Capitolo 20

224 13 1
                                    

(T/n) Pov
Mi svegliai più entusiasta che mai, oggi era il giorno del mio dodicesimo compleanno.
Una cosa che amavo di questi era il fatto che mi vestivo sempre con uno yukata tradizionale.
Mi alzai facendo attenzione a non fare troppo rumore, dato che Leiko dormiva ancora, ed andai in bagno a cambiarmi.
Alcuni minuti dopo uscì dal medesimo posto indossando un grazioso yukata bianco.

Alcuni minuti dopo uscì dal medesimo posto indossando un grazioso yukata bianco

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

(Questo per intenderci, ovviamente se lo volete cambiare fate pure)

Mi diressi verso il letto della mia sorellina, e in poco tempo la svegliai.
Leiko: "Onee-San, stai davvero bene con quello yukata" disse lei con voce assonnata.
(T/n): "Grazie, adesso vai a cambiarti ok?" Dissi, e la ragazza annuì, scendendo poi dal letto.
Prese dall'armadio i suoi vestiti, e in seguito andò in bagno.
Come era mio solito, mentre aspettavo mi misi a sistemare la stanza.
Mi sedetti poi sul mio letto, e passai lo sguardo sui vari componenti della camera.
La luce che passava dai vetri rendeva l'atmosfera più rilassante, e i vari quadri appesi sui muri riempivano molto lo spazio.
La maggior parte di questi rappresentava la nostra famiglia, tutti sempre presi con il sorriso.
Ciò mi fece spuntare sul viso un sorriso, su molti dei miei libri i protagonisti avevano pessimi rapporti con la loro famiglia, e anzi, molte volte quest'ultima era causa di traumi.
Non riuscivo minimamente ad immaginare mia madre o mio padre causarmi dei traumi, loro sono le persone più gentili in questo mondo.
Poco dopo il mio sguardo cadette sulla bambina di fronte a me, vestita con un bel vestito azzurro.
Lei teneva di nuovo un pettine, gli elastici ed i nastrini in mano.
Sorrisi e cominciai a pettinarle i suoi lunghi capelli, li suddivisi poi in due parti, facendo infine due trecce legate alle estremità dai nastrini rossi.
Lei, senza aspettare un attimo, mi prese per mano e cominciò a saltellare fino ad arrivare in cucina, dove mia madre e mio padre parlavano tranquillamente.
Leiko poi mi lasciò, ed andò ad abbracciare mio padre.
Mia madre invece venne verso di me, con il suo solito sorriso sulle labbra.
Mamma: "Tesoro sei magnifica" disse lei prendendo una ciocca dei miei capelli tra le dita.
Mamma: "Ci tenevo a darti il mio regalo adesso, va bene?" Chiese lei, ed io annuì.
In seguito lei si tolse la sua collana, che portava ogni giorno.
Mamma: "Questa collana viene passata da madre a figlia in generazioni, mia nonna la passò a mia madre, mia madre la passò a me, ed infine io la passo a te" disse lei porgendomi la collana, che aveva una piccola perla all'estremità.

Mamma: "Questa collana viene passata da madre a figlia in generazioni, mia nonna la passò a mia madre, mia madre la passò a me, ed infine io la passo a te" disse lei porgendomi la collana, che aveva una piccola perla all'estremità

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
ᰔ𝓝𝓸𝓷 𝓹𝓸𝓼𝓼𝓸 𝓪𝓶𝓪𝓻𝓮ᰔ(DazaixReader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora