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T: "figlio vieni qui"

Keigo stava camminando per i corridoi quando l'imponente voce di suo padre lo riscosse dai suoi pensieri, che ancora si focalizzarono sull'albino e come quella mattina rischiò di fargli prendere un infarto più di una volta, prima a colazione, quando sorseggiando una tazza di latte per poco non lo sputó in faccia a sua madre, mentre milioni di brividi gli percorrevano le ali per poi scendere per tutta la colonna vertebrale, gli ci volle tutto il suo autocontrollo per rimanere impassibile agli occhi dei suoi genitori, mentre con la scusa di non sentirsi troppo bene tentò di spiegare il rossore sul suo volto e l'improvvisa sudorazione.
Poi ancora, quando stava per ritirarsi in camera sua, sentì sul collo una fonte di calore, come un leggero sospiro che lo fece bloccare di colpo mordendosi una mano per darsi un contegno.
Corse in camera sua e chiudendosi la porta alle spalle si sdraiò sul letto tentando di regolare il suo battito cardiaco mentre quella tortura non accennava a smettere... però chiuso nella sua stanza e lontano da sguardi indiscreti quasi sperava che non avesse fine.

D-devo...assolutamente scrivergli una lettera spiegandogli l-la sensibilità di q-quella cazzo di piuma, oggi è andata bene, ma n-non credo di poter continuare così p-per una giornata intera...dio...mi farà impazzire...Dabi...

Inchinato davanti a suo padre, keigo, adesso ascoltava le sue parole mentre sentiva la rabbia salirgli in vena, avrebbe preferito, decisamente, tornare a pensare al ragazzo, ma nella sua mente continuava a ripetersi che mancavano solo quattro anni per poter finalmente essere libero, tentando di non mostrare nessun segno di ribellione.

K: "certo padre, le farò sapere tutte le informazioni necessarie per la nostra futura vittoria, a che ora dovrebbe arrivare il mercenario?"
T: "a momenti figliolo, mi raccomando, non mi importa che fine farà quello scarto di uno schifoso drago, ho solo bisogno di prove per poter finalmente distruggere i todoroki"
K: "farò tutto ciò che è in mio potere per strappargli fino all'ultimo segreto"

K: "prego messere, a lei la prima mossa"

Seduto ad un tavolo, con una scacchiera posta al suo centro, il giovane principe con un sorriso concesse la prima mossa al suo ospite, che leccandosi le labbra guardò con aria di superiorità e saccenza il minore, che però non sembrò darci peso.

Il primo pedone venne mosso ed il drago iniziò la sua trattativa

X: "sentiamo...penso di avere utili informazioni che porterebbero la dinastia dei grifoni in netto vantaggio, ma ovviamente, tutto ha un prezzo..."

Keigo senza pensarci troppo mosse distrattamente la regina, il suo modo di giocare era avventato, ma mai aveva perso un incontro, sottovalutato da chiunque gli si ponesse di fronte.

K: "sapremo ricompensarla a dovere in base al suo contributo...prego, è il suo turno"
X: "come è disposto a pagare? Argento? Oro? O perché no? Anche il suo corpo sarebbe un ottima merce di scambio"

Il minore alzò gli occhi al cielo, i tipi come lui non li sopportava, si credevano sempre così spiritosi, quasi non capiva come poteva un essere del genere appartenere alla stessa razza di Dabi.

K: "messere, questo dipende dal contenuto della soffiata, più sarà...succulenta...più il valore dello scambio aumenta"
X: "l'economia del paese è leggermente in ribasso, se si continuerà ad ignorare la situazione il mercato potrebbe finire in grave crisi e di conseguenza una diminuzione della stabilità reale"
K: "oh questa sì che è una buona notizia...prego continui..."

Disse spostando un cavallo e mangiando una pedina al suo avversario.

X:"inoltre una carenza di cibo porterà la siccità e con essa le malattie, quindi un calo di popolazione e di conseguenza l'indebolimento dell'esercito stesso, sarebbe l'occasione perfetta per un attacco"
K: "assolutamente messere, ma posso farle una domanda, cosa la spinge a tradire in questo modo il suo regno, in fondo è la sua stessa culla "
X: "tsz...ragazzo, per due soldi e un po' di divertimento chiunque sarebbe disposto a vendere persino la sua casa"
K: "capisco, la ringrazio infinitamente per il suo prezioso contributo"

Già keigo odiava davvero quelle persone ma in quel momento il suo dovere era uno e non poteva cedere, non adesso che mancava così poco.
Doveva estrapolare più informazioni possibili da quella spia della peggior specie per poi riferire a suo padre quello che riteneva più consono per rimandare il più possibile ogni sorta di insurrezione.
Su una cosa era grato a suo padre, il suo profondo odio per i draghi non lo faceva neanche avvicinare a quelle creature, per questo aveva rilegato al figlio quello sporco compito, nonostante sapesse bene che nessuno da nulla senza ricevere qualcosa in cambio e abbandonando suo figlio alla peggior specie che spesso si era trovato ad affrontare anche numerosi scontri.
Ma in quel momento, quello sporco compito si era rivelato di vitale importanza se voleva preservare il futuro.
E mentre ascoltava quel viscido essere che pur di quattro denari era disposto a vendere il proprio re,  fu durante la sua ultima mossa, quando spostò il re per fare scacco matto che il suo cervello si spense e la vista gli si appannò.

X: "sua signoria se mi permette, prima di concludere, ho un ulteriore notizia che sono sicuro le farà piacere conoscere...deve sapere che il grande Enji todoroki, il sovrano,è morto la scorsa notte ed ha preso il suo posto il suo stupido figliotto, magari per un'adeguata ricompensa potrei arruolare qualcuno che glielo consegni, anche se non posso garantirle le condizioni...sa com'è noi mercenari non siamo dei tipi così...di buone maniere ma-"

Fu un secondo, e la testa del drago finí sul pavimento, con le pupille ridotte ad un punto e la vena del collo pulsante keigo estrasse dal fodero la sua spada e con un gesto fulmineo decapitò il soldato...

K: "sfioratelo con un dito e giuro che la guerra verrà scatenata e non avrà fine finché non vedrò il sangue di voi tutti pezzi di merda grondare dalle mura del castello"

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