Capitolo 29

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Chuuya Pov
Appena arrivati a casa
Durante tutto il tragitto (t/n) non aveva aperto bocca, non che la cosa fosse una novità, ma questa volta il suo mi sembrava un silenzio diverso.
Oppure sarò io troppo fissato con la storia del 'c'è qualcosa dietro', e arrivo a pensare a questo.
Chuuya: "Ora preparo la cena. Non ci metto molto, quindi vedi di sbrigati" dissi una volta entrati in casa, rivolgendomi alla ragazza.
(T/n): "In verità non ho molta fame" mi rispose lei.
Chuuya: "Cosa vuol dire che non hai fame? Voi due avete fatto letteralmente una maratona" dissi a mia volta.
(T/n): "Prima di tutto quello avevo mangiato qualcosina, per questo ora non ne ho più voglia" mi spiegò "Vado in camera mia" disse poi, senza lasciarmi nemmeno il tempo di controbattere.
Lasciò la stanza nel completo silenzio, lasciandomi li da solo con Dazai.
Quell'atteggiamento mi aveva alquanto irritato, si era forse scordata della sua posizione? Sopratutto dopo che era scappata.
Dazai: "Io continuo ad avere fame" disse poi lui, come se nulla fosse mai successo.
Chuuya: "Non te l'ho mai chiesto" risposi, guardandolo male.
Dazai: "Evita di farmi perdere tempo col infastidirti finché non mi prepari qualcosa" disse.
Chuuya: "Giuro che uno di questi giorni ti ammazzo" mormorai, mentre iniziavo ad incamminarmi verso la cucina.
Dazai: "Dovrebbe forse essere una minaccia?" Chiese, seguendo ogni singolo passo che facevo.
Non risposi, non avevo la minima voglia di discutere su sciocchezze simili.
Presi il ramen istantaneo, misi a bollire l'acqua, ed in pochi minuti era pronto.
Lo passai a quell'idiota, che iniziò subito a mangiare.
Chuuya: "Quindi?" Chiesi poi, incrociando le braccia al petto.
Dazai: "Quindi cosa?" Domandò in risposta.
Chuuya: "Cosa stai tramando?" Specificai la mia domanda, dato che orami avevo capito che non sarei riuscito a scoprire nulla da solo, a causa delle mancate informazioni.
Dazai: "Continuo a non capire di cosa tu stia parlando" mi rispose, prendendo un altro boccone di ramen.
Chuuya: "Oh ma per favore Dazai, non sono un tale coglione. Dimmi cosa è successo" continuai ad insistere.
Dazai: "Ho capito! Sei davvero talmente stupido da non averlo ancora compreso?" Chiese, guardandomi.
Chuuya: "Parla" ordinai, cercando di mantenere la calma.
Dazai: "Semplicemente ho notato che Haruka aveva iniziato ad avere una grande influenza su (t/n), e questo per noi era uno svantaggio" mi spiegò.
Chuuya: "Continua"
Dazai: "Purtroppo mi accorsi del tutto troppo tardi, ed orami (t/n) stava già iniziando a pensare se ciò che stava facendo era davvero giusto o meno. Perciò non potevo fare altro che cercare di riportare tutta la questione a mio vantaggio"
Chuuya: "Allora avevo ragione, c'entravi davvero tu con la morte di Haruka"
Il ragazzo mi guardò, piano piano sul suo volto comparve un piccolo sorriso, uno di quelli che non prometteva nulla di buono.
Dazai: "Innanzitutto avevo bisogno di sbarazzarmi della causa di quel pasticcio. Parlai con il Boss, gli spiegai ciò che stava succedendo e gli chiesi di affidare ad Haruka una missione in cui non sarebbe più tornata viva" mi spiegò.
Chuuya: "Non potevi semplicemente impedirle di venire qui?" Domandai.
Dazai: "Si sarebbe comunque tenuta in contatto con (t/n). Oppure l'avrebbe aiutata a fuggire da questa città, se non peggio ancora, da questo Paese" illustrò le sue ipotesi.
Chuuya: "In effetti non hai tutti i torti..." dissi, mentre nella mia testa tutto ciò che stava raccontando veniva proiettato come un film.
Dazai: "A questo punto (t/n) si sarebbe trovata di fronte all'improvvisa perdita di una persona cara, che le avrebbe fatto pensare che se fosse rimasta nella mafia avrebbe perso tutto ciò a lei importante"
Chuuya: "Non capisco come questo potesse essere un vantaggio" confessai.
Dazai: "Stai zitto, te lo sto spiegando" mi rispose infastidito "Avevo intuito che sarebbe scappata, così ho contattato un uomo, l'ho pagato in modo tale da trovare (t/n) ed ospitarla. Così poi è successo, mi ha dato la posizione e il resto lo sai" finì il suo discorso.
Chuuya: "Rimane il fatto che non ti sei mai preso quel vantaggio di cui tanto parlavi" gli ricordai.
Dazai: "Ohhh quello, è vero. Il vantaggio sta semplicemente nel cambiamento di prospettiva di (t/n)" mi rispose.
Chuuya: "Spiegati meglio"
Dazai: "Dopo essere scappata di casa si è ritrovata a fuggire da me, e nel momento in cui la raggiunsi lei pensò al peggio. Invece io non feci nulla di crudele nei suoi confronti, anzi, la rassicurai e le dissi che mi aveva fatto preoccupare. Così sarebbe stato impossibile farmi passare per il cattivo. Non lo capisci? Ho riacquistato il mio posto da ragazzo santo che pensa al suo bene"
Chuuya: "Quindi in poche parole prima dubitava di tutto, ora invece è tornato tutto come prima?" Chiesi la conferma a quella strana situazione.
Dazai: "Altro che come prima, è anche meglio. Chuuya, quella ragazza ci vede come la sua famiglia, qualcuno da proteggere e a cui obbedire. Dopo questo si sentirà in colpa, e sarà ancora più obbediente" disse, finendo il suo ramen "Ora che mi ci fai pensare ci dovevo parlare, direi che vado subito" aggiunse, per poi alzarsi e dirigersi verso la stanza della ragazza.
Quindi lui puntava tutto sul fatto che (t/n) ci adorava, e come da lui detto, ci vedeva come la sua famiglia.
In effetti grazie a questo tutto sarebbe stato più semplice.
E così anche questo piccolo caso era 'risolto'.

Dazai Pov
Mi alzai dalla sedia e mi avviai verso la camera della ragazza, lasciando il rosso completamente da solo.
Gli avevo raccontato tutto, ma questo solo per fare in modo che si comportasse come doveva.
Bussai alla porta, senza però ricevere alcuna risposta.
Bussai nuovamente, e questa volta sentì la sua voce rispondermi.
(T/n): "Un attimo, ho quasi fatto" disse.
Aspettai qualche minuto, poi la ragazza mi aprì.
Entrai nella camera, nel mentre che lei richiudeva la porta.
Successivamente si girò verso di me, aspettando che dicessi qualcosa.
Dazai: "Non senti freddo?" Chiesi, notando che indossava solo una vestaglia da notte.
(T/n): "In verità no" mi rispose.
Dazai: "In ogni caso ero venuto a chiederti se te la senti di parlarne adesso di quella faccenda" le rivelai, aspettando la sua risposta.
(T/n): "Certo" disse subito.
Dazai: "Perfetto! Allora dimmi, cos'è del futuro che ti spaventa?" Domandai.
(T/n): "L'omicidio" confessò, posando lo sguardo altrove.
Dazai: "Spiegati meglio"
(T/n): "Non voglio uccidere delle persone, il solo pensiero di rivedere quei volti..." disse, fermandosi per qualche attimo "Mi ricorda troppo ciò che ho fatto alla mia famiglia. Io non riuscirei a sopportare una cosa del genere" finì il suo discorso.
Dazai: "Mh...Tu pensi che ti manderemo in centro città con l'unico obbiettivo di ammazzare più gente possibile?" Le chiesi.
(T/n): "Come?" Domandò a sua volta guardandomi, con la confusione stampata in volto.
Dazai: "Se ti ritroverai mai ad uccidere, stai sicura che saranno persone che sarebbero morte lo stesso. Mettiti in testa che saranno criminali, assassini, rapitori, o gente del genere. Se non le ucciderai tu lo farà qualcun altro dell'organizzazione. Oppure se mai saranno in grado di sfuggire a quello, verranno catturati dalla polizia, e successivamente processati" le spiegai, senza però ottenere alcuna risposta da lei.
Dazai: "Capisci? Non importa se sarai tu o meno, moriranno in ogni caso. Se questo non ti basta, puoi auto-affidarti una missione"
(T/n): "Una missione?" Domandò più perplessa di prima.
Dazai: "Esatto. Come ti ho detto saranno maggiormente assassini, quindi perché non vendicare le famiglie di quelle povere vittime che non hanno trovato giustizia?"
(T/n): "In effetti non hai torto..." disse poi, continuando a pensare a qualcosa.
Dazai: "Oh beh, comunque io non posso mica costringerti. Se proprio non vuoi, potrei parlare con il Boss e far si che ti dia qualche compito che non includa l'assassino, tipo...potresti fare infermiera! Non so quanto tu ne sappia di quella roba, ma teoricamente la studi, quindi non ci dovrebbero essere molti problemi. Certo però che sarebbe un talento sprecato..." dissi poi.
(T/n): "Talento sprecato?" Chiese disorientata.
Dazai: "Già. Parlando con Chuuya mi ha detto che sei migliorata a vista d'occhio nel combattimento, e anche con il tuo potere non vai affatto male. Il tuo sarebbe proprio un talento sprecato...Ma alla fine chi sono io per decidere? Domani parlerò con il Boss e ti farò sapere" conclusi il mio discorso.
(T/n): "N-No! Non serve...Non avevo provato a vederla in quel modo" disse agitandosi.
Dazai: "Guarda che se non vuoi basta dirlo, non devi mica compiacermi"
(T/n): "Non è per quello. Ora che mi ci hai fatto pensare, sono fin troppe le persone che hanno perso qualcuno di importante, ma che non hanno mai potuto vedere giustizia" rivelò, ma capì che stava ancora cercando di convincersi pienamente di questo ragionamento.
Andava bene anche così, ora tutto era tornato alla normalità.
Anzi, forse ero riuscito a risultare ancora più importante per la ragazza.
Dazai: "Se tu ne sei sicura, allora va bene" risposi, avviandomi verso la porta "Ah, prima che me ne dimentichi. Ho pensato che studiare la mappa della città non ti farebbe altro che bene" le spiegai, e lei annuì in risposta.
Dazai: "Buonanotte allora" dissi infine.
(T/n): "Buonanotte" rispose velocemente lei.
Uscì dalla sua camera, ed andai nella mia.
Tolsi la giacca e la cravatta, posandole a caso sulla sedia.
Anche tutto questo, alla fine, si era concluso nei migliori dei modi.

Angolo autrice
Buon pomeriggio a tutti!
Anche quest'oggi il capitolo è arrivato con quel poco ritardo, ma questa volta è dovuto al semplicemente fatto che avevo già pubblicato mercoledì, quindi il tempo per scrivere era diminuito.
Cercherò comunque di aggiornare il weekend, come era mio solito fare.
Come sempre spero che questo capitolo vi sia piaciuto, e mi scuso per gli eventuali errori.
Detto questo, ci vediamo questo weekend!

ᰔ𝓝𝓸𝓷 𝓹𝓸𝓼𝓼𝓸 𝓪𝓶𝓪𝓻𝓮ᰔ(DazaixReader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora