<< Questo è il mio numero di telefono, scrivimi ogni volta che ne hai bisogno. >> Concluse il discorso con un'ultimo abbraccio affettuoso, facendomi scendere dalla sua moto, non prima di avermi tolto lui stesso il casco, assicurandosi fosse tutto ok, per poi dirigermi verso il portone di casa mia, salutandolo timido con la mano e poi chiudermi la porta dietro.
Erano ormai le 8, sapevo di non avere il bisogno di mangiare, quindi corsi per le scale saltando l'ultimo gradino con fare infantile, per poi lanciarmi sul letto della mia stanza, agitando i piedi felice, come un bambino.
Continuando a sclerare abbracciato al cuscino, finii per addormentarmi, cosa stranissima da me che dormivo a malapena 4h a notte se tutto andava bene, per poi svegliarmi bruscamente poco dopo aver realizzando star sognando me e Minho baciarci a petto nudo.
Quelle sue fottute labbra rosacee...
Sudato e tutto rosso mi alzai dal letto, correndo verso il bagno per lavarmi la faccia, sentendo un leggero fastidio nei miei pantaloni, tirando uno sguardo in basso...
Mi ero seriamente eccitato.
Semplicemente sognando me e Minho baciarci.
Quella cotoletta sottomarca stava facendo un brutto effetto. Si era sicuramente colpa della cotoletta... che avevo rigorosamente vomitato- pensai fiero di averlo fatto, per poi improvvisamente vergognarmi per l'erezione dovuta a Minho.<< Aish, quel maledetto ragazzaccio. >> Parlai ad alta voce, spogliandomi immediatamente per buttarmi sotto la doccia, schivando il mio riflesso nudo puntato sullo specchio.
A contatto con l'acqua calda i primi oscuri pensieri venirono a galla.
Adesso sei pure frocio? Non ti fai schifo ad avere un'erezione pensando a un'altro ragazzo etero? Ci mancava solo questa Han, sei veramente una delusione.
Una delusione.
Ero una delusione.
Per me, per mia mamma, per Felix.
Per Minho.Cadendo sul pavimento di marmo della doccia mi allungai per arrivare alla lama che tenevo sempre a portara di mano, nascosta sotto la spugna, per poi prenderla in mano e fissarla.
Avevo di nuovo bisogno di dipingere il mio corpo di rosso, come un prezioso quadro, ma che di prezioso non aveva nulla.
Rigirai quella lama tra le mani, studiandone i bordi taglienti, per poi portarla al posto e spingerla contro la mia pelle delicata affinchè non si ficcò nella carne, squarciandola, mentre il liquido rosso colava a grandi cascate inumidendo la tenera ferita, dissolvendosi in poco tempo nell'acqua della doccia.
Il dolore, oltre a eccitarmi, riusciva anche a placarmi, a riordinare i pensieri ed ad alleggerire il peso dei miei bordelli.
Attraverso esso potevo controllare ciò di cui avevo paura, ciò di cui non potevo liberarmi; riuscivo a difendermi dal demone che avevo dentro e a dominarlo, anzichè temerlo.Quando realizzai della cazzata fatta mi pentii subito, uscendo fuori dalla doccia e arrotolando della carta igienica sul polso, solo per quel momento, il tempo di mettermi l'accappatoio.
Dopo una rapida asciugata camminai verso il mobile sotto lo specchio, che conteneva tutte le bende, per poi arrestare i miei passi di fronte alla mia figura che veniva riprodotta sullo specchio.
I capelli mori che ricadevano bagnati sulle spalle, realizzando fosse davvero ora di tagliarli, per poi osservarmi meglio, con la solita insoddisfazione che avvertivo ogni volta che incontravo il mio maledetto riflesso.
Guardai la mia pancia piena di grasso, la cellulite, le smagliature e le ossa troppo poco sporgenti.
Strinsi l'asciugamano nella mano, cambiando più e più volte angolazione per trovarne una che potesse mostrarmi delle linee fisiche migliori, ma fu tutto inutile.
Non riuscivo a piacermi né ad accettarmi.Mi misi al volo una benda ben stretta al polso, vestendomi cercando di evitare la mia figura, per poi sentire la porta di casa aprirsi, segno che mia madre era tornata.
Era ora di rimettere su la mia maschera felice.Angolo autrice.
Scusate seriamente per il ritardo con cui sto pubblicando i capitoli e per questo capitolo corto, ma maggio sta essendo un inferno, soprattutto con la scuola, e diciamo che non sto il massimo fisicamente.
Grazie a tutti per i commenti e i voti, mi migliorate sempre la giornata. <3
Prometto che appena tolta le interrogazioni comincio a pubblicare frequentemente. <33
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trust me -minsung
FanfictionJisung è un ragazzo che non riesce a fidarsi di nessuno, ha tanto dolore nascosto, e preferisce rinchiudersi in sé stesso dentro la sua bolla, cercando di guarire le sue ferite da solo. Minho, come lui, nasconde molte paure e insicurezze, ma riesce...