13 Agosto 2019
A Igea Marina, in una grande area di verde pubblico a ridosso della spiaggia e del mare, ogni anno a Ferragosto si insedia un festival che rappresenta una vera e propria roccaforte punk nel cuore della riviera romagnola.
Il Bay Fest è già diventato leggenda alla quinta edizione. Vanta una line up stratosferica, da far invidia anche a festival grossi come il rinomato Punk Rock Holiday. Per tre giorni si terranno concerti dei migliori gruppi internazionali in giro in Europa al momento. Ci sono ben due palchi, uno enorme nello spazio verde al di là della strada che costeggia il mare, e l'altro più piccolo proprio al Beky Bay, sulla spiaggia, a poche decine di metri dalle onde calde dell'Adriatico.
Ieri, la giornata d'apertura, è stata fantastica. Si sono alternati sul palco Nofx, Sick of it all e Punkreas, tra gli altri. Cioè, mica robetta, gruppi punk che spaccano i culi.
David è in forma, il ginocchio è al massimo, ha già iniziato gli allenamenti con la squadra per la nuova stagione. Con due susine fresche in mano, siamo seduti all'ombra di un gazebo, sulla spiaggia, di fronte al palco del Beky Bay, dove sta suonando in acustico Joey Cape, il frontman dei Lagwagon.
Melodie struggenti ed evocative inondano l'aria calda del pomeriggio. Joey è un artista che ha scritto la storia della musica punk melodica alla fine degli anni Novanta, e il pubblico lo osanna.
«Mi sento un idiota» afferma David, di punto in bianco.
Io mi volto e gli lancio un'occhiata furba.
«Perché lo sei?»
Lui fa una smorfia.
«Davvero originale come battuta, i miei complimenti.»
Mi avvicino e gli stampo un bacio sulle labbra.
«Così va meglio?»
«Sì, grazie. Comunque, volevo dire che mi sento idiota perché ho ignorato questa musica per anni.»
«Niente di male, ognuno hai i suoi gusti» alzo le spalle, e finisco ciò che resta della susina, gettando il nocciolo nel sacchetto di carta che ci siamo portati. Ce n'erano almeno una ventina, e sono già finite. Qualche volta facciamo proprio schifo, noi due.
«Ma è spaziale, davvero. È immediata ma solenne al tempo stesso, riesce a smuovere qualcosa di profondo dentro di te, e poi fa sfogare. È liberatoria, ecco.»
«Non fa lo stesso effetto a tutti. Per me è così, proprio come dici tu. Ad altri, tipo tua sorella, non piace molto.»
«Hai finito le susine.»
«È una domanda o un'accusa?»
«Entrambe, più una sentenza. Ora come facciamo?»
«Si passa alla birra.»
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Zero di due
ChickLitUna ragazza in astinenza sessuale incontra due giocatori di basket che se la contendono. 🥈Shortlist Wattys 2022🥈 Dopo la laurea Denise si ritrova all'improvviso tradita dall'amica e compagna di corso. A distanza di un anno, passato senza ombra d...