Capitolo 35

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Appena tornati
(T/n) Pov
Takibi: "Allora, genia del male. Hai già qualche piano in mente?" Chiese lui, appoggiandosi al muro della mia stanza.
(T/n): "Osa chiamarmi in quel modo un'altra volta e giuro che ti ritrovi senza una mano. Ti stai prendendo troppa confidenza con me, ricordati che potrei tagliarti in due e darti in pasto ai topi in qualsiasi momento" gli risposi, guardandolo seria negli occhi.
Takibi: "Si, hai ragione. Chiedo umilmente venia" disse lui, potrei dire quasi scocciato.
Sospirai, chiusi gli occhi per un momento e riorganizzai tutti gli avvenimenti che erano successi nell'arco di un solo giorno.
(T/n): "Dovremo andare nella loro base" accennai solo, guardando fuori dalla finestra.
Takibi: "Con quale finalità?" Domandò, incrociando le braccia al petto.
(T/n): "Uccidere quell'idiota che si crede un Dio" affermai con voce ferma.
Takibi: "Se stai pensando a un'operazione veloce e indolore, cancellala dalla tua mente. Lui-" lo interruppi ancor prima che potesse finire la sua frase.
(T/n): "Lui non si trova lì, lo so" affermai io, tornando a guardare il rosso.
Takibi: "Cosa intendi fare allora?" Chiese perplesso, guardandomi a sua volta.
(T/n): "Nulla di troppo complesso. Basta che segui il mio piano" risposi.

Takibi Pov
"Mio Dio Takibi, sei vivo e hai anche catturato una delle agenti della Port Mafia! O mi stai nascondendo qualche potere sovrannaturale, oppure i Kami(1) ti  hanno benedetto" disse il moro, mettendo un braccio intorno alle mie spalle.
Takibi: "Alla fine il Boss lo aveva predetto: noi avremmo vinto, e così è stato" risposi fiero.
"Ovviamente, ma sarebbe giusto dire che tu hai vinto, alla fine sei l'unico sopravvissuto" aggiunse lui.
Takibi: "I nostri compagni caduti sono stati di fondamentale importanza per la vittoria" affermai.
"Ovviamente, sennò tu non saresti mai riuscito a batterla. A quanto mi hanno riferito, ha una tecnica incredibile con la spada" replicò lui.
Takibi: "Ma dai, non sono così scarso" dissi, dandogli una leggera spinta.
Lui rise, e così feci anche io.
"Sai Takibi, sono felice che tu sia vivo. Anche se era stato il Boss a dirlo, non credevo che sareste tornati" affermò dopo un po', con un tono più cupo.
Takibi: "Però sono vivo, no? Dai, non rovinare questo momento come è tuo solito fare, Hiro" lo rimproverai.
Hiro: "Come vuoi, nuovo eroe. Sai, credo che il Boss ti farà una grande promozione, però non potremo più lavorare insieme" rispose lui, dispiaciuto.
Takibi: "Tu dici? Io non penso. È stata solo fortuna se sono riuscito a fregarla" affermai, mettendo una mano sulla mia nuca.
Hiro: "Non l'avevi battuta corpo a corpo?" Chiese sorpreso.
Takibi: "Ah no, in verità no" replicai io.
Hiro: "Ehh?! E allora come hai fatto??" Domandò stupito.
Takibi: "Beh vedi, lei voleva uccidere il Boss. Così le ho dato qualche informazione e ho 'collaborato'. Appena ne ho avuto l'occasione l'ho colpita alle spalle e l'ho fatta svenire. E il resto lo sai" gli spiegai velocemente.
Hiro: "Dovevo aspettarmelo, alla fine non sei così forte nel corpo a corpo" affermò lui.
Takibi: "Come osi?!" Dissi, colpendogli il viso e ridendo in seguito.
Hiro: "Oh no! Mi perdoni sua maestà! Chiedo umilmente perdono!" Rispose lui, mettendosi sulle ginocchia.
Takibi: "Non so se posso lasciar correre" dissi io, guardando altrove.
Hiro: "Oh no, la prego!" Replicò, e poi scoppiò a ridere.
Si rialzò e si pulì i pantaloni, e poi continuammo la nostra strada.
Hiro: "Come va con Mae?" Mi chiese lui, cambiando argomento.
Takibi: "Tutto bene. È sempre preoccupata per me però" risposi, lamentandomi leggermente.
Hiro: "E come puoi biasimarla? Anche io se avessi una ragazza che lavora nella mafia sarei preoccupato" affermò.
Takibi: "Si, hai ragione. Però non posso farci molto, una volta entrato non posso più uscire" dissi rassegnato.
Hiro: "Chi lo sa, forse un giorno i Kami ti aiuteranno di nuovo" rispose lui, mettendo le mani dietro la testa "Piuttosto, secondo te cosa ne farà il Boss di quella ragazzina?" Domandò in seguito.
Takibi: "Forse ricatterà la Port Mafia" dissi, dopo aver preso un momento per pensarci.
Hiro: "Secondo me la venderà a qualcuno. Voglio dire, sarà anche forte quanto vuoi, ma una volta legata e privata delle sue armi non può fare molto. L'ho vista solo per qualche istante, però ha un viso così carino" disse lui invece.
Takibi: "Non mi avevi mai detto di essere un pedofilo. Quella ragazza avrà al massimo quattordici anni!" gli ricordai, colpendogli leggermente la spalla.
Hiro: "Non ho mai detto di volerla! Dico solo che probabilmente la compreranno in un attimo. Sai quanti maiali esistono in questo mondo" si spiegò meglio subito dopo.
Takibi: "Beh però potrebbe anche ucciderla, ora che ci penso" affermai in seguito.
Hiro: "Dici? Però non mi sembra molto vantaggioso" esclamò lui.
Takibi: "Forse hai ragione. Comunque lo scopriremo solo vivendo" dissi poi.
Continuammo la nostra strada, come se mai fossi stato catturato e mai avessi avuto a che fare con quella ragazza.
Parlammo di ogni cosa: dai cibi più prelibati -che non potevamo permetterci-, fino alle varie perdite degli ultimi tempi e dei nostri nemici.

ᰔ𝓝𝓸𝓷 𝓹𝓸𝓼𝓼𝓸 𝓪𝓶𝓪𝓻𝓮ᰔ(DazaixReader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora