Dopo un'ora
(T/n) Pov
Rimasi seduta a leggere per un'ora intera, lasciando alle spalle quel pensiero che tanto mi tormentava.
Sapevo che di pomeriggio dovevo allenarmi con Chuuya, adesso sono le tre del pomeriggio circa.
Chiusi il libro, mi alzai e lo misi sul tavolo di fianco a molti altri.
Proprio in quel momento la porta si aprì, e il rosso cominciò ad avvicinarsi a me.
Chuuya: "Direi di andare" annunciò lui.
Io annuì, lo affiancai senza dire una parola.
Avevo effettivamente paura di ciò che sarebbe successo, però non che avessi molte scelte.
Se fossi rimasta debole non avrei avuto possibilità nella Port Mafia, per questo dovevo diventare più forte degli altri.
Nel mentre seguì Chuuya fino all'entrata.
Lui prese la sua giacca e il cappello, mentre io gli rimasi accanto.
Dopodiché uscimmo di casa, dirigendoci verso la sua macchina.
Non sapevo dove stessimo per andare, ma ero certa che fosse un posto sconosciuto a tutti, soprattutto alle autorità.
Dire che ero l'unica bambina nella Port Mafia sarebbe stata una sciocchezza.
Probabilmente c'è ne erano tanti nella mia stessa situazione, per questo ci sarà un posto dove gli allenavano.
Arrivati poi alla macchina lui si mise sul posto di guida, mentre io sui sedili posteriori.
Per tutto il viaggio nessuno dei due fiatò.
Se ci pensavo bene, non conoscevo affatto Chuuya, di lui sapevo solo che odiava Dazai.
Però in fondo non sapevo nulla nemmeno di quest'ultimo.
Loro invece mi conoscevano? Per quanto possano sapere di ciò che è successo, possono dire di conoscermi?
Sinceramente non ne avevo la più pallida idea.
Dopo un po' di tempo la macchina si fermò, e successivamente il ragazzo scese da essa.
Lo seguì senza proferire parola, trovandomi di fronte ad un vecchio magazzino abbandonato, o un qualcosa del genere.
Quel posto non mi ispirava affatto, credo che sarebbe potuto cadere da un momento all'altro.
Ma se Chuuya aveva scelto proprio questo luogo, allora non avevo nulla da ridire.
Entrammo all'interno dell'edificio, e devo dire che tralasciando le crepe sulle pareti non era messo poi tanto male.
Era ovvio che era sporco e disordinato, ma meno di quanto mi fossi aspettata.
Che questo posto fosse già usato?
Chuuya: "Direi di fare veloce oggi, tutto sommato è il tuo primo allenamento" disse.
Con "veloce" cosa intendeva? Un'ora? Due?
Beh diciamo che in questo caso il detto "vivere per scoprire" era più che azzeccato.
L'ansia invadeva il mio intero corpo e onestamente la odiavo come sensazione.
Non avevo nemmeno idea di come si sarebbe svolto quell'addestramento.
Chuuya: "Mettiamo in chiaro le cose da ora, non sono ammessi poteri sovrannaturali" chiarì lui, nel mentre che entrammo in una stanza.
Annuì semplicemente, anche se non sapevo minimamente usare il mio.
Chuuya: "Hai qualche tipo di base nel combattimento?" Chiese guardandomi.
(T/n): "No" risposi.
Chuuya: "Dovevo aspettarmelo" sussurrò lui, pensando per un attimo.
Chuuya: "Cominciamo con...ecco..." disse, senza mai arrivare alla fine della frase "Ugh, non sono bravo come insegnate!" Si lamentò lui, sbattendo il piede per terra.
Ritornò a pensare per qualche momento, poi sospirò e ricominciò.
Chuuya: "Una delle cose fondamentali è la velocità" spiegò "Devi essere più veloce del tuo avversario, e questo anche mentalmente. Devi considerare ogni possibile sviluppo degli eventi, le modalità di ritiro in caso di pericolo di vita e così via, capito?" Domandò.
(T/n): "Si" risposi.
Chuuya: "Un lungo allenamento ti aiuterà a sviluppare la tua forza fisica, ma per quella psicologica ci vorrà più tempo. Per quanto riguarda i colpi, per ora sono meglio dei ganci dritti alla testa"
Lo ascoltavo senza nemmeno perdermi un dettaglio.
Alla fine era anche interessante.
Chuuya: "Per assicurarti una vittoria dovrai sviluppare quindi sia la forza fisica che quella mentale. Inoltre potrai anche usare gli oggetti circostanti a te come mezzi di attacco o di difesa. Anche avere una strategia ti aiuterà molto" disse "Ah, e vedi di dimenticare ogni tipo di base legale, i tuoi nemici non si faranno troppi problemi ad ucciderti, devi vedere solo di farlo tu per prima, che sia giusto o meno" finì.
(T/n): "Ho capito" risposi.
Chuuya: "Già, aver capito è un conto, saperlo applicare sul campo di battaglia è un altro" affermò lui.
Aveva ragione, non potevo pretendere di essere un'ottima combattente sapendo solo poche cose.
Prima che potessi fare altro mi ritrovai a terra, sentendo un dolore che proveniva dallo stomaco.
Chuuya: "Velocità" ribadì.
Mi aveva appena battuta in pochi secondi.
Chuuya: "Non pretendevo che saresti riuscita a parare il colpo, col tempo migliorerai" mi rassicurò "Ora alzati" mi ordinò.
Feci come mi disse, cercando di ignorare quel dolore che piano piano scompariva.
Chuuya: "Quando qualcuno ti colpisce, rispondi immediatamente. Ricorda che la migliore difesa è l'attacco. Sfrutta il fatto di essere ancora piccola a tuo vantaggio, la maggior parte dei tuoi avversari vedendo che sei giovane ti sottovaluteranno" mi spiegò.
Chuuya: "Direi che per adesso a grandi linee questo è quello che devi sapere. Passiamo alla pratica" disse, per poi avvicinarsi a me.
Chuuya: "Mettiti in posizione di combattimento" mi ordinò.
Non che sapessi molto di combattimento, anzi, non sapevo proprio nulla a riguardo, ma comunque cercai di fare il meglio possibile.
Mi guardò per un attimo, e poi cominciò con alcune correzioni.
Chuuya: "Devi tenere il mento vicino al corpo" mi spiegò.
Chuuya: "Poi, piega le ginocchia e allarga le gambe, così avrai un equilibrio migliore" continuò.
Chuuya: "Quando tiri il colpo ruota i fianchi"
Continuammo così per molto tempo, e devo dire che avevo capito, però a metterlo in atto era più complicato.
Era scontato dire che per quanto ci avessi provato non avevo ottenuto risultati tanto buoni.
Comunque Chuuya non sembrava sorpreso, e sinceramente nemmeno io.
Nessuno dei due si poteva aspettare che alla prima lezione mi rivelavo una lottatrice nata.
Chuuya: "Direi che basta così" disse lui "Ma prima voglio che tu faccia una cosa" continuò lui, e la sua espressione non prometteva bene.
STAI LEGGENDO
ᰔ𝓝𝓸𝓷 𝓹𝓸𝓼𝓼𝓸 𝓪𝓶𝓪𝓻𝓮ᰔ(DazaixReader)
Lãng mạn"Dopo tutto quello che ho passato, è forse un errore non voler più amare?" (T/n), una ragazza che dopo aver perso tutto e tutti, si chiuse in se stessa, promettendosi di non amare mai più; Dazai, un ex membro della Port Mafia, riuscirà a far cambiar...