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La battaglia infuriava intorno al giovane grifone, i soldati delle due fazioni combattevano a sangue quella feroce guerra mentre lui, piangeva brandendo la spada...

Sì keigo piangeva apertamente, perché si vedeva circondato dalla morte...
Piangeva per i draghi e piangeva per i grifoni...
Piangeva perché aveva fallito...
In qualsiasi campo, come erede, come amico e come amante....

Piangeva perché non era riuscito ad evitare lo scontro, piangeva perché in vita non era riuscito a salvare troppe persone e a causa sua, una di loro è adesso in ginocchio di fronte a lui, con il corpo intriso di sangue, che lo prega disperatamente di dargli il colpo di grazia, per riunirsi con l'unica persona che abbia mai amato...
E soprattutto piange per Touya, gli aveva promesso che avrebbero vissuto insieme, fra quattro anni, senza che nessuno male li potesse sfiorare, gli aveva promesso di proteggerlo ed invece in questo momento Keigo sa, che il suo Touya è in mezzo a quel putiferio, sa che sta combattendo con onore, ma i suoi occhi non sono ancora riusciti a vederlo e la preoccupazione gli attanaglia il cuore senza via di fuga, perciò l'unica cosa che può fare è piangere, mentre solleva la spada...

Katzuki: "ti prego... So che da quel giorno mi rifiutai anche solo di avvicinarti, so che posi fine alla nostra amicizia come se non fosse mai iniziata... So che non è stata colpa tua... Ma io non posso andare avanti così... Ci ho provato, ho provato a dimenticare, ma le lacrime che ora solcano il mio volto, sono solo uno scarso spiraglio, un misero riflesso, di ciò che da ormai tre anni la mia anima è costretta a subire, perciò... Ti prego... Questo è l'ultimo gesto egoistico della mia vita... Affonda quella spada e liberami da queste catene... Io... Non posso continuare a vivere così... Ho bisogno di lui...perdonami Keigo... Perdonami amico..."

Ed hawks dopo anni, vide un triste sorriso, affacciarsi sul volto del biondino, che afferrando la lama con la mano, non si preoccupò del sangue che colava dal suo corpo, né tantomeno di quello che aveva preso a scorrere sul suo braccio...

Keigo: "no...no...ti prego... perdonami... Perdonami katzuki... Io- non volevo, ti giuro che non volevo... ma ho fallito... perdonami... Io Non volevo...io-"

Katzuki: "lo so, l'ho già fatto "

Un ultimo sguardo di comprensione e Keigo impugnò saldamente la spada, mentre katzuki se la portò al collo iniziando a fare pressione...

Katzuki: "addio..."

Ma poco prima che la lama affondasse...
Una sagoma rossa, a tutta velocità, si manifestò davanti ai ragazzi...

Katzuki fu sollevato e adagiato su di una schiena morbida, che possedeva un calore così famigliare al biondino che stentò a crederci...

Kirishima: "Hey amore, quando dicevo che sarebbe stato bello avere un rapporto come romeno e Giulietta non intendevo mica questo..., Non eri stato tu il primo a dire che solo un idiota non si sarebbe accorto della finta morte? E che morire per amore era da deboli?"

Katzuki con il volto sommerso nelle piume del compagno, inspirò a pieni polmoni quell'odore che gli era mancato come ossigeno, non curandosi nemmeno della provocazione e le sue braccia si strinsero saldamente a quel corpo, mentre un singhiozzo mal trattenuto echeggiò nell'aria... E una sola, singola, lacrima di gioia, venne per la prima volta  versata, con un flebile sorriso, dal potente guerriero... Che provò a mantenere la sua solita facciata, ma le lacrime iniziarono a tracciare infinite scie sotto gli occhi e non gli ci volle molto, a cedere sotto il peso del sollievo, che il ritorno del suo amore gli provocò nel petto

Katzuki: "Eijirou... Per l'amor del cielo... Come-...Mi sei mancato eiji... Ti prego perdonami... Io non avrei mai dovuto-"

Kirishima: "hey, hey, hey, amore, sono qui, va tutto bene... Stringimi a te, piangi, colpiscimi, urlami contro, fai quello che vuoi, ma non pensare nemmeno per un istante che sia stata colpa tua... Sono qui... E sarei tornato anche subito, ma le ferite ci hanno messo un po' a guarire... Ti amo katzuki... E questo non potrà mai cambiare... E adesso andiamo via di qui, in questi tre anni, ho finalmente trovato quel luogo, che tanto sognavamo, un luogo in cui poter essere semplicemente noi stessi... Che dici verrai a vivere con me, amore? "

Katzuki: "sì... Sì eiji... Qualsiasi cosa... Basta che andiamo via di qui... Insieme"

Il rosso sorrise e con un battito d'ali si voltò verso Keigo che fissava la scena sbalordito...

Keigo: "e-eijirou... C-come? Q-quando?... Io- io ti ho visto..."

Kirishima: "sai... Ho scoperto che oltre le nuvole... C'è molto ancora da scoprire... Ed io, non vedo l'ora di farlo inseme a questo idiota... Grazie Keigo, per tutto quello che hai fatto... sei stato un buon amico, Non darti la colpa di nulla, sei un bravo principe e sarai un sovrano degno di questo titolo... grazie, per tutto quello che hai fatto... E adesso vai... E realizza finalmente il tuo sogno e chissà... Magari quando tutto questo sarà finito, ci rivedremo... A presto amico"

E così come è arrivato, il grifone dal manto cremisi, si allontanò, scomparendo sotto le nuvole, allontanandosi con in groppa il biondino, per iniziare una nuova vita, lontano da dolore e sofferenza...

Un piccolo sorriso si estese sul volto del principe, guardando verso il punto in cui i due ragazzi scomparvero, ma i suoi occhi, tornarono presto, colmi di terrore, quando sentì un urlo... Il suo urlo

Sentì la rabbia fremere nel corpo e in un battito d'ali si trasformò in un grifone completo, per dirigersi, a salvare l'unico scopo della sua vita... E questa volta... Non avrebbe commesso errori...

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