18. Artisti in piazza

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Sabato 15 giugno 2019


Nell'entroterra riminese, risalendo il corso del fiume verso i verdi monti dell'Appennino dove nasce, c'è una zona di splendore tale da essere seconda solo ad Asgard: la Valmarecchia

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Nell'entroterra riminese, risalendo il corso del fiume verso i verdi monti dell'Appennino dove nasce, c'è una zona di splendore tale da essere seconda solo ad Asgard: la Valmarecchia. Un'aggraziata fenditura incastonata tra le cime del Montefeltro e cosparsa di roccaforti antiche costruite sulla sommità di sporgenze rocciose, frammenti di una grande lastra calcarea. Ognuno dei borghi fortificati e abbarbicati sulle rocce assomiglia in maniera vaga a un San Marino in miniatura: Verucchio, San Leo, Maiolo, Sant'Agata Feltria... e Pennabilli.

Quest'ultima è la pietra più preziosa di tutte, il paese dove una volta all'anno si svolge il festival di artisti di strada più importante e rinomato dell'Europa intera.

Mentre percorro la strada sinuosa che si snoda lungo la valle, cerco di godermi i panorami fantastici dei castelli costruiti in cima ai cucuzzoli e di ignorare la confusione che regna all'interno della C2, caricata per l'occasione come un ciuco maltrattato. Ci siamo portati dietro tende, zaini e attrezzatura varia, neanche stessimo via per una settimana.

«Hai preso il fornello da campeggio?»

«No, non ci serve a nulla.»

«E secondo te domattina come caspita lo beviamo il caffè?»

«Ci sarà pure un bar in centro, no?»

«Ma hai capito o no che il campeggio è giù in basso? Secondo te, io me ne vado appena sveglio e assonnato fino in centro?»

«David, non esagerare. Facciamo pari o dispari e ci mandiamo qualcuno che lo prende per tutti.»

«Mi avete fatto portare la moka e il caffè, e poi non c'è nemmeno il fornellino!»

«Nessuno ti ha detto di portarlo, in realtà. Hai fatto tutto da solo.»

«Calmi, state calmi. L'ho preso io il fornellino.»

Raffaele è il più assennato, come al solito. Siede dietro insieme a Jess, mentre David è davanti al mio fianco. Luca ci raggiungerà più tardi, aveva un allenamento... e non è il solo che arriverà dopo. Anche Sabrina sarà dei nostri, purtroppo.

«Comunque, Denise, non pensare che mi sia scordato del tuo discorso scemo di poco fa» continua David. «È una follia doversene andare a spasso insieme a quella strega.»

«E secondo te cosa avrei dovuto fare? Ha insistito per stare con noi.»

«Ovvio che non potevi impedirle di venire, siamo in un paese libero, per fortuna. Tuttavia, nemmeno avresti dovuto accettare che venisse insieme a noi.»

«Perché? Ti ho già spiegato che ci siamo chiarite del tutto, ormai.»

«Sarà, ma ora mi toccherà mettere i vestiti a sterilizzare dentro un'autoclave, se solo mi sfiora.»

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