5 gennaio, autodromo di Imola.
Era arrivato il giorno tanto atteso da Amelie. Si svegliò presto dopo una notte di poche ore di sonno. Fece colazione, si vestì e preparò il pranzo da portare via. Salì in macchina con suo padre e partirono. Si diressero al casello dell'autostrada. 120 km la divideva dalla destinazione di quel giorno e dal posto che reputerà il più bello in assoluto. Amelie e il padre passarono le ore in macchina a parlare di macchine e motori. Nel mentre parlava anche con la sua migliore amica che non capendoci niente di auto era in ansia e felice per la giornata a cui stava andando incontro. Finalmente dopo la mattinata passata in autostrada arrivarono a destinazione. Si fermarono a mangiare il cibo che avevano portato da casa e poi scesero dalla macchina alla ricerca di un bar per prendere un caffe e un dolcetto. Purtroppo il tempo non era dei migliori infatti in quel momento che iniziò a piovere. Fecero un giro per il centro della città, molto carina. Dopo averla visitata un po' Amelie prese il navigatore per arrivare più facilmente al punto di arrivo che era sempre più vicino. Ed ecco che si ferma nel parcheggio. Amelie scese di corsa dalla macchia per andare a vedere meglio l'imponente struttura che si ritrovò davanti a se. Senza perdere tempo prese in mano il telefono ed a iniziare a scattare un sacco di foto e a mandarle alla sua migliore amica che gli rispose subito tutta eccitata, sapeva quanto era felice Amelie in quel momento. Amelie era finalmente arrivata al circuito di Imola. Prima di andare a vedere la mostra si diressero al parco in cui era posta la statua di Ayrton Senna, pilota deceduto il 1 maggio del 94 a causa di un incidente proprio su questa pista. Il monumento era molto bello, sulla rete che divideva la pista con il parco c'erano appese un sacco di bandiere brasiliane, foto, magliette e cappellini in onore di Ayrton. Mentre tornavano all'autodromo Amelie era contentissima, non ci poteva credere di star camminando di fianco a un circuito di formula 1 dove corrono i 20 piloti più bravi e forti del mondo. Arrivati al museo, che fuori si presentava con un bellissimo murales di Senna, entrarono e salirono al piano di sopra dove erano esposte le monoposto. Amelie le guardò tutte con attenzione lasciandone una per ultima, si trattava di un'alpha tauri del 2020, macchina con la quale Pierre Gasly vinse a Monza, restò li ad osservarla in ogni minimo dettaglio per circa un'ora, dall' altezza delle gomme ad ogni piccolo dettaglio all'interno della monoposto. Amelie essendo una ragazza estremamente curiosa vide un corridoio e decise di seguirlo. Che dire, è stata la decisione più bella che potesse prendere. Si ritrovò davanti ad una grande finestra che dava proprio sulla griglia di partenza della pista. Amelie rimase li con il fiato sospeso a ammirare la vista, in assoluto la migliore mai vista nella sua vita. Si poteva benissimo vedere ogni singolo dettaglio di quel pezzo di circuito. Osservò la pista con tutti i segni per la partenza delle monoposto, si poteva vedere il semaforo che ad ogni gara fa salire al massimo l'ansia ma allo stesso tempo appena scattano le luci verdi ti da una scarica di adrenalina assurda. Se si abbassava di poco lo sguardo si notava la pit lane con tutti i box chiusi momentaneamente. Il circuito era vuoto, non c'era un'anima in giro anche perché non c'era nessuna gara, trasmetteva tranquillità nonostante durante i weekend di corse c'è un sacco di casino, è pieno di persone sia in pista sia fuori ad aspettare la partenza. Amelie rimase a guardare la vista ancora per un po' con un sentimento di pace e tristezza allo stesso tempo. La ragazza si girò sbadatamente come suo solito fare per incamminarsi all'uscita, ma appena si girò andò a sbattere contro qualcuno. "ops" disse a bassa voce quasi per non farsi sentire, "hii" pronunciò l'individuo davanti a se.
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Blue eyes || Lando Norris
FanfictionBahrain, prima gara della stagione. Amelie si trovava nel paddock quando incrociò due occhi azzurri e da li non ne poté più fare a meno. ⚠️⚠️ I risultati delle gare saranno inventati