Quando anche Minho finì di mangiare i suoi pancake, decidemmo di continuarci un film che avevamo iniziato qualche giorno prima, finendo però, a parlare di cose totalmente random.
<< Io da piccolo sognavo l'autografo di rainbow dash! >> Raccontai felice, mentre sbattevo i piedi contro al divano, come un bambino che non vedeva l'ora di dire la sua.
<< Questa cosa è particolarmente gay! >> Iniziò a parlare ridacchiando. << Mio padre invece giocava con me ai pokemon,e io ne ero innamorato, aish siamo diventati vecchi Jisungie. >> Parlò fiero dei suoi pokemon.
<< Dillo per te, io sono ancora giovane e sano, sei tu quello vecchione che fra un po' ha bisogno della pensione! >> Esclamai facendogli il terzo dito, e vedendo la sua faccia che proclamava sfida, balzai giù dal divano, iniziando a correre per le scale che portavano al piano di sopra.
<< Hai 20 secondi Jisungie, se ti trovo, stasera dovrai venire a cena fuori con me. >> Urlò dal piano di sotto, mentre iniziava a contare ad alta voce, mettendomi ancora più ansia.
Girovagai per tutto il piano di sopra, non trovando un minimo nascondiglio, e mi vennero solo due idee; dentro l'armadio (non avevo più di tanto spazio), o sotto al letto.
C'è anche bisogno di immaginare cosa scelsi?<< Sto arrivando! >> Urlo Minho, sentendosi rumore di scale.
Mi lanciai a terra, e con il culo all'aria mi ficcai sotto al letto, mettendomi più al centro possibile per non dare ombra di me.
Minho camminava fiero per casa, sapendo di riuscire a trovarmi subito, e il ghignò che uscì dalla sua bocca rappresentava un "ti sembra un buon nascondiglio?".Entrò nella stanza con i suoi passi da gigante, mentre il parquet scricchiolava sotto ogni suo passo, fin quando non si fermò esattamente davanti al letto, e io di istinto mi ritrassi dal lato opposto, e chiusi gli occhi perchè "se io non lo vedo lui non mi vede, giusto?".
Dopo secondi di silenzio totale, una forza potente si strinse contro le mie caviglie, tirandomi metà fuori, fino al bacino.<< Oh che peccato, mi sa stare che dovrai proprio venire con me a mangiare, preferisci pizza o ristorante? >> Fece il finto tonto.
<< Aria. >> Risposi con un broncio che lui non poteva vedere.
Uno schiaffo.
Sul mio culo.<< LEE MINHO! >> Urlai arrabbiato, strisciando fuori dal letto e andandogli addosso, mettendomi in punte di piedi per sembrare più forzuto, ma l'unica cosa che riuscii a fare, era provocare una grossa risata da parte sua, che non riuscì proprio a trattenersi.
<< TI AMMAZZO MINHO! >> Gli andai contro, iniziando a prenderlo a pugni sul petto, facendo aumentare così la risata.
Continuavo a prendergli a pugni quel petto muscoloso, che sembrava quasi attutire i miei pugni dalla possanza, forse facendogli più male io.
<< Jisung non ce la faccio più, mi fanno male le guance dalle risate, ti prego scoiattolo, non attentare la mia morte! >> Disse provando a smetterla di ridere, mettendosi una mano sulla bocca e portando le guance verso il basso.<< Se non muori con i pugni almeno muori con le risate, in qualche modo ti devo pure ammazzare, no? >> Domandai convinto, mentre lui stava provando a restare serio, fin quando io gonfiai le guance, facendolo di nuovo scoppiare.
<< Non farlo mai più, troppa tenerezza che potrebbe esplodere! >>
E in meno di un secondo mi ritrovai con i piedi staccati da terra, quando lui mi afferrò con un solo braccio, e io d'istinto gli misi le braccia al collo e allacciai le gambe dietro la sua schiena, trovandomi così a pochi centrimetri dal suo volto, finalmente tornato serio.
<< Quindi scoiattolino, non mi vuoi più ammazzare? >> Chiese scherzoso, e io distolsi lo sguardo, con il solito broncio, che mi faceva semprare Theodore dei chipmunk.
<< Mi farai impazzire. >> Parlò, avvicinandosi e dandomi un bacio poco lontano dalla mia bocca, facendomi saltare nelle sue braccia.
<< CONIGLIO, STAI ZITTO! >> Urlai, tappandomi subito la bocca, sopreso dallo stesso soprannome che gli assegnai.
<< Ah sì? Coniglio? E perchè non coniglietto o bunny che suona pure sensuale, Theodore? >> Domandò con uno sguardo che iniziava a bruciarmi addosso, mentre io diventai totalmente rosso, accoccolandomi ancora di più a lui e nascondendo il viso bordeux nel collo della sua maglia, schiacciando i nostri petti tra di loro.
<< Sei un perverso, coniglio. >> Replicai offeso.
<< Theodore, preparati per stasera, pizza? >>
<< La mia risposta l'ho già data. >> Ripetei ancora offeso e nascosto nel suo collo, ad ogni parola un respiro che sembrava fargli venire i brividi.
<< Potresti ripetermela questa risposta? >> Chiese serio e con un tono malizioso.
<< Aria e acqua. >> Risposi a bassa voce come se volessi che nessuno ascoltasse la mia risposta.
L'ennesimo sonoro schiaffo si propragò per la stanza, nello stesso indentico punto di quello dato precentemente.
<< La smetti di prendertela con il mio culo? >> Domandai togliendo il volto dal suo collo, portandomi una mano sulla natica per massaggiarla da quel dolore che era quasi eccitante, ma quella mano venne subito tolta per essere cambiata con quella di Minho, che adesso mi teneva in braccio dal basso schiena.
<< Sto facendo tutto questo per te piccolo, lo sai che hai bisogno di mangiare per la tua salute. >> Affermò serio, cambiando subito il mood, togliendo ogni singola traccia di maliziosità.
<< Non voglio mangiare. >>
E come se lui avesse capito mi continuò a tenere stretto, coccolato a lui in mezzo a quella stanza, potendo anche sederci sul letto ma non facendolo, mentre lui iniziò a cullarmi e ad accarezzarmi con una mano la schiena, come se cercasse di confortarmi, girovagando leggermente per la stanza, facendomi quasi addormentare, in quel silenzio così 'nostro'.
Angolo autrice.
Raga non ci sto capendo più un cazzo con wattpad, non ho capito se il 43 è corretto o se quell'altra bozza era quello rinnovato o cosa, ma vabbè.
Scusate per l'assenza ma con le 4h di stage e esami di hip hop al giorno non ho veramente le forze, infatti sto capitolo è una grande cagata.
Grazie per tutti i messaggi e le stelline che mettete! <3(devo ancora controllare questo capitolo e quello prima, quindi per eventuali errori tranquilli che verranno aggiustati)
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trust me -minsung
FanfictionJisung è un ragazzo che non riesce a fidarsi di nessuno, ha tanto dolore nascosto, e preferisce rinchiudersi in sé stesso dentro la sua bolla, cercando di guarire le sue ferite da solo. Minho, come lui, nasconde molte paure e insicurezze, ma riesce...