bionda che parlava di qualche argomento matematico che però se guardavi la lavagna sembrava più una lezione di italiano per tutte quelle lettere, e tirando un'occhiata ai banchi, notai veramente che Minho mi aveva lasciato il posto accanto alla finestra in ultima fila vicino a lui.
Lo avrei ringraziato a vita.

Preso dai giramenti di testa dovuti alla corsa appena fatta presi il mio zaino, che di sicuro di libri non c'era traccia, in cerca di una cosa.
Acqua.
Sì, avevo decisamente bisogno di acqua.
Il problema? Di acqua nemmeno l'ombra.

<< Porca merda. >> Parlai piu con me stesso, maledicendomi del livello di non-concentrazione di quella mattina, lanciandomi di faccia contro al banco.

<< Tutto ok? >> Mi chiese la persona alla mia destra.
No porca troia, non sto bene, la tua presenza mi fa uno strano effetto e io mi sentivo di svenire, e nemmeno volevo pensarci al fatto che l'ora dopo avevo educazione fisica che aveva annunciato una bella corsa di tutto il giardino, non accettando scuse per non farla, senza nemmeno pensare al mio bel quattro in pagella.
Si lo sport non era il mio forte... che sarà mai, diciamo che io più che rincorrere la palla scappavo.
Vabbe eliminiamo calcio.
Si, nel tennis ero decisamente meglio.
E quella volta che tirai una palla in faccia al prof pelato con un'annotazione che riferiva "l'alunno se la prende contro i pelati"?
No, non il mio sport preferito.
Bhe, oggi si prova la corsa!
Che vita di merda.

<< Ho scordato l'acqua a casa, e io dopo ho pure educazione fisica! >> Sbottai incazzato contro me stesso.
Non che necessitavo più di tanto di bere, ma l'acqua era l'unico metodo che mi leniva leggermente la fame, soprattutto se combinata con le mie amate gigomme alla menta.

<< Ma porca troia Jisung, mi hai fatto pure preoccupare. >> E detto questo ficcò una mano nel suo zaino, porgendomi subito dopo la sua bottiglietta d'acqua fontenoce bevuta a malepena.

<< No Minho, se ne hai bisogno tu non darmela. >> Insistetti per paura di pesargli.

<< Non rompermi e prendila, non bevo nulla, e tu hai un'estremo bisogno di energie, sembra che hai corso per due chilometri. >>

<< Non è che sembra, HO corso fino a scuola non notando minimamente fossi in ritardo. >> Corressi mentre aprivo lentamente la bottiglietta, per poi portarmela alle labbra, notando lo sguardo di Minho fisso su di esse.
Bacio indiretto...

Venimmo interrotti da quel nostro momento che non era nulla di che, ma sembrava si fosse creata una bolla di tensione tra di noi, dalla prof che annunciava qualcosa, e a guardarla meglio quasi scoppiai a ridere.
Non avevo mai notato quanto si vestisse così poco adatta alle regole scolastiche, con quel vestito che a malapena le arrivava a mezza coscia che ogni volta si alzava minimamente attirava gli sguardi di tutti quei porchi dei miei compagni, o del seno abbondante che fra un po' quasi fuoriusciva dal pizzo nero che si intravedeva attraverso il vestito anch'esso nero.

<< Quindi stabiliamo i gruppi per questo progetto... >> E detto questo iniziò a elencare tutte le svariate coppie di non so cosa, facendoci tirare un'occhiata confusa tra me e Minho, sapendo al 100% che avremmo dovuto chiedere a qualcuno di cosa si trattasse.

Ti prego fai si che stia insieme a Minho, ti prego fai si che stia insieme a Minh-

<< Han e Minho! >> Annunciò la pornosta- la professoressa, con quel suo sorrisino inquietante che mi fece quasi venire un brivido.

Venni distratto da qualcuno che continuava a chiamare Minho, riconoscendo subito la voce di Daeshim qualche fila più a destra e avanti rispetto a noi, che mormorava parole incomprensibili a Mimho, di cui capii solo "insieme allo sfigato ti divertirai vero?", ricevendo in pieno la frecciatina.
Minho voleva solo divertirsi con me?

Wow, solo adesso ci sei arrivato?

Le mie paranoie vennero distrutte da un Minho che con poca grazia si quasi lanciò di faccia sul banco, girandosi verso di me bisbigliando un "spero che la lampada sopra la sua testa cada e lo prenda in pieno su quella capa vuota".

Angolo autrice.

Non fatemi parlare.
Prima ho avuto una crisi di pianto per colpa di wattpad che decise di eliminarmi il capitolo da 1500 parole che avevo scritto con tutto l'impegno del mondo poichè in blocco del lettore, dovendo fare un casino per riscriverlo. No mi sta mettendo tutto in grassetto ed è gia l'8 volta che riscrivo sta parte dio amadeus.

trust me -minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora