23. Crepacuore

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13 agosto 2019

Il lungo set dei Good Riddance è lo spartiacque della serata

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Il lungo set dei Good Riddance è lo spartiacque della serata.

È iniziato con il sole al tramonto, con il caldo e la polvere; finisce quando ormai è notte, siamo tutti bagnati fradici, fa fresco e la sabbia che aleggiava nell'aria si è depositata, trasformandosi in fango.

Tuttavia, la calura c'è ancora, e come smette di piovere mi asciugo quasi del tutto in pochi minuti.

Sull'erba umida, defilati dal parco e dall'area del concerto, io e David sediamo fianco a fianco. Gli accarezzo i capelli, lo bacio sulle guance, aspetto che prenda coraggio e spieghi meglio le sue enigmatiche parole.

Il mormorio della folla, la musica bassa d'intrattenimento mentre i tecnici dei Pennywise preparano il palco, il via vai delle persone: passa tutto in secondo piano di fronte agli occhi angosciati del mio ragazzo, sull'orlo delle lacrime.

«La cosa che sto per dirti non la sa nessuno.»

Le sue parole sussurrate sono come foglie d'autunno che danzano al vento prima di cadere al suolo.

Io rimango in silenzio, e pendo dalle sue labbra.

«Nemmeno Jessica, anche se credo che qualcosa abbia intuito.»

«Per l'amor del cielo, David, l'incidente di Laura non può essere colpa tua.»

Lui scuote la testa, e abbassa lo sguardo verso le Adidas Gazelle, martoriate dal fango e dalla sporcizia dopo ore sotto il palco.

«Invece è così.»

«Non vedo come.»

«Quella sera lei stava venendo da me perché avevamo discusso.»

Non ho mai sentito la sua voce così incrinata, sembra un albero con i rami spezzati e riversi al suolo dopo una tempesta di vento.

«So cosa stai pensando. Eravamo la coppia perfetta, innamorati persi, giovani e felici. Due ragazzi che si erano trovati, che avevano un futuro radioso davanti.»

«Non era così?»

«Sì, lo è stato per un po'... ma vedi, quel giorno io in realtà l'avevo lasciata.»

Spalanco gli occhi, sbalordita. Questo non me l'aspettavo proprio.

«Perché?»

Lui esita, e un'ombra gli passa sul viso, lo sguardo ancora rivolto alle scarpe, incapace di alzarsi verso me.

«Perché ero innamorato di un'altra, da sempre. E non potevo farci niente.»

Rimango ammutolita.

«Quando incontrai Laura, credetti che fosse un amore vero, reale e tangibile, non una stupida fantasia di un ragazzino, come era il sentimento per l'altra.»

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