Capitolo 16

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(T/n) Pov
Da quando mi sono svegliata erano ormai passate alcune ore, ma per me non era nulla di nuovo, ho sempre saputo che non potevo dormire più di tre ore.
Aspettavo semplicemente che si svegliasse anche Atsushi, così da poter parlare di ciò che gli era successo ieri.
Mentre aspettavo avevo finito un altro dei miei libri, e ne avevo iniziato un altro ancora.
Da quando siamo entrati all'Agenzia non ho molto tempo per leggere, per questo sfrutto soprattutto la notte.
Però sto iniziando a pensare di usare questo tempo per qualcosa di migliore, in fondo non mi alleno da quattro anni circa, sarebbe meglio ricominciare.
Da quel che so c'è un piccolo magazzino abbandonato, che fa proprio al caso mio, userò quello.
Scorsi la figura di Atsushi che si alzava dal futon, mettendosi così seduto.
Atsushi: "Buongiorno (t/n)" mi disse lui con voce ancora assonnata.
(T/n): "Buongiorno" gli risposi semplicemente.
Era meglio non tartassarlo subito di domande, bensì dovevo aspettare che si svegliasse per bene.
Mi alzai e riempì una tazza con il tè che avevo preparato poco prima, tornai da lui e gliela porsi.
Lui la prese e iniziò a sorseggiare, per poi dopo un po' di tempo finirla.
(T/n): "Mi racconti cosa era successo ieri?" Gli chiesi io.
Atsushi: "Ecco...diciamo che ti faccio un riassunto degli ultimi giorni" mi disse lui "Iniziamo da una missione con Yosano, eravamo su un treno e poi dall'altoparlante si è sentita una voce che diceva che dovevo consegnarmi a loro oppure avrebbero fatto esplodere tutto" mi raccontò lui.
(T/n): "La Port Mafia..." intuì io, riferendomi agli aggressori.
Atsushi: "Esatto, poi ci siamo divisi e Yosano è andata da una parte e io dall'altra. Li ho incontrato una ragazza con un potere sovrannaturale che voleva uccidermi, però non voleva in verità" lo guardai mentre ceravo di mettere insieme le cose "Ti prego dimmi che hai capito..." mi chiese lui.
(T/n): "Si, ti conosco. Lei doveva ucciderti per conto della Port Mafia ma in verità lei non voleva uccidere no?" Dissi io.
Atsushi: "Esatto. Bene lei aveva una bomba piazzata sul petto, dopo vari combattimenti sono riuscito a toglierle la bomba e a salvarla saltando giù dal treno" mi spiegò lui.
(T/n): "Rischioso però.." dissi io.
Atsushi: "Allora, la abbiamo poi interrogata e ci ha detto che lei era comandata da Akutagawa, e che il suo potere si attivava solo grazie al suo telefono. Poi dovevo portarla alla centrale di polizia però le ho fatto fare prima un giro della città. Li Akutagawa mi ha attaccato, mi ha messo su un camion e poi mi sono svegliato in mezzo al mare. Combattimenti combattimenti, ho salvato la ragazza, che si chiama Kyoka, e adesso sto qui" finì lui.
(T/n): "Sei stato rapito dalla Port Mafia? Perdonami se non ero lì con te, avrei potuto evitare la cosa.." gli dissi io.
Atsushi: "Fa niente, e tu? Dove eri finita?" Mi chiese lui.
(T/n): "Ho cercato delle informazioni" gli risposi semplicemente io.
Atsushi: "Ho paura che non possa essere accettata..." mi rivelò lui "Lei ha vissuto delle cose orribili, ha il diritto di essere felice adesso..." mi disse.
(T/n): "Capisco...Lo sai che adesso è un bersaglio della Port Mafia, vero?"
Atsushi: "Per questo dobbiamo proteggerla" mi disse lui convinto.
(T/n): "È rischioso per te, Atsushi. Tu sei già nel loro mirino, se lo facessimo incasiniamo solo le cose" gli dissi con calma.
Atsushi: "Però non possiamo.."
(T/n): "Atsushi, sarò sincera con te. La sua storia può essere triste quanto vuoi, a me non interessa" gli dissi continuando a mantenere la mia solita calma, mentre invece lui sembrò quasi arrabbiato da ciò che avevo detto.
Atsushi: "E cosa ti interessa allora?! Lei ha sofferto per così tanto tempo.." mi disse lui.
(T/n): "Di storie del genere il mondo ne è pieno. Il mio unico interesse è salvare e rendere felice te e nessun altro" gli risposi io.
Atsushi: "Allora...Allora se vuoi rendermi felice proteggila! Proteggila dalla Mafia e aiutami a regalarle una vita migliore, ti prego..." mi disse lui.
Io lo guardai per un attimo dubbiosa, ma poi sospirai e risposi con un 'va bene', mentre lui mi ringraziava in tutti i modi possibili.
Mi alzai e cominciai a prepararmi, e dopo che entrambi eravamo pronti ci incamminammo verso l'Agenzia.
Per la strada Atsushi sembrava pensieroso, più del solito.
(T/n): "A cosa stai pensando?" Gli chiesi io.
Atsushi: "Ecco...in questi giorni ho capito che io non so molto su di te, anche se siamo migliori amici da anni..." mi rivelò lui.
(T/n): "E con questo?" Gli chiesi.
Atsushi: "Beh...io non so nulla di te...perciò pensavo che mi potessi raccontare qualcosa" mi disse lui.
(T/n): "Qualcosa? Che tipo di cosa?" Gli chiesi.
Atsushi: "Beh per esempio io non so nulla del tuo potere, oppure della tua vita prima di entrare all'orfanotrofio...potresti cominciare da questo no?"
Ci pensai un attimo, ma poi mi venne in mente un'idea migliore.
(T/n): "No" gli dissi semplicemente.
Atsushi: "No? Perché?" Mi chiese lui un po' deluso.
(T/n): "Beh adesso sei un investigatore no? Scoprilo da solo" gli dissi io.
Atsushi: "Da solo? Ti prego (t/n)..." mi disse lui.
(T/n): "Beh pensaci, noi passiamo tutto il tempo insieme, perciò ricavare informazioni da me ti sarà semplice se fai le giuste domande. Poi se fai qualche ricerca potresti trovare qualcosa. Io per adesso ti do solo un indizio riguardante il mio potere...non lo uso principalmente per due motivi" gli spiegai.
Atsushi: "Non lo capirò mai..." disse lui rassegnato.
Arrivati all'Agenzia Atsushi aveva quasi paura di aprire la porta, però dopo poco lo fece.
Atsushi: "Buongiorno.." disse lui.
Davanti a noi si trovava una ragazza, probabilmente Kyoka, con un vestito, credo da cameriera.
Praticamente tutti i membri dell'Agenzia erano intorno a lei che le chiedevano di girare su se stessa per fare delle foto.
Atsushi: "Cosa state facendo..?" Chiese lui avvicinandosi a Tanizaki.
Tanizaki: "Beh ogni abito le sta d'incanto"
Atsushi: "No, non mi riferivo a quello..Kunikida" disse lui chiamando il ragazzo.
Kunikida: "Non guardare me. Anche io ho cercato di fermarli" disse lui continuando a lavorare sul suo computer.
Atsushi: "Andrà tutto bene?" Disse lui.
Io intanto mi sedetti, presi un computer e cominciai a scrivere una relazione di quanto successo alla Port Mafia.
Nel mentre sentivo Atsushi parlare con Tanizaki, sentivo anche Ranpo che parlava di dolci con Kyoka.
Atsushi: "Comunque...chi l'ha fatta venire all'Agenzia?" Chiese lui.
Fukuzawa: "Sono stato io" disse lui entrando alla porta "La polizia si è mossa?" Chiese lui entrando nella stanza.
Kunikida: "Grazie all'occultamento della Port Mafia, non sono riusciti ad identificarla" rispose lui.
Fukuzawa: "È solo questione di tempo prima che diventi una ricercata" disse lui.
La ragazza si avvicinò al presidente, per poi fermarsi di fronte a lui.
Kyoka: "La prego, mi permetta di rimanere. Farò qualsiasi cosa" disse lei.
Kunikida: "Lascia perdere. Non è perché sei un'ex mafiosa, né perché non abbiamo lavoro. Ciononostante, lascia perdere. Questo non è un mondo clemente"
Atsushi: "Inoltre se rimanessi da noi la mafia ti troverà di nuovo. Non è meglio se fuggi lontano?" Disse lui.
Kyoka: "Lui mi ha detto...che l'unica cosa che so fare è uccidere. Voglio dimostrare a me stessa che si sbagliava" disse lei.
Atsushi: "Presidente...la prego anche io da parte sua" disse lui affiancando la ragazza, e facendo un inchino.
Kyoka: "La prego" disse lei, sotto lo sguardo attendo del presidente.
Fukuzawa: "Va bene" disse semplicemente l'uomo "Baderò io a lei" disse lui.

ᰔ𝓝𝓸𝓷 𝓹𝓸𝓼𝓼𝓸 𝓪𝓶𝓪𝓻𝓮ᰔ(DazaixReader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora