⚠️Questo capitolo non c'entra nulla con la storia, quindi la lettura è facoltativa⚠️
(T/n) Pov
?: "Oi, oi! (T/n)! Svegliati!" Disse una voce a me molto familiare.
Piano piano cominciai ad aprire gli occhi, e a mettere a fuoco ciò che avevo attorno.
(T/n): "Brutto idiota...Per una volta stavo dormendo in pace" dissi abbastanza seccata. Girai lo sguardo di fronte a me, trovando il ragazzo con un sorriso in volto, e con occhi illuminati.
Atsushi: "Scusa, ma guarda il lato positivo" disse sorridente.
(T/n): "Il fatto che ti sto per buttare giù dalla finestra?"
Atsushi: "È natale!" Disse quasi ignorando ciò che avevo detto.
(T/n): "Oh...E questo è un valido motivo per svegliarmi così?" Dissi alzando un sopracciglio.
Atsushi: "Su non fare storie. Vai a prepararti che andiamo all'Agenzia" disse lui alzandosi.
(T/n): "Ma oggi è festa!" Dissi io scattando subito in piedi.
Atsushi: "Sì però lì ci sono i nostri amici" disse lui accompagnato da una risatina, mentre io lo guardavo con noia "Su sbrigati a cambiarti!" Finì spingendomi in bagno.
Sospirai rumorosamente, per poi cominciare a prepararmi.
Sinceramente non mi andava di mettere chissà cosa di speciale, così optai semplicemente per un maglione rosso e dei leggins neri.
Per i capelli invece mi impegnai un po' di più, altrimenti mi sarei dovuta subire le lamentele di Atsushi per tutto il giorno.(Se avete i capelli lunghi)
(Se avete i capelli corti)
(Ovviamente è sottinteso che se qualcosa non vi piace potete cambiare con ciò che vi pare, ugualmente per le descrizioni)
Uscì dal bagno e mi fermai ad osservare la stanza.
Subito l'occhio si posava sull'albero, decorato da cima a fondo con colori natalizi e luci che rispondevano per l'intero ambiente.
Sul muro erano poste altre luci natalizie, accompagnate da altre decorazioni di ogni tipo.
Infondo, non era per niente male.
Presi i regali e raggiunsi Atsushi, che mi aspettava sull'ingresso di casa.
Cominciammo così ad incamminarci verso l'Agenzia.
Se non fosse per il freddo, anche fuori era carino.
Strade contornate dalla neve, alberi spogli con quei sottili strati di nevischio.
Su ogni balcone o finestra erano poste delle luci a tema, che rendevano l'atmosfera più che natalizia.
(T/n): "Chi me lo ha fatto fare..." dissi davanti alla porta dell'Agenzia, anch'essa addobbata.
Atsushi: "Oh ma dai! Almeno a Natale sii un po' più...non so, vogliosa di vivere!"
Lo guardai con una faccia che diceva 'sei serio?', lui sbuffò per poi aprire la porta ed entrare nell'ufficio seguito da me.
La stanza era ben decorata, con il solito albero, le luci sparse sui muri, e gli altri decori.
Atsushi: "Buon natale a tutti!" Disse lui, richiamando l'attenzione dei presenti nella stanza.
Kunikida: "Oh, mocciosi siete voi. Buon natale" disse lui, senza distogliere lo sguardo dalle decorazioni che stava appendendo.
Spostai lo sguardo su uno dei tavoli, dove erano sparsi vari decori o pezzi di carta, ma ciò che veramente mi interessava era il cappello natalizio,con cui avrei eseguito la mia vendetta.
Lo presi velocemente, e da dietro saltai su Atsushi mettendogli il cappello così che gli coprisse gli occhi.
(T/n): "Questo è per avermi svegliata bruscamente sta mattina" dissi io, fiera della mia vendetta.
Atsushi: "O-Oi!" Disse lui, per poi scoppiare a ridere.
Lo liberai dalla mia malvagia vendetta, lasciandogli sistemare il cappello in testa.
Dopo tutti gli auguri posai i regali su uno dei banchi.
Mi diressi verso il divano della stanza, trovando, come da me previsto, Dazai sdraiato su di esso con gli occhi chiusi e le cuffie alle orecchie, mentre canticchiava la sua solita canzone sul suicidio di coppia.
Mi avvicinai a lui e gli tolsi velocemente le cuffie.
Dazai: "Eh?" Disse lui aprendo gli occhi, trovandosi la mia faccia a pochi centimetri di distanza.
(T/n): "Buon natale eh"
Dazai: "Oh (t/n)! Buon natale!" Disse sorridente.
(T/n): "Spostati" dissi riferendosi al fatto che stava occupando tutto il divano.
Lui si sedette normalmente, lasciandomi lo spazio per sedermi.
(T/n): "Immagino che oggi non farai nulla, un po' come tutti gli altri giorni dell'anno..." dissi sedendomi di fianco a lui.
Dazai: "Esattamente!" Rispose lui, mettendo la testa sulla mia spalla.
(T/n): "Cosa c'è? Hai una carenza di coccole?" Dissi prendendolo un giro, mentre mi scappò una leggera risatina.
Dazai: "Capita a tutti. Poi non credo ci sia nulla di male no?" Disse abbracciandomi e mettendo la testa nell'incavo del mio collo.
(T/n): "Vederti così è piuttosto strano, hai bevuto oppure è solo l'effetto del natale?" Dissi ridendo.
Dazai: "Cosa c'è, a te il natale non piace?" Disse lui guardandomi.
(T/n): "Ah è solo che devo sprecare i miei soldi per i regali, e poi sta mattina Atsushi mi ha svegliato proprio in modo brutto" dissi ripensandoci ancora.
Dazai: "Se vuoi farmi un bel regalo...Suicidati con m-"
(T/n): "No"
Dazai: "'Ma dai...Almeno c'ho provato" disse lui sbuffando.
Kunikida: "Oi voi due. Venite a darci una mano, non possiamo fare tutto noi!" Disse sbucando dal nulla.
Mi alzai non curante di Dazai, che cadde sul divano.
Raggiunsi nuovamente Atsushi, che stava appendendo varie decorazioni.
Atsushi: "Tutto bene con Dazai?" Disse scherzando.
(T/n): "Alcune volte mi chiedo perché mi sono ridotta così" dissi guardando quest'ultimo litigare con Kunikida "E tu piuttosto? Sicuro che non hai trovato una bella ragazza?" Dissi guardandolo maliziosamente.
Atsushi: "No" disse tranquillo.
(T/n): "O un ragazzo?" Dissi continuando a guardarlo.
Atsushi: "Ma che- No!" Scoppiai a ridere per la sua reazione.
(T/n): "Guarda che mica c'è qualcosa di male eh" dissi tra le risate.
Atsushi: "Lo so, ma il destino ha deciso che sarò forever alone" disse scocciato.
(T/n): "Comunque non vedo altre decorazioni da appendere in giro, quindi ho deciso che ti farò da sostegno morale finché non finirai di appendere quell'ultima" dissi convinta.
Atsushi: "In poche parole la tua solita routine"
(T/n): "Esatto" dissi mentre questo finì.
Atsushi: "Sei sicura di aver preso tutti i regali, vero?"
(T/n): "Si, non sono stupida come te" dissi guardandolo "A questo proposito...Devo chiamare Isoshi per dargli il suo" dissi prendendo il telefono.
Atsushi: "Lo sapevo che ti eri scordata di qualcosa"
Mi avviai verso la porta, in modo tale da non disturbare nessuno con la mia conversazione, accesi il telefono e chiamai Isoshi.
(T/n): "Oi, ci sei?"
Isoshi: "No, in verità sono morto. Che razza di domanda è?" Disse lui divertito.
(T/n): "Dovrei darti il regalo mio e di Atsushi, è un problema se oggi ci vediamo per qualche minuto?"
Isoshi: "Assolutamente no, a che ora?"
(T/n): "Va bene alle sette e mezza di sera?"
Isoshi: "Si, come mai così tardi?"
(T/n): "Ho un po' da fare con l'Agenzia"
Isoshi: "Va bene, ci vediamo dopo allora. Ciao"
(T/n): "Ciao" detto questo chiusi la chiamata.
Dazai: "Sicura che non mi stai tradendo con lui?"
Saltai letteralmente in aria, trattenendomi per poco dall'urlare.
Mi girai verso la porta e vidi la testa di Dazai sbucare da essa.
(T/n): "Non è carino spiare le persone" dissi incrociando le braccia al petto.
Dazai: "Non è carino nemmeno tradirle" rispose lui.
(T/n): "Non ti sto tradendo" Dissi io, ma lui mi guardò dubbioso.
Subito ricevette un pungo sulla testa da parte mia.
Dazai: "Scusa, scusa, non c'è bisogno di essere così aggressivi..." disse massaggiandosi la parte colpita.
(T/n): "Vedi di non spiarmi mai più" dissi rientrando nell'ufficio, seguita da lui "Cosa dobbiamo fare per tutto il giorno?" Chiesi io.
Dazai: "Non so...Divertirci? Mangiare? Le solite cose che si fanno a natale" disse lui nel mentre che Atsushi ci raggiunse.
Atsushi: "Dazai, casa tua l'hai addobbata?" Chiese lui sorridente.
Dazai: "Mh? No, perché?" Rispose lui, mentre al ragazzo uscì un sorriso che non prometteva nulla di buono.
Atsushi: "Perfetto, dato che qui all'Agenzia non c'è nulla da fare, voi due andate ad addobbare casa sua" disse rivolgendomi un sorriso.
Purtroppo avevo capito cosa aveva in mente di fare, e non mi sarei fatta fregare così.
(T/n): "Dovremmo prima chiedere a Kunik-"
Dazai: "Direi che è una buona idea" disse prima che potessi finire la mia frase.
(T/n): "Cosa...Ma tu-"
Atsushi: "Bene allora ci vediamo dopo!" Disse spingendoci fuori dalla porta.
(T/n): "Mi sono fatta fregare..." dissi tra me e me.
Dazai: "Dai andiamo" disse con un sorriso innocente.
Davvero non aveva capito, oppure gli stava solo reggendo il gioco?
In qualsiasi dei due casi, la cosa non sarebbe piacevole.
Nella prima opzione, mi ritrovo a capire solo adesso che Dazai è un grande idiota, nella seconda che è un grande bastardo. Non so quale tra le due sia la peggiore.
A risvegliarmi da quello stato di trans fu il ragazzo, che mi prese per il manico del magione e mi trascinò fuori dall'edificio.
Il piano della mia giornata era cambiato tanto, troppo direi. Dal rimanere a casa a leggere è passato all'andare all'Agenzia, e da quello andare a casa di Dazai e, in caso che facesse qualcosa che non deve, menarlo.
Dazai: "Beh, a cosa pensi?" Disse lui facendomi nuovamente uscire dal mio stato di trans.
In effetti eravamo già distanti dall'Agenzia, possibile che non me ne sia accorta?
(T/n): "Stavo pensando a come menarti"
Dazai: "Perché? Che ho fatto?" Chiese subito lui cercando di difendersi in qualche modo.
(T/n): "Nulla...Per adesso" dissi io fulminandolo con lo sguardo.
Dazai: "Quasi quasi mi fai più paura della mafia..." disse lui accompagnato da una piccola risata.
In risposta io feci le spallucce, notando che ancora mi teneva la manica.
Per quanto alcune volte non vorrei fare altro che buttarlo giù da una finestra, questa volta invece che fargli tenere la manica gli presi la mano.
Dazai: "Non sono solo io allora eh" disse lui notando quel contatto.
(T/n): "Se vuoi smetto" dissi io infastidita, girando la testa dall'altro lato.
Dazai: "No no, va bene così" disse lui sorridente.
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(T/n): "Dazaii..." dissi io per l'ennesima volta.
Dazai: "Due minuti, manca poco giuro" disse lui
Mi ero stancata di camminare, e pensando che dopo avrei continuato a faticare sistemando le decorazioni...
Sospirai rumorosamente a quel pensiero.
Dazai: "Siamo arrivati, mancano solo un'po' di scale" disse lui, ciò mi fece girare lo sguardo verso un edificio.
(T/n): "Dopo ucciderò Atsushi...È una promessa" dissi io più a me che a lui, ma comunque ricevetti una risata come risposata.
Iniziò a camminare all'interno dell'edificio, portandosi me appresso dato che ancora aveva la mia mano tra la sua.
Dopo più o meno tre o quattro rampe di scale arrivammo davanti ad una porta, e per logica arrivai alla conclusione che fosse quella di casa sua.
Entrai nell'appartamento e mi soffermai ad osservarlo.
Alla fine quel posto lo conoscevo bene, ci ero venuta molte volte, però...Ogni volta che ci venimo mi sembrava la prima.
(T/n): "Allora dove sono le decorazioni?" Dissi io girandomi verso di lui, che intanto aveva poggiato la sua giacca.
Dazai: "Eh?" Disse lui quasi confuso.
(T/n): "Cosa vuol dire 'Eh'? Siamo venuti qui solo per questo"
Dazai: "Davvero? Io pensavo fossimo venuti qui per-" in pochi istanti si ritrovò spiaccicato al muro.
(T/n): "Dazai Osamu questa è la volta buona che ti stacco la testa!" Dissi io abbastanza arrabbiata girando la testa da un lato, cercando di nascondere il rossore delle mie guance con i capelli.
Guardai con la coda dell'occhio il ragazzo, che aveva uno sguardo malizioso.
(T/n): "Cosa?" Borbottai.
Dazai: "Il mio nome...Come lo dici tu. Pensa-" disse lui, ma lo interruppi nuovamente.
(T/n): "Non. Dirlo." Gli ordinai io.
Presi la scopa e gliela lancia addosso, sfortunatamente però riuscì a prenderla al volo.
(T/n): "Pulisci, questo posto è un lerciume. Intanto io cerco le decorazioni" dissi io girandomi.
Dazai: "È inutile, non le troverai" disse il ragazzo alzandosi.
(T/n): "Cosa vuol dire?" Dissi alzando un sopracciglio.
Dazai: "Eheh...Non le ho" disse lui sorridente.
(T/n): "Cosa...Ma mi spieghi perché me lo dici solo adesso?!" Dissi io.
Dazai: "Pensavo avessi capito" disse lui avvicinandosi a me.
(T/n): "Placa gli ormoni, pervertito. Mi spiace avvisarti che oggi non accadrà proprio nulla" Dissi mettendogli una mano sul petto e spingendolo via.
Presi le chiavi che aveva poggiato sul comodino e aprii la porta.
Dazai: "Aspetta! Non ti sarai arrabbiata vero?" Disse lui raggiungendomi.
(T/n): "Sono venuta qua per fare una cosa, e la farò. Mentre io compro le decorazioni tu pulisci" gli risposi io.
Dazai: "Ma-" il ragazzo neanche continuò la frase che ero uscita di casa.
Ero già venuta qui, quindi sapevo dove erano i negozi più vicini.
Uscii dall'edificio e cominciai ad incamminarmi verso una delle strade, che portava alla mia destinazione.
Alla fine lo avevo capito, tra le due opzioni era la seconda, un bastardo.
Però non sarei casata nei suoi stupidi giochetti, questo era poco ma sicuro.
Nel mentre arrivai davanti al negozio, entrai e cominciai a cercare tra gli scaffali.
Adesso che ci pensavo, le cose da prendere non erano poche, l'albero, le luci, e così via andando.
Cominciai a cercare un piccolo alberello, non serviva uno grande.
Dazai: "Cosa cerchi?" Disse una voce troppo riconoscibile da dietro di me.
(T/n): "Tu adesso mi elenchi almeno un motivo per spiegarmi perché sei qui" dissi io girandomi verso di lui.
Dazai: "Emh...Non mi andava" disse lui sorridente.
(T/n): " 'Non ti andava'? Seriamente?" In risposta annuì, senza perdere quel sorriso in volto.
Sospirai rumorosamente, per poi riggirarmi verso gli scaffali.
(T/n): "Se proprio devi stare qua cerca queste cose" dissi io per poi fargli una lista.
Alla fine rispose con un 'ok' e cominciò a cercare.
Dopo più o meno una ventina di minuti eravamo fuori dal negozio, con varie buste in mano.
Dazai: "Dai non dirmi che te la sei presa seriamente" disse lui.
(T/n): "Oh beh...stai pur certo che dopo questo aspetterai mesi prima di ritentare coi tuoi giochetti. In ogni caso, che tu voglia o no sistemeremo casa tua" dissi io in risposta.
Dazai: "Ehh? Ma mi spieghi dove trovi tutta questa voglia?"
(T/n): "Non ho nulla da fare per un bel po' di tempo, quindi tanto vale fare ciò"
Arrivati nuovamente a casa sua appoggiammo tutto sul tavolo, per poi cominciare a pulire.
Mentre Dazai, sotto minaccia, spazzava, io pulivo i vetri e i mobili.
Era vero che non avevo nulla fa fare, ma potevo trovarmi qualcosa di meglio da fare invece che pulire la casa di un idiota.
Ma ormai pensare al passato non ha senso, sono qui ora, e non lascerò un lavoro a metà.
Peccato che non era lo stesso per Dazai, che ogni minuto diceva cose del tipo 'Non ne posso più!' Oppure 'Perché a me..?'.
Per quanto mi stava dando il nervoso, non risposi, ma mi concentrai invece a finire il mio lavoro in fretta.
Sinceramente persi persino la cognizione del tempo, da quando sono venuta qui, saranno passate forse due o tre ore? Se non di più, una casa disordinata come la sua non la avevo mai vista...e per fortuna direi.
Appena finito anche questa dava un'atmosfera natalizia, e sinceramente non mi dispiaceva affatto.
Dazai: "E chi se lo aspettava che sarebbe finita così...sono sfinito.." disse lui sdraiandosi sul letto.
(T/n): "Siamo venuti qui proprio per questo, se non volevi, potevi rifiutare la proposta di Atsushi" risposi io.
Mi diressi successivamente alla porta, con l'intenzione di andarmene, ma il ragazzo mi bloccò.
Dazai: "Dove vai?"
(T/n): "A farmi ammazzare dalla Port Mafia" dissi io guardandolo. In risposta da lui ricevetti solo uno sguardo.
(T/n): "Dove dovrei andare secondo te? Sto andando a casa, ho ancora delle cose da fare" gli risposi io.
Dazai: "E io non posso venire?" Mi chiese lui.
(T/n): "Se proprio ci tieni ci vediamo questa sera..." i suoi occhi si illuminarono per un attimo "...Al parco" finì io.
Lui sussurrò solo un 'ma dai...'
Dopodiché uscì da casa sua e mi diressi verso il supermercato più vicino.
Avevo già in mente un piccolo regalo per Atsushi, pensavo di preparagli il riso al tè verde che tanto ama.
Il problema è che non cucino da un po', e quindi non so quanto mi ci vorrà per preparare un piatto commestibile.
Era esattamente per questo che ero andata via prima, per avere più tempo per rifare il piatto se mai lo avessi sbagliato.
Presi tutti i vari ingredienti, anche in porzioni più grandi rispetto a quanto indicato dalla ricetta.
Tornata a casa mi assicurai che Atsushi non fosse a casa, ed infatti era ancora all'Agenzia.
Probabilmente mi avrebbe lasciato tutta la giornata con Dazai, e lui sarebbe rimasto all'Agenzia.
Questo era un grande vantaggio per me, e non me lo sarei lasciata sfuggire.
Mi alzai le maniche e cominciai a lavorare, seguendo attentamente la ricetta, l'unico problema è che cadde la pentola piena mentre stava cuocendo.
Adesso oltre a dover cucinare un'altra volta devo anche pulire...perché mi sto torturando in questo modo?
Dopo aver ripulito per terra mi rimisi al lavoro, cercando di stare più attenta questa volta.
Una volta finito si era fatto tardo pomeriggio, erano più o meno le 18:30.
Una volta che Atsushi tornò a casa, gli andai incontro e gli coprì gli occhi con le mani.
Atsushi: "Cosa succede?" Mi disse lui.
(T/n): "Chiudi gli occhi e basta" gli risposi io.
Lui poggiò le buste dei regali a terra, e chiuse gli occhi come gli avevo detto io.
Lo condussi davanti al tavolo dove avevo apparecchiato il cibo, fatto esclusivamente da me.
(T/n): "Puoi pure aprire gli occhi..." dissi io.
Gli tolsi le mani dagli occhi e dopodiché lui gli aprì.
Atsushi: "L'hai fatto tu?" Mi chiese lui.
(T/n): "Si...Lo so che non è molto però..." dissi io, ma neanche il tempo di finire la frase che il ragazzo mi abbracciò.
Atsushi: "Grazie (t/n)! Sono sicuro che è buonissimo!" Mi disse lui sorridendo.
Successivamente mi prese per il polso e ci sedemmo uno a fianco dell'altro, cominciando così a mangiare.
(T/n): "Per non cucinare da anni, direi che sono soddisfatta" dissi io tra un boccone e l'altro.
Atsushi: "Io lo adoro!" Disse lui felice.
(T/n): "È più buono quello del locale" dissi io.
Atsushi: "Io preferisco questo" mi rispose lui.
Finito il piatto guardai l'orologio, che segnava ormai le sette di sera.
Mi alzai e presi le buste, dirigendomi così verso la porta.
(T/n): "Vado a portare il regalo ad Isoshi" dissi semplicemente, prima di uscire di casa.
Mi diressi tranquillamente in uno di quei vicoli isolati dal mondo, pur sapendo che non era la strada per il parco, luogo in cui sarei dovuta effettivamente andare.
Improvvisamente, anche se me lo aspettavo, qualcosa mi scagliò contro il muro, e successivamente il mio aggressore mi puntò un coltellino alla gola.
Chuuya: "Come mai una donzella come te si stava aggirando in vicoli tanto bui?" Disse lui ironicamente.
(T/n): "Anche per me è un piacere vederti, Chuuya" risposi io al rosso.
Chuuya: "Non pensavo che fossi diventata una suicida come Dazai" mi disse lui.
(T/n): "Per adesso non è nel mio interesse...Piuttosto ti stavo cercando" gli dissi io.
A quel punto il ragazzo mi lasciò, e si allontanò di qualche passo.
Chuuya: "Beh stavi volontariamente venendo a farti ammazzare, questo non so come chiamarlo se non suicidio" mi disse lui guardandomi.
(T/n): "Beh diciamo che avevo fiducia nelle mie abilità, e speravo non mi uccidessi" gli risposi io.
Chuuya: "Sei venuta qui sperando di non morire? È strano per te" disse lui.
(T/n): "Non posso darti torto, ma quell'idiota di Atsushi mi sta infulenzando" dissi io.
Con uno scatto fulmineo lo superai, tornando verso la strada principale.
(T/n): "Probabilmente la prossima volta che ci rivedremo sarà sul campo di battaglia..." dissi io girando nuovamente lo guardo verso di lui, e vedendolo guardare confuso la piccola busta lasciata da me a poca distanza da lui "ma fino a quel momento...buon Natale, Chuuya" dissi io mentre lui raccolse la busta.
Chuuya: "Già...Davvero davvero strano per te..." disse lui, per poi girare lo sguardo verso di me. Sospirò rumorosamente, per poi girarsi e sussurrare un 'Buon Natale'.
Dopo questo strano incontro, entrambi che ne andammo, facendo finta che nulla fosse mai acceduto.
Mi incamminai verso il parco, questa volta per davvero, dove avevo appuntamento con Isoshi.
Lo trovai sotto il solito albero, mentre leggeva un libro.
(T/n): "Buon Natale" dissi io sedendomi di fianco a lui.
Isoshi: "Buon Natale!" Disse lui chiudendo il libro e girandosi verso di me.
Isoshi: "Come va?" Mi chiese lui sorridente.
(T/n): "Bene, e tu?" Dissi io.
Isoshi: "Beh mai stato meglio, anche se odio tutto questo freddo" rispose lui.
(T/n): "Questo è da parte mia e di Atsushi" dissi io porgendogli il pacchetto.
Lui lo prese, lo poggiò di fianco a lui e prese un'altra busta che diede a me.
Isoshi: "Questo invece è per voi due" disse lui per poi alzarsi "Comunque ci vediamo la prossima volta eh" finì lui.
(T/n): "Devi già andare?" Chiesi io alzandomi.
Isoshi: "No, sei tu se devi andare" mi rispose sorridendo e indicandomi una panchina.
Mi girai a guardare e vidi lì seduto Dazai, che aspettanva con le mani nelle tasche.
Probabilmente si era accorto di noi, ma voleva lasciarci il nostro spazio.
Mi ero persa nei miei pensieri, e a riportarmi dalla terra fu Isoshi, che mi diesde una lieve spinta, come per incitarmi ad andare da lui, mentre lui cominciò ad incamminarsi verso casa sua.
Raggiunsi Dazai, e mi fermai davanti a lui.
Dazai: "Adesso credo che tocchi a me, no?" Disse lui alzandosi.
(T/n): "Tocca a te cosa?" Chiesi io.
Dazai: "Beh, a passare del tempo con te" mi rispose sorridendo lui.
(T/n): "Si, fammi solo portare il regalo a casa, e poi abbiamo tutta la serata per noi" dissi io.
Ci incamminammo nuovamente verso casa mia, e una volta arrivati aprì leggermente la porta per vedere se Atsushi stava dormendo o meno.
La luce era spenta, cosa che mi faceva intuire che era ormai a letto.
Poggiai la busta in casa e richiusi la porta, per poi girarmi verso il ragazzo.
(T/n): "Ora che si fa?" Gli chiesi io.
Dazai: "Beh potremmo fare una passeggiata, vedere un film, bere qualcosa...In generale quello che vuoi" mi rispose.
(T/n): "Cominciamo con la passeggiata" dissi io prendendolo per mano e incamminandomi chissà dove.
Non stavamo andando in vicoli non conosciuti dal mondo, però le strade erano ugualmente deserte.
Probabilmente erano tutti a festeggiare dai propri cari.
Questo però non mi dispiaceva affatto, regnava infatti un silenzio assoluto, il buio della sera era spezzato dalla luminosità delle stelle e il freddo dell'inverno era sostituito dal calore che il ragazzo mi trasmetteva anche solo stringendomi la mano.
Tra noi due, anche se c'era un grande silenzio, non c'era disagio, anzi sembrava come se fosse una cosa abituale.
Forse per me è una cosa nuova, però infondo mi fa stare bene.
Non avrei mai pensato che la mia felicità potesse dipendere in gran parte da un ragazzo, però poi è venuto Dazai, e ha distrutto ogni mia convinzione.
Forse non era lui però, bensì ciò che io provavo stando attorno a lui.
Dazai: "A cosa stai pensando?" Disse lui interrompendo i miei pensieri.
(T/n): "Nulla che già non sai, tu invece?"
Dazai: "Niente di speciale. Pensavo però di tornare a casa, e se mai guardare un film, che ne dici?" Mi propose lui.
(T/n): "Non è una cattiva idea. Vada per il film" gli risposi io, e lui mi trascinò come sta mattina a casa sua.
Rientrati nell'appartamento la temperatura era ben diversa, ma non potevo negare che la preferivo com'era qui, cioè più calda.
Lui poggiò la sua giacca all'ingresso, io invece tolsi le scarpe.
Ero ormai convinta che sarei rimasta qui per la notte, dato che non credo che ad Atsushi dia fastidio.
Dazai: "Beh che film vediamo? Scordati quelli natalizi, sono l'ultima cosa che vorrei adesso" mi disse lui.
(T/n): "Ma oggi non è natale? Beh comunque se vogliamo parlare di questo nemmeno a me andava, quindi scegli tu" gli risposi io.
Lui prese il computer, cercò qualcosa e poi mi trascinò sul letto, dove mi sedetti di fianco a lui.
Cominciammo a vedere il film, anche se dopo poco entrambi non stavamo più prestando attenzione ad esso.
Forse sarà qualcosa che ho già visto, o forse mi annoia e basta.
Fatto sta che ad un certo punto lui, notando che anche io non ero molto interessata, spense il computer, per poi metterlo da parte.
Passammo qualche secondo in silenzio, ma poi improvvisamente lui si girò e unì le nostre labbra.
Sapevo già dove voleva arrivare, ma mi ero promessa che non sarebbe successo nulla, almeno per oggi.
Quando ci staccammo per riprendere fiato, mi allontanai da lui, sedendomi leggermente più distante.
Lui mi guardava confuso, e a ciò non riuscì a trattenere una risata.
(T/n): "Perché mi guardi in quel modo? Non te lo avevo forse detto che tu ti scordavi qualsiasi rapporto per un po'?" Dissi io continuando a guardarlo.
Dazai: "Si, ma non pensavo fossi seria..." disse incrociando le braccia al petto.
(T/n): "Oh beh, cosa pensavi? Non sono mica una di quelle ragazze facili io" dissi alzando un sopracciglio.
Dazai: "Bene, allora ti dimostrerò che io non sono uno di quei ragazzi pervertiti, anche se già lo dovresti sapere" mi disse lui.
Questo sembrò quasi trasformarsi in una sfida, ma poi scoppiammo entrambi a ridere.
Infondo non era da noi litigare per qualcosa di così stupido.
Mi avvicinai nuovamente a lui e mi sdraiai, non potevo negare che mi era venuto un po' di sonno, per quanto questo evento fosse raro.
Lui mi seguì, e alla fine ci addormentammo entrambi, abbracciando l'un l'altro.Angolo nutelloso
Buona sera a tutti e ovviamente buon Natale!
Spero che stiate bene e chi vi stiate divertendo.
Comunque, per quanto riguarda la storia, spero che questo primo speciale vi sia piaciuto.
Essendo che è il primo non so quanto possa essere carino, però è sempre meglio di non portare nulla.
Mi scuso per il fatto che sia solo la prima parte, e che non rispetti la mia regola delle 2000 parole minimo, però a breve pubblicherò la seconda parte!
In verità avevo cominciato a scrivere questo speciale più o meno due settimane fa, però la scuola mi ha portato via molto tempo, come avete anche visto dagli scorsi capitoli, e anche il weekend dovevo studiare e scrivere il capitolo normale. In quel tempo almeno mi sono strutturata il capitolo mentalmente.
Ho preferito che Dazai e (t/n) fossero gia una coppia, semplicemente per il fatto che questo capitolo non c'entra nulla con la storia, e anche se i rapporti fossero stati uguali a quelli non sarebbe venuto molto carino.
Per quanto riguarda la storia principale, cercherò di portare il capitolo domani, dato che non ho nulla da fare.
Beh detto questo buone vacanze e buon Natale! ᰔ
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ᰔ𝓝𝓸𝓷 𝓹𝓸𝓼𝓼𝓸 𝓪𝓶𝓪𝓻𝓮ᰔ(DazaixReader)
Romance"Dopo tutto quello che ho passato, è forse un errore non voler più amare?" (T/n), una ragazza che dopo aver perso tutto e tutti, si chiuse in se stessa, promettendosi di non amare mai più; Dazai, un ex membro della Port Mafia, riuscirà a far cambiar...