cap 15

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~Tn pov~

Io: anche tu mi piaci Toby...come amico

Ci furono circa 2 minuti di più totale silenzio mentre il ragazzo mi guardava stupito. Mi girai guardando davanti a me.

Non avevo pensato totalmente a questo scenario. Certo, mi piaceva Toby ma non potevo dimenticare cosa era, cosa faceva.

Stavo riflettendo su mille cose nello stesso momento mentre percepivo il silenzio tra di noi farsi sempre più pesante ma non sapevo cosa dire. L'aura di Toby sembrava scurirsi mentre abbassava la testa guardando il pavimento. L'unico motivo per cui lo avevo rifiutato era perché stavo ancora cercando un modo di salvarlo.

Dai suoi ricordi avevo visto che era stato Slenderman a farlo impazzire e così per molti della Creepyhouse. Il mio piano era di trovare un modo per spezzare il legame di controllo tra i due per liberare Toby, solo dopo avrei potuto ricambiare i suoi sentimenti.

Il piano B era di uccidere Slenderman.

Non sapevo come ma ero lì per quello.

Lanciai uno sguardo al ragazzo. Mi sentii un assoluto mostro a farlo stare così male ma speravo che avrebbe capito. Ovviamente non mi avrebbe aiutato se fossi stata sincera con i miei piani quindi decisi di rimandare questa conversazione.

Io: hey...tutto ok? Mi dispiace davvero,  non pensavo di piacerti in quel senso...

Toby era ancora chino verso terra. La sua voce era fredda e diretta, mi ricordò del metallo che sbatte contro il cemento per qualche motivo.

Toby: fa niente. Non importa, andiamo.

Poi si alzò e uscì dal parchetto verso la biblioteca senza aspettarmi. Gli corsi dietro e ci trovammo davanti alle porte che stavano venendo aperte dal custode. Sembrava sorpreso di vederci lì ma ci fece entrare.
Dietro alla reception c'era una donna sui 60, con I capelli rossi brizzolati e gli occhiali che la facevano sembrare Edna degli incredibili.

Guardai Toby, stava guardando il vuoto con espressione apatica. Non riuscivo a capire quanto lo avessi ferito ma mi segnai di ripagarlo in qualche modo.

X: buongiorno ragazzi, cosa vi serve?

Chiese la signora guardandoci con circospezione.

Io: ah-ehm siamo qui per fare una veloce ricerca sulle leggende urbane, per scuola sa

X: ah ok, che tipo di leggende urbane? Questa cittadina ne è piena

Io: ahah vero ^^", comunque ehm...sa niente riguardo ad un'entità che rapisce bambini, fa impazzire le persone e si veste con uno smoking?

X: ohibò, non ho mai sentito nulla di simile, ma dovrei avere dei registri di eventi paranormali dal 1905 fino al 2014, poi ho un libro sull'esoterismo e i demoni dalla babilonia che facevano più o meno quello che mi hai descritto. Venite con me.

La signora lasciò la scrivania incustodita e sfrecció attraverso i corridoi. Facevamo fatica a starle dietro e Toby sembrava innervosito. Iniziò a metterci in mano pile di tomi antichi e cataloghi che pesavano quanto una persona di media altezza. Uno dei libri sulla mia pila iniziò a scivolare indietro sbilanciandomi. Indietreggiai rischiando di cadere ma prima che potesse accadere Toby mi rispinse dritta con una mano sulla schiena.

Non disse niente, mi guardò inespressivo per poi prendere quel  libro e metterlo sulla sua pila.

La signora adesso era sparita e noi avevamo appoggiato tutti i libri su uno dei lunghi tavoli con le lampade. Sospirai e iniziammo la ricerca.

~skip time~

Mi appoggiai sullo schienale della sedia sospirando. Mi faceva male la testa da quanto avevo letto e mi bruciavano gli occhi. Avevo respirato così tanta polvere che probabilmente avevo le stesse probabilità di morire di cancro di un fumatore ottantenne con problemi cardiovascolari.

Why I want you? {TICCI TOBY X READER}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora