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T: "i-izuku...cazzo...giuro che appena mettiamo piede a terra ti meno, aaaaaah r-rallenta"
I: "haha, sai che ti amo vero?"
T: "v-vaffanculoooo"

Dopo gli allenamenti Sorahiko concesse ai ragazzi il pomeriggio libero e vista la presenza di uno dei membri più forti dell'esercito fu concesso al sovrano, dopo che izuku insistette per tre quarti d'ora, il permesso di uscire dal castello.
Tenko che nel frattempo si era lamentato per altri tre quarti d'ora, alla fine aveva seguito Izuku ed adesso stavano volando mentre il castello diventava sempre più piccolo alle loro spalle.

Tenko attaccato al busto del suo ragazzo continuava ad urlare mentre il verdino si divertiva a scendere in picchiata o eseguire innumerevoli giravolte, approfittando del fatto che il grifone non potesse fare comparire le proprie ali finché erano nei pressi del castello.
Con un ghigno in volto il maggiore stringeva a sé protettivo l'azzurrino accarezzandogli i capelli

I:"suvvia che sarà mai, alla fine anche tu hai le ali, non ci sei abituato?"

E nuovamente il drago si lasciò trascinare dalla gravità prima di aprire le ali e planare ridendo alle continue minacce di morte del minore, che, nonostante le apparenze, sorrideva mentre affondava il volto nell'incavo del collo del compagno.
Intanto il giovane Touya rideva alla scena, anche se dentro di sé sentiva la mancanza di un altro grifone, finché un'idea gli fece spalancare gli occhi e col sorriso sul volto si affrettò a richiamare l'attenzione dei ragazzi al suo fianco

T: "seguitemi, voglio mostrarvi un posto"

E a tutta velocità il sovrano si diresse in una precisa direzione, mentre sentiva dentro di sé il cuore battere sempre più velocemente, se la sua idea era fondata, avrebbe potuto ringraziare di persona il biondino per il suo regalo.

Posati i piedi a terra Touya estrasse velocemente la piuma dalla tasca e si voltò verso Izuku, ma non riuscì a trattenere le risate quando vide Tenko correre dietro al verdino con un pugnale in mano mentre quest'ultimo scappava ridendo a crepapelle cercando di scusarsi.
Stavano ancora correndo quando a causa di una buca Tenko perse l'equilibrio e sarebbe caduto se Izuku non gli avesse fatto da scudo col suo corpo, ma inutilmente provarono a reggersi in piedi ed entrambi finirono al suolo uno sopra l'altro con il pugnale conficcato nel terreno poco più avanti.

I: "tutto bene? Ti sei fatto male?"

Izuku con ancora stretto a sé il minore guardava preoccupato il grifone che alzando la testa negó alla domanda

T: "s-sto bene...grazie"

E con occhi pieni di dolcezza nel vedere il volto arrossato ed imbarazzato del ragazzo sopra di sé, Izuku gli lasciò un delicato bacio sulle labbra.

I: "meglio così, non permetterò che tu soffra ancora Tenko, mai più".

Touya seduto in un angolo guardava la scena con un malinconico sorriso, mentre per la prima volta si chiese se anche lui avrebbe mai trovato qualcuno che lo difendesse in quel modo.
Per un istante la figura di hawks si materializzò ai suoi occhi e riprendendosi da quei pensieri si avvicinò ad Izuku col sorriso in volto, voleva rivederlo a tutti i costi.

T: "Izuku...Tu per caso sai se le piume di grifone reagiscono anche-"

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Appena uscito dalla doccia, dopo aver riportato al padre ciò che poteva, hawks si sdraiò sul letto sospirando, il sangue di quel drago era stato più difficile del previsto da eliminare.
Sentì nuovamente milioni di brividi lungo tutta la schiena e sorridendo iniziò ad imprecare nella sua mente

Merda...Dabi...v-vuoi proprio farmi u-uscire di testa...avevo anche appena f-fatto la doccia.

Ma a differenza della prima volta, keigo riconobbe dei precisi segni e nonostante quel contatto gli stesse mandando in tilt il cervello tentò comunque di concentrarsi per capirne il significato, finché una parola non si formò nella sua mente.

V-I-E-N-I

E CHE CAZZO...DABI! MA TI PARE IL CASO?!

S-A-I D-O-V-E S-O-N-O

Gli occhi del biondino si spalancarono ed in meno di cinque minuti, con un sorriso enorme in volto stava già volando fuori dalla sua finestra.
Nonostante fosse passato solo un giorno dall'ultima volta che si erano visti, il cuore nel petto stava per esplodergli da quanto batteva veloce e a tutta velocità si diresse nel loro giardino segreto.

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