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Margherita

Quando mi svegliai Gian non c'era.

Balzai al centro del letto. Raccolsi, con fretta intrisa di imbarazzo, ogni vestito disparso sul pavimento. E sgattaiolai al bagno.

Mi immobilizzai dinanzi lo specchio e fissai il mio riflesso.

"Cosa hai fatto?" chiesi alla me riflessa in quella cornice riflettente.

Non avevo una risposta.

Cosa avevo fatto?

Ero andata a letto con Gian!

E per quanto mi sentissi felice, soddisfatta, appagata, coinvolta e sull'orlo del delirio emotivo. Mi sentivo in colpa.

Era avvenuto con troppa fretta. Ci conoscevamo da così poco.

Non sapevo nemmeno chi fosse davvero fino in fondo.

Era qualcosa di simile ad un professore, ma con mille misteri celati gelosamente.

Forse presto sarebbe scappato via da me.

O forse era già scappato via da me.

Mi rivestii, cercai di riordinarmi.

Poi notai un biglietto su una piccola borsa.

C'era scritto: Qui troverai ciò che ti serve. Buongiorno.

Aprii quella piccola borsa e trovai ogni cosa: shampoo, balsamo, docciaschiuma, creme, dentifricio, spazzolino, spazzola.

Ne approfittai. In fondo se fosse realmente scappato, lo avrebbe fatto a prescindere dalla mia permanenza al bagno. Tanto valeva darsi una riordinata. 

Quando uscii timidamente dal bagno, lo trovai sul letto.

"Piaciuto il regalo?"

Lo vidi osservare ciò che reggevo nella mano destra. La piccola borsa. 

Solo in quel momento, con maggior lucidità, mi resi conto di quanto fosse stato un gesto tenero e premuroso.

Ogni dubbio colò a picco. Non era scappato e forse non era intenzionato a scappare via da me. Anzi a giudicare dal suo volto soddisfatto sembrava felice.

"Colazione?" aggiunse qualche secondo dopo ed io mi limitai ad annuire.

Ci dirigemmo verso al cucina raccolti in un silenzio assordante.

Ci accomodammo e lui servì la colazione più bella che avessi mai visto.

"Nessuno ha mai fatto una cosa del genere per me" ammisi, forse con troppa spontaneità.

 Lui scoppiò a ridere.

Cercai di attutire il colpo.

"Voglio dire...nessuno ha mai preparato per qualcuno una colazione così bella!"

Stavo divagando in modo poco coerente.

"Mi permetto di dissentire!" rispose lui, ancora divertito.

"Perché?" lo scrutai confusa.

"Ti ho visto preparare la colazione per tutta la tua famiglia in modo egregio !" scherzò.

Spalancai la bocca e lo scrutai.

Nella mia mente iniziava a disegnarsi un profilo nuovo. Lui sembrava ...

"Mangiamo?"

"Si, ho una fame!"

Prima di sedersi, si avvicinò. Scostò una ciocca dei miei capelli e parlò.

"Come ti senti?"

A quel punto arrossii in modo del tutto imbarazzante e lui abbozzò un sorriso.

Fuoco Nell'AcquaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora