~Toby pov~
Inspirai profondamente l'aria di montagna, sapeva di pini e sottobosco e mi dava una sensazione di pace assoluta.
L'uomo del ristorante aveva ragione, la montagna era la pace dei sensi.
Madre di toby(MT): Tobias, aiuta me e tuo padre a portare dentro le valige!
Io: ah? Subito signora!
Dissi correndo verso la macchina. Io e i miei avevamo deciso di andare un weekend in montagna per il mio post riabilitazione, facevo spesso avanti e indietro dagli ospedali per il mio disturbo, la sindrome di Tourette, ma non mi pesava troppo dato che entrambi i miei genitori erano super di sostegno.
Dopo qualche ora ci eravamo sistemati per bene e i miei avevano deciso di andare in paese a fare un giro ma non mi andava quindi rimasi a casa.
MT: va bene tesoro, chiamaci per qualunque cosa
PT(padre Toby): esatto, e fai attenzione agli animali selvatici. Ho sentito brutte storie qua attorno-
Mia madre lo interruppe con una gomitata.
MT: non lo spaventare
Lui rispose con una risata sonora.
PT: okok campione, ci vediamo dopo
Io: a dopo
Loro uscirono e io rimasi seduto sul divano con un sacchetto di patatine in mano. I miei tic erano un po' rumorosi ma visto che non c'era nessuno potevo rilassarmi. Cose come vischiare o schiocchiare la lingua a volte mettevano a disagio la gente e odiavo fare pena agli altri quindi li "mascheravo" finché non mi sentivo sicuro.
Era ormai passata circa un'ora dalla partenza dei miei, stavo cominciando a rilassarmi un po' troppo e combattevo per mantenere le mie palpebre aperte. Era uno scontro inutile quindi decisi che era ora di andare a letto.
Mi alzai dal divano cingolante e immediatamente sentii un rumore fuori casa.
Tap tap tap tap
Questo triggerò i miei tic e dovetti rispondere con un tap tap tap tap fatto sul tavolino da caffè davanti al divano.
Non avevo nemmeno realizzato cosa fosse successo e lo ignorai.
La nostra casa era una baita a due piani circondata dal bosco e la mia camera era al piano di sopra. Le scale erano vecchie assi di legno mezze marce e avevo paura che non tenessero troppo il mio peso.
In camera notai la finestra che dava sul lato in discesa della montagna, non era ancora innevato e si vedeva solo la foresta per chilometri e chilometri. Il cielo era pulito e senza l'inquinamento luminoso della città si potevano vedere benissimo le stelle. L'intera via lattea si estendeva davanti ai miei occhi. Avevo sentito alla radio che ci sarebbe stata una pioggia di meteore stanotte ma non ero un esperto e onestamente non mi importava nemmeno.
Il mio flusso di pensieri fu dinuovo interrotto da un rumore, stavolta dalla porta di casa che si apriva.
Ah che strano, sono già tornati?
Feci per scendere di sotto ma l'istinto mi disse di non farlo. Sentivo una strana energia provenire da questa situazione.
Perchè non hanno salutato o acceso le luci quando sono entrati? Pensano che sia andato a dormire? Non sono nemmeno le nove di sera...
Il rumore della porta venne seguito da quello di passi, leggeri e furtivi di una sola persona. Quello fece scattare l'allarme.
C'era una persona in casa mia, o forse un animale ma quale animale ha solo due zampe e cammina così? Dubito un pollo sappia aprire le porte.
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Why I want you? {TICCI TOBY X READER}
Fanfiction(tn)(tc), ragazza testarda e orgogliosa, vive in una cittadina sperduta in mezzo al nulla, l'unica cosa particolare di quel luogo è che quasi ogni giorno qualcuno muore... omicidi di ogni tipo e in ogni stile, non ha caso la città viene chiamata "Sc...