Capitolo 1

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Atsushi Pov
Quanto erano buone le ciotole di riso al tè verde che mangiavo all'orfanotrofio, con una prugna secca, alghe nori e il pollo avanzato a cena, il tutto sospeso  in acqua bollente con delle alghe konbu essiccate. Mi viene l'acquolina in bocca..
Caddi a terra ormai sfinito, senza forze e a pancia completamente vuota. Cacciato dall'orfanotrofio non ho né da mangiare, né un letto per la notte, e ovviamnte sono al verde. Però...se voglio vivere..non ho altra scelta che rubare agli altri.
Inizio flashback
?: "Fuori da qui fannullone! Non sei il benvenuto in questo orfanotrofio!"
??: "Se morissi come un cane faresti un favore a questo mondo!"
Fine flashback
Basta...basta...BASTA!
Morire come un cane? Io non intendo proprio morire mi dispiace. "D'accordo, assalirò il primo che passa e gli ruberò tutto quello che ha!" Dissi alzandomi da terra e girandomi dalla parte della strada.
"D-dubito che la polizia militare si porti dietro il portafigli durante l'allenamento..Però, giuro che il prossimo lo assalirò!"
Mi rigirai dalla parte del fiume ma la cosa che vidi mi sconvolse un po'. Due gambe che venivano trascinate dalla corrente 'questo non conta vero?' Dopo un po' mi buttai in acqua cercando di salvare l'uomo e, ritornato sulla sponda cominciai a riprendere fiato. 'Ho davvero salvato una vita?'
Il castano, da sdraiato a terra, si alzò mettendosi seduto, era visibilmente confuso.
Atsushi: "Ecco...Stava venendo trascinato dalla corrente...Sta bene?"
?: "Sono vivo?..
...Tsk"
Tsk???? Gli ho appena salvato la vita e mi risponde con uno tsk???
?: "Sei stato tu ad interrompere il mio affogamento?"
Atsushi: "Io volevo solo dare una mano..."un grazie no eh amico?..Aspetta... "Ehhh?? Affogamento??"
?: "Non sai cosa voglia dire? Affogamento...ovvero suicidio"
Atsushi: "Suicidio??" Questo qua è tutto strano eh...
?: "Esatto, stavo cercando di suicidarmi. Ma tu hai dovuto ficcare il naso..."
Lo dice con uno sguardo inquietante, quasi disgustato. 'È arrabbiato con me??'
?: "Comunque il mio credo è di commettere un suicidio 'pulito', che non crei problemi al prossimo, eppure sono finito col causarti un fastidio, quindi è colpa mia, dovrei scusami in qualche modo..."
Ormai mi ero alzato da terra, la differenza di altezza si vedeva lontano anche un chilometro. Il discorso del castano fu interrotto dal brontolio della mia cara pancia.
?: "Sei affamato ragazzo?"
Atsushi: "In verità...è da diversi giorni che non metto nulla sotto ai denti"
Questa volta fu il brontolio del castano ad interrompere me.
?: "Che coincidenza, anch'io ho fame" disse lui tutto sorridente
Atsushi: "In tal caso..." venni subito interrotto da lui che continuò il suo discorso.
?: "Per la cronaca, il mio portafogli è stato trascinato via dalla corrente" continuò mostrando le tasche vuote della sua giacca.
Atsushi: "Ehhh? Ma come..."
??: "Ti ho trovato babbeo che non sei altro!"
Mi girai verso la voce che interruppe la nostra conversazione, dall'altro lato del fiume vidi la figura di un uomo sulla ventina, con dei capelli biondi raccolto in un codino e con degli occhiali. Che sia un suo amico?
?: "Ben fatto, Kunikida!" 'Quindi si chiama Kunikida?'
Kunikida: "Ben fatto un corno! Questa fatica è tutta colpa tua...Fissato del suicidio! Ne ho abbastanza dei cambi di programma dovuti a te!"
?: "Ah già, mi è venuta una bella idea, lui è il mio collega, può offrire lui da mangiare"
Lui lo disse tutto sorridente, mentre quello che avevo capito essere Kunikida si incazzò ancora più di prima.
Kunikida: "Ascolta la gente quando parla!!"
?: "Come ti chiami?"
Atsushi: "Eh? Nakajima..Atsushi"
?: "Allora facci compagnia, Atsushi! Cosa ti va di mangiare?"
Atsushi: "Emh...se non è chiedere troppo...vorrei del riso al tè verde" lo dissi con un filo di nostalgia nella voce, mentre lui si mise a ridere.
?: "Un ragazzino in punto di morte per stenti vorrebbe riso al tè verde? D'accordo, Kunikida te ne offrirà trenta ciotole!"
Kunikida: "Non fare tanto il generoso con i miei soldi, Dazai!"
Atsushi: "Dazai?"
Il vento cominciò a soffiare più forte, la sua giacca cominciò a volare in sincronia con esso, i capelli  castani cominciarono ad asciugarsi, svolazzando e attorcigliandosi tra di loro. Tutta la sua figura ormai era illuminata dalla luce del tramonto, che rifletteva nei suoi occhi marroni.
Dazai: "Si, è il mio nome. Mi chiamo Dazai Osamu"

ᰔ𝓝𝓸𝓷 𝓹𝓸𝓼𝓼𝓸 𝓪𝓶𝓪𝓻𝓮ᰔ(DazaixReader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora