Stetti contro quell'albero per un bel po', fissandomi il polso con sopra segnate le ditate di Daeshim.
Mi vergognavo di me stesso, e per cercare di calmare il tremore presi una delle mie balboro rosse, portandomela alla bocca e fiatando quel fumo.
Non mi piaceva fumare, anzi mi faceva schifo, ma riusciva a farmi calmare dall'ansia. Più o meno.
Mi distratti quando mi arrivò un messaggio, quindi presi subito il telefono per controllare chi fosse il destinatario.Principessina🐥
Ei Ji, ti sei ripreso un po'?
Io sto uscendo da
scuola, e fra
10 min sono da te.Oh cazzo.
Devo muovermi.
Non mi ero accorto di quanto tempo fosse passato, tra l'avvenimento e la mia sigaretta fumata con calma.
Presi subito lo zaino buttando la sigaretta spenta nel cestino là vicino, iniziando a camminare veloce verso casa che distava un quarto d'ora bello e buono, nonostante io dovessi stare là entro cinque minuti.
Presi il telefono, e dopo aver scritto a Felix che mi andava bene, attivai la mia app che mi diceva quante calorie bruciavo mentre camminavo.
Stavo a solo 107 kcal bruciate.
Iniziai ad aumentare il passo sempre di più, fin quando non iniziai propriamente a correre, arrivando a casa in pochi minuti, per poi varcare la porta, lanciare lo zaino e correre in stanza a rimettermi il mio "pigiama" compreso da tuta grigia e felpa nera.
Nel cambiarmi, notai che le bende erano di nuovo sporche di sangue sgorgeva a non finire, probabilmente feci qualche movimento brusco durante l'incontro facendo sì che i tagli dei giorni precedenti si riaprissero.
Corsi in bagno, sdrotolando la benda velocemente, con il volere di mettermene una nuova, facendomi interrompere dal suono del campanello. Senza rimettermi la benda corsi per le scale buttando giù tutti i santi, saltando gli ultimi due gradini per andare al portone e ad aprire a Lix.
Non lo avessi mai fatto.<< Buongiorno Ciliegina, ti sei ripreso? >> Si avvicinò a me stringendomi in un abbraccio che mi diede parecchia sicurezza, ma io lo ricambiai con solo un braccio per paura di sporcarlo.
Volevo solo scappare.Quando si staccò da me, mi diede la sua solita carezza tra i capelli, e io lo portai in cucina tenendogli la mano pulita sulla sua schiena incitandolo a camminare davanti, chiedendogli se volesse qualcosa da mangiare.
<< No grazie Jisung, vogliamo ricordarci di tutte le volte che ti ho chiesto qualcosa da mangiare e di come è finita? Come quella volta che hai bruciato il micronde e abbiamo dovuto chiamare i pompieri, o di quella volta che hai fatto scoppiare un wurstel con non so quale legge della fisica o quand- >> Lo stoppai quando prese la parlantina su tutte le volte in cui rischiai di esplodere la cucina.
<< Va bene Lix! Vuoi un pacco di patatine allora? >> Mi arresi, guardandolo ridere da dietro la penisola per poter nascondere il braccio.
<< Okay, ma non esploderlo per favore. >> Lo guardai male e lo feci ridere, in fondo felice di avere un amico come a lui.
Non è tuo amico, te lo devo ripetere? Ti sopporta a malapena e quando lo fa, lo fa per pena.
Andai a prendere il pacco di patatine, invitandolo sul divano per vederci un film, chiedendogli quale preferisse.
<< È uscito Frozen 2! Muoviti ad aprirlo. >> Figuratevi se non sceglieva un film che non fosse Frozen, cenerentola o la bella e la bestia. Il solito.
Gli mollai un'occhiataccia, per poi aprire veramente quel film, e posizionarci meglio, fin quando Felix non si sdraiò con la testa sopra le mie gambe.
<< Mi fai i grattini? >> Abbassai lo sguardo e vidi i suoi occhioni che davano l'impressione di un cucciolo smarrito o abbandonato.
Insicuro e tremante, appoggiai la mano sulla cute di Lix, iniziando a fargli i grattini, e dopodichè, quando la temperatura iniziò ad abbassarsi, lo coprii meglio con una coperta, per paura che potesse prendere freddo.
Non affezionarti alle persone.
Il film stava per terminare, ma soprattutto una cosa mi mandò in panico.
Una goccia di sangue.
Che scorreva sulla mano con cui stavo facendo i grattini a Felix.Sbalzai in aria, notando che con mio stupore si fosse addormentato, ancora con la testa sulle mie luride cosce grasse.
Non aveva provato schifo?
Cercai di spostarlo pian piano, per poi coprirlo fino al collo e salire le scale di corsa, chiudendomi in bagno.
Scoprii il braccio, e notai che i tagli, partenti dal polso e che finivano al gomito, avevano ricominciato a sanguinare come una cascata, macchiando la mia felpa nera che per fortuna confondeva un po'.
Gli sciacquai sotto l'acqua, senza mai disinfettarli come mio solito, per poi prendere della carta igienica e tamponarli, riempendo fogli e fogli che grondavano di sangue, appoggiandoli momentaneamente sul lavandino.
Stavo per abbassarmi e prendere delle bende nuove nel mobile sotto il rubinetto, quando un bussare alla porta mi fece balzare in aria rischiando pure di sbattere la testa al lavandino<< Ji? Posso entrare? >> Vidi la mia vita davanti dal panico.
<< Emhh, aspetta Lix, faccio subito, mi lavo le mani. >> Improvvisai, ricordandomi troppo tardi della sua testardità quando la porta si aprì.
Lanciai al volo i fazzoletti dentro al cestino, mettendo il braccio dietro la mia schiena coprendolo.
Entrò sbadigliando, e senza nemmeno calcolarmi, andò verso il lavandino per lavarsi la faccia, probabilmente per riprendersi dalla dormita, dopodichè si giró verso di me, guardandomi confuso.<< Perchè stai nascondendo il tuo braccio sinistro dietro la tua schiena? >>
Spazio autrice.
Di solito non scrivo mai sotto i capitoli, ma volevo solo scusarmi sul fatto di essere stata inattiva per tipo 5 giorni, ma ho avuto continue prove di danza per il concorso, e in mezzo stava pure la scuola.
Comunque primo posto al concorso rega.
Scusate ancora per questo capitolo pietoso ma pur di fretta ve lo ho voluto fare per i sensi di colpa.
<3
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trust me -minsung
FanfictionJisung è un ragazzo che non riesce a fidarsi di nessuno, ha tanto dolore nascosto, e preferisce rinchiudersi in sé stesso dentro la sua bolla, cercando di guarire le sue ferite da solo. Minho, come lui, nasconde molte paure e insicurezze, ma riesce...