Cap.2.

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~tn pov~

Io guardai male il ragazzo e mi posizionai davanti a Vi per proteggerla, ho una sola persona a cui voglio bene ed è lei, non permetterò a nessuno di farle del male.

Il ragazzo non si trattenne più, scoppiò in una fragorosa risata e si piegò a metà tenendosi la pancia per il ridere.

Io stupita abbassai la guardia.

Che cosa stupida.

Il ragazzo smise in un secondo di ridere, si mise in posizione eretta e estrasse due accette dalla cintura che portava in vita.

Saltò verso di me e cercò di uccidermi con ke accette ma bloccai il colpo con la mazza e lo spinsi via con le gambe, in un attimo ero di nuovo in piedi.

X: b-butta la mazza o-o la tua amica f-farà un-n-na brutta fine.

Mi accorsi che teneva il collo di Vi con una mano e puntava la lama dell'accetta contro la sua agiugulare.

Terrore. Un misto di terrore, tristezza e rabbia mi pervase. Ero stata inutile.
Beh non del tutto,
"Morire o lasciar morire? Un classico, scusa Vi"

Appoggiai lentamente la mazza a terra e alzai le mani come per arrendermi.

Lui stupido guardò prima Vi il cui respiro affannato appannava la lama del ragazzo.

Io: fammi tutto quello che vuoi ma lascia lei, è l'unica amica che ho e poi scusa stavamo lottando noi due e tu vai a pararti il culo usando un ostaggio? Sei un codardo!

Sbottai io, se tanto dovevo morire almeno lo avrei irritato molto.

Al ragazzo partirono dei piccoli tic involontari.

Osservandolo meglio lo riconobbi, avevo letto molti dei casi che mio padre stava affrontando.

Il caso di un ragazzo con la sindrome di tourette che aveva ucciso suo padre e aveva appiccato un incendio per coprire le sue tracce mi riaffiorò alla mente, la madre aveva raccontato tutta la sua storia ed era stata riscritta nei minimi dettagli sul rapporto della polizia.

Una storia triste con un brutto finale.

Il ragazzo corrugò la fronte.

X: ok d-dato che sei così co-llaborativa v-vieni qui.

Altra rabbia ma non potevo permettermi di essere la causa del decesso della mia migliore amica.

Mi avvicinai titubante al ragazzo.

In un attimo ero stata colpita dal retro dell'accetta e avevo visto la mia amica gridare il mio nome poi il buio.

~toby pov~

Era stato un gioco da ragazzi entrare in quella casa, la ragazza che ora mi ero caricato sulla spalla come un sacco di patate era interessante, avevo deciso di non ucciderla ma di tenermela per un po' e vedere come si comportava, l'altra ragazza mi stava pregando di lasciare la sua amica ma semplicemente me ne andai.

Corsi attraverso la foresta fino ad arrivare davanti alla "villa" in cui vivevo con tante altre creepypasta.

Entrai, jeff era nascosto dietro a una poltrona, probabilmente nina lo stava cercando, ben e bloodypainter stavano mangiando patatine mentre si erano girati a guardarmi, o meglio a guardare la ragazza, sally era in braccio a clockwork e anche loro stavano osservando con disinteresse la tizia.

Feci spallucce e andai in camera mia.

La legai e l'appoggiai con poca grazia a terra in un angolino della stanza.

Why I want you? {TICCI TOBY X READER}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora