Capitolo 8

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Buonasera! Questa volta, se avete un minuto, passate nell'angolo autrice pls (ovviamente non è un obbligo)
Detto questo buona lettura!

(T/n) Pov
Ci trovavamo fuori dall'edificio, e io non desideravo altro che tornarmene a casa.
Minoura: "Devo ringraziarti...Inoltre, scusami di aver dubitato delle tue capacità. Se dovessi incappare in un altro caso complicato, chiederò di nuovo il tuo aiuto" disse lui chinando il capo.
Ranpo: "Se vi serve il mio potere, siete sempre liberi di chiedere. La prossima volta vi farò uno sconto" rispose lui, tutto sorridente.
Minoura: "Grazie tante" disse di nuovo l'uomo, questa volta sorridendo.
Finita quella chiacchierata, ci incominciammo a dirigere a casa.
Atsushi: "Ranpo è stato incredibile. Non pensavo avrebbe capito tutto. Il potere sovrannaturale Super deduzione è davvero incredibile"
Dazai: "Anche io ne avevo capito metà..."
Atsushi: "Di cosa?"
Dazai: "Insomma, del caso di poco fa. Di come Ranpo abbia dedotto il tutto"
Atsushi: "Però avevamo detto che il suo potere gli permette di giungere alla verità..."
Dazai: "Ah, voi non lo sapete ancora. In realtà, Ranpo non possiede alcun potere"
(T/n): "Cosa?"
Dazai: "Ranpo è un raro caso di civile senza poteri che lavora in un'agenzia piena di gente con poteri. Anche se l'interessato sembra credere di usare un potere vero e proprio...Poi, anche se potrà non sembrare, lui ha ventisei anni. Il motivo per cui quelli dell'Agenzia rispettano tanto Ranpo, è anche perché sanno che la sua Super deduzione non è un potere. Io ne avevo solo sentito parlare, oggi era la prima volta che lo vedevo in azione. A dir la verità...Mentre lui stava 'usando' la sua Super deduzione, io gli stavo tenendo una ciocca di capelli soppiatto"
(T/n): "Quindi...anche se avesse avuto un potere, si sarebbe annullato, dato il tuo anti-potere..."
Dazai: "Esatto. Nessuno di chi possiede poteri sovrannaturali è in grado di utilizzarli se li tocco, non importa quanto essi siano potenti"
(T/n): "In parole povere...La sua Super deduzione non è un potere" dissi io cercando di capire come avesse fatto a capire il caso in così poco tempo, senza l'utilizzo di alcun potere.
Atsushi: "Non lo è? Allora come fa a..." cercò di dire lui, mentre Dazai si fermò a pochi passi da noi due.
Dazai: "Quella è tutta pura deduzione"
Atsushi: "Ma come? È riuscito ad individuare il colpevole in così breve tempo! Una cosa simile è possibile affidandosi solo alla deduzione?"
Dazai: "Già...A tal proposito, l'avevo capito anch'io. Ti ricordi cos'ha detto l'agente Sugimoto? 'Ha sparato due colpi in più nel corpo della vittima solo per questo?' "
(T/n): "Ma certo...Chiunque veda un cadavere con tre ferite da sparo penserebbe che i colpi siano stati sparati tutti e tre insieme. In altre parole, lui sapeva che la vittima era morta al primo sparo. Ma come faceva a saperlo ancor prima di un'autopsia?"
Atsushi: "Se fosse stato il colpevole...Ma Ranpo ha indovinato anche quando è avvenuto l'omicidio. Ha detto ieri di prima mattina"
Dazai: "Questo è perché il corpo era ancora in buone condizioni, al massimo si poteva trovare nel fiume da non più di un giorno. Ieri era martedì, un giorno lavorativo, ma la vittima non indossava makeup. Un'investigatore che fa spesso le ore piccole, poteva trovarsi senza makeup in un giorno lavorativo, solo se l'omicidio fosse avvenuto di prima mattina"
Atsushi: "Ma come faceva a sapere dell'altra scena del crimine? E del fatto che la vittima sia stata minacciata con una pistola?"
Dazai: "Non sono arrivato fino a tal punto. Può darsi che Ranpo abbia più occhio per i dettagli di me"
Atsushi: "In effetti...Ha indovinato pure le sue ultime parole"
Dazai: "Ah, quella parte...Dicevano che non era in una relazione amorosa, ma il suo orologio da polso era di una marca estera. Non è qualcosa che una donna single comprerebbe. Inoltre, l'orologio dell'agente Sugimoto era lo stesso modello in versione da uomo"
Atsushi: "Allora loro due erano..."
(T/n): "È corsa da lui di prima mattina senza nemmeno truccarsi. Per giunta, avevano lo stesso modello di orologio da polso. Erano fidanzati"
Dazai: "È per questo che non è riuscito a calciarla in volto. Anche se sapeva che così facendo non sarebbe passato per operato della mafia. Se la capacità di capire tutto ciò fosse un potere sovrannaturale, sarebbe nella norma. Niente di più, niente di meno. Ma se fosse davvero frutto delle sue capacità deduttive, sarebbe un'altra storia. In passato ha risolto ben più di una dozzina di casi. E in ognuno di questi, è riuscito a giungere immediatamente alla verità partendo da informazioni sparute. Per giunta, nessuna delle sue deduzioni si è mai rivelata sbagliata. È davvero un uomo eccezionale"
Ranpo: "Ehi, guida! Guarda che da solo non ce la faccio a tornare all'Agenzia!" Disse lui, sventolando le sue mani all'aria.
Atsushi: "Penso di aver capito...Il motivo per cui tutti all'Agenzia si fidano di Ranpo"
Già...è davvero eccezionale. E pensare che non ha neanche un potere sovrannaturale...
Dazai raggiunse Ranpo, si trovavano più avanti di noi, e a me stava bene così, non mi piaceva avere gente intorno, fatta eccezione per Atsushi.
Che disgrazia...un'altra vita distrutta dall'amore...eppure non dovrebbe essere quel sentimento che spinge una persona a morire per l'amato? Allora perché le ha sparato? Perché ha preferito la sua morte? Perché non ha pensato alla sua sofferenza? Se solo quella donna non si fosse innamorata...come una foglia che si illude di poter volare dopo essersi staccata dal proprio ramo, dalla propria vita...è destinata a cadere e ad essere calpestata...
Dopo poco, anche noi cominciammo a camminare, immersi in un paesaggio magnifico, quasi quello di un dipinto.
Le auto sulla strada, il tramonto che illumina ogni volto ed edificio, il leggero clamore delle suole delle scarpe sul terreno, le foglie che cadono, le chiacchiere delle persone...un'assoluta tranquillità.
Eppure io, in questa totale calma, camminavo a testa bassa.
La odiavo e la amavo allo stesso tempo.
Sono sempre i momenti di calma ad essere distrutti, e io lo sapevo benissimo.
Atsushi: "(T/n)...posso farti una domanda?"
(T/n): "Dimmi" risposi io, spostando finalmente il mio sguardo da terra al cielo.
Atsushi: "Perché?"
(T/n): "Mh?"
Atsushi: "Perché di questi improvvisi cambiamenti...? Di solito non ci facevi mai caso ai capelli o agli occhi, dicevi sempre che l'aspetto non era molto importante...E allora perché sei cambiata così tanto?"
(T/n): "Ecco...È un po' difficile da spiegare. Però sintetizzando il tutto...diciamo che conosco una persona, e preferisco rimandare a più tardi possibile il giorno in cui capisca" detto cosi, sembra una stupidaggine, però Atsushi mi conosce, e sono sicura che avrà capito che non è così semplice come sembra.
Atsushi: "Capisco...Non credo che posso decidere per te, ma fatti dare un consiglio" disse lui, richiamando la mia attenzione "Non credo tu debba cambiare per qualcuno...lo hai sempre detto anche tu no? Non te ne deve importare di ciò che dicono gli altri" erano poche parole, che però mi fecero ragionare...in fondo non aveva torto.
(T/n): "Sai Atsushi..." dissi io spostando lo sguardo su di lui "credo proprio che per questa volta tu abbia ragione" dissi mentre mi tolsi le lenti a contatto "E credo che io ti debba anche un 'grazie' adesso. Quindi...Grazie" dissi io guardandolo negli occhi, facendo anche un piccolo accenno di sorriso, cosa estremamente rara per me. Dopo un bel po'di tempo, quegli occhi (c/o) tornano a vedere il mondo, senza più bisogno della loro barriera.
Atsushi mi si buttò addosso, abbracciandomi peggio di un koala.
(T/n): "Bene...ma non ti allargare troppo" dissi anche se poco dopo mi ritrovai a ricambiare l'abbraccio, per poi tornare normale, e ricominciare a tornare a casa.

ᰔ𝓝𝓸𝓷 𝓹𝓸𝓼𝓼𝓸 𝓪𝓶𝓪𝓻𝓮ᰔ(DazaixReader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora