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E: "POSSIBILE CHE TU NON VALGA NULLA, E FRA TRE ANNI TU?! DOVRESTI SUCCEDERMI AL TRONO?! SEI IL DISONORE DI QUESTA FAMIGLIA...METTI IN RIDICOLO GENERAZIONI E GENERAZIONI...DA QUANDO IN QUA I DRAGHI NON SANNO CONTROLLARE LE PROPRIE FIAMME...INUTILE FIGLIO"

T: "P-papá...m-mi impegnerò di più...io...riuscirò a controllarlo...ne sono certo...mi serve...mi serve solo più tempo"
E: " SONO QUINDICI ANNI CHE TI ALLENO...COME PENSI DI VINCERLA LA GUERRA? EH?! CON DEI FIORI? ED ORA SPARISCI...NON HO BISOGNO DI DEBOLI NEL REGNO, RIPRENDEREMO I TUOI ALLENAMENTI DOMANI"

il giovane Touya aveva quindici anni e da quando è venuto al mondo, il suo unico scopo era diventare il drago più forte di tutti i cieli, succedere al trono del padre e vincere una guerra che incombeva ormai da secoli.

Con gli occhi lucidi, le mani fumanti, il corpo sudato, martoriato da lividi e sbucciature e la gola che bruciava, il giovane ragazzo si rimise in piedi, mentre riprendeva fiato, per quindici anni, la sua vita fu quella,
dolore e sofferenza, il suo corpo, giorno dopo giorno, veniva portato al limite, per tentare di contenere una potenza di fuoco nettamente superiore alle sue prestazioni fisiche.

T: "c-ci riuscirò papà...io...io diventerò re e...non ti deluderò"
E: "HO DETTO DI SPARIRE, TUO FRATELLO MI DARÀ MOLTE PIÙ SODDISFAZIONI..."
T: "padre Shouto non ha neanche quattro anni, non gli si manifesterà il fuoco prima di allora"
E:" NE SONO CONSAPEVOLE... IN OGNI CASO...CERCA DI NON FARTI RIMPIAZZARE PRIMA"

Touya sentì il suo cuore creparsi ed aprendo le maestose ali nere si alzò in volo e si allontanò dal castello mentre una lacrima solitaria solcava le sue guance...

Si fermò nel suo posto sicuro, un angolino abbastanza distante dal regno, in cui non veniva mai nessuno, era ben riparato dalle nuvole ed una muraglia circondava un piccolo giardino.
Ormai da qualche anno, quando Touya aveva bisogno di pensare o di restare da solo si rifugiava in quel luogo, era silenzioso, calmo...tranquillo.
In quel luogo poteva essere sé stesso, non doveva avere paura di suo padre e non era guardato con scetticismo dalle guardie ma soprattutto...non doveva confrontarsi con i suo fratelli.
Touya si sedette in un angolo attaccato al muro, raccolse le ginocchia al petto e diede libero sfogo alle lacrime.

Io...io ce la posso fare...io ce la DEVO fare..

Un dolce tepore gli avvolse le spalle e quando Touya aprì gli occhi sobbalzò nel ritrovarsi al suo fianco un altro ragazzo.
Si alzò di scatto arretrando di qualche passo e mettendosi in posizione d'attacco accendendo una piccola fiamma sul palmo della mano e spalancando le ali

T:"t-tu chi sei?"

Il giovane si alzò tranquillamente in piedi, doveva avere un paio d'anni in meno dell'albino, i capelli biondi gli contornavano il viso e le grandi ali rosse circondavano il suo corpo

H: "mi chiamo hawks...tu invece?"
T:"c-cosa ci fai qui?"
H: "Hey, non si risponde ad una domanda con un' altra, in ogni caso, sono scappato, tu sei?"
T: "q-quelle a-ali...t-tu non sei un...un drago"
H: "hem...direi proprio di no, ora... avrei l'onore di sapere il tuo nome?"
T: "q-quindi t-tu sei un gri-"
H: "ascoltami...non voglio combattere, sono scappato dal mio regno proprio per questo e se anche tu sei qui...bhe...un motivo ci deve essere...drago...perciò...ti va se ricominciamo?
Piacere Hawks...tu sei?"

L'albino guardò sospettoso il ragazzo che adesso gli sorrideva porgendogli una mano, lentamente il fuoco sulla mano di Touya si arrestó e titubante afferrò quella del biondino..."

T: "D-Dabi...chiamami Dabi..."

Il sorriso sulle labbra del minore si allargò ulteriormente per poi sedersi nuovamente facendo segno all'altro di affiancarsi.
Lentamente e dopo qualche incitazione Touya decise di assecondarlo sedendosi, si irrigidì leggermente quando aprendo un ala, il grifone circondò le sue spalle, ma si rilassò subito, sentendosi protetto ed al sicuro in quell'abbraccio mentre un leggero rossore colorava le sue guance

Rimasero in silenzio per qualche minuto, tempo necessario affinché il cuore di entrambi riprese a battere ad un ritmo regolare

D:" noi...noi non dovremmo essere qui...noi...noi siamo nemici giusto?"
H: " e perché? Le famiglie Todoroki e Takami sono nemiche, i draghi ed i grifoni sono nemici, qui...in questo giardino...ci sono semplicemente due ragazzi... Dabi e Hawks... Due nuovi amici...sempre che tu voglia diventarlo Tu hai degli amici? "
D:"n-no...io...non ho mai avuto... ecco...un...un amico"
H: "neanch'io...quindi...amici?"

Questa volta fu Touya a sorridere

D: "amici"

Il silenzio tornò a calare fra i due finché hawks, aiutandosi con l'ala, non fece appoggiare la testa del maggiore sulla sua spalla avvolgendolo.
Lo sguardo sorpreso ed interrogativo di quest'ultimo fece sorridere il minore che ridacchiando rispose alla sua muta domanda

H: "siamo amici e gli amici si aiutano a vicenda...ti va di dirmi perché piangevi? Non lo dirò a nessuno...puoi fidarti di me"

Touya era incerto, non poteva rivelare informazioni riguardo al regno e nemmeno su suo padre però...avvolto in quelle ali, nel suo primo abbraccio, si sentiva al sicuro.

D:"solo se mi dici perché sei scappato e come hai fatto a trovare questo posto"
H: "andata"

I due ragazzi rimasero a parlare per tutto il pomeriggio, dopo un po' anche l'ala di Touya si aprì per circondare il corpo del ragazzo e stringerlo a lui, azione che gli costò qualche battuta da parte del minore e l'improvviso aumento di temperatura, ma nessuno dei due provò a sottrarsi a quel contatto, per la prima volta, entrambi furono loro stessi e si sorpresero di quante cose li accomunavano, per la prima volta entrambi si sentirono...capiti, si sentirono a casa.
Le luci del tramonto avevano già iniziato a colorare le nuvole di rosa, quando il minore, alzandosi in piedi, trascinò con sé anche l'albino.

H:" adesso devo proprio andare... è stato un piacere Dabi ci vediamo domani?"

Il maggiore sorrise e prendendo l'iniziativa strinse in un abbraccio il biondino, cogliendolo di sorpresa e facendolo rimanere immobile con gli occhi spalancati.

D:"certo...a domani hawks"

Quando si staccò, salutò il minore con la mano, prima di girarsi e spiccare il volo.
Arrivò al castello che ormai la luna era alta nel cielo, un silenzio agghiacciante circondava la zona e l'aura emanata non prometteva nulla di buono.
Touya varcò titubante la porta d'ingresso e venne subito assalito da un infinità di guardie che seguivano sua madre ed i suoi fratelli

R: "Touya...dove sei stato?"

Il minore spaventato sbarrò gli occhi mentre iniziò a tremare, c'era qualcosa di profondamente sbagliato in tutto quello, sua madre...non si faceva mai vedere

T: "i-io-"
R: "non importa...Touya...tuo padre... l-lui è...è morto...d-devi diventare il nuovo re, il trono non può rimare vacante...sarebbe l'anarchia...m-mi dispiace piccolo mio...mi dispiace"

Se prima tremava adesso Touya era completamente immobile, paralizzato, fra le braccia di sua madre che lo stringevano piangendo, vedeva i suoi fratelli dietro di lei, anch'essi con le lacrime agli occhi, mentre dentro di lui, un miscuglio di emozioni creavano il caos: dolore, panico, tristezza... eppure...eppure perché non faceva male? Perché si sentì sollevato...alla fine ce l'aveva fatta...era diventato re...
Ed in quel momento Touya non provava nulla, solo una sensazione di vuoto alla bocca dello stomaco che non riusciva a spiegare, mentre un solo pensiero rimbombava nella sue mente

Hawks...perdonami

una singola lacrima solcò il suo volto, mentre staccandosi dalla madre la guardò in volto

T: "lo farò, sarò il nuovo re, da ora e... finché la guerra non avrà fine"

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