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Gian

Quando mi svegliai, lei non c'era.

Balzai in piedi e provai a sussurrare il suo nome.

Ero ancora frastornato.

"Marghe?" chiesi e ispezionai la stanza.

Una luce mi convinse di colpo a puntare in quella direzione.

Il display del mio smartphone era illuminato.

Fissai il display.

Lessi quel messaggio e sperai che non avesse frainteso.

Cercai in ogni anfratto, ma non c'era.

Uscii in giardino e ispezionai anche l'ambiente, ma non c'era.

Aveva di certo frainteso.

Intanto, iniziai a temere per la sua incolumità.

"Marghe?"

Non c'era risposta.

Dov'era finita?

Uscii a cercarla, ma non la trovai. Provai a telefonarle, ma non aveva con sé il suo smartphone.

Eravamo avvolti dal bosco.

Ero sull'orlo di una crisi, quando finalmente la vidi apparire all'orizzonte.

Le corsi in contro e l'abbracciai.

Pensavo che avrebbe rifiutato quell'abbraccio, sapevo che avrebbe potuto rifiutarlo.

Aveva probabilmente frainteso.

Ma non rifiutò l'abbraccio.

Anzi, si avvinse a me con brama.

"Dov'eri?"

"A fare una passeggiata!" disse, ma stava tremando dal freddo.

"Entra!" le dissi, trascinandola con me verso l'uscio.

La invitai ad accomodarsi e provai a fare ardere il fuoco nel camino.

Mi apprestai anche a prepararle una cioccolata calda, ma lei mi bloccò, invitandomi a sedere accanto a lei.

"Dammi qualche secondo!" dissi.

La ignorai, preparai una cioccolata calda, afferrai una coperta e lasciai che il fuoco ardesse, sino ad irradiare di calore l'intera camera.

Una volta ultimato i dettagli, mi accomodai a qualche centimetro da lei.

Si coprì con la coperta e iniziò a sorseggiare la calda cioccolata.

Il suo viso, fino a quel momento pallido dal freddo, riassunse colore. Le sue gote divennero rosse come piaceva a me.

"Devo dirti una cosa!" disse.

"No, devo dirtela io!" dissi.

Ma lei scosse il capo e parlò per prima.

"Ho letto quel messaggio sul tuo telefono!" aggiunse.

Lo sapevo.

Ne ero certo.

Provai a parlare ancora, ma me lo impedì ancora.

"Ascoltami prima..." disse e prese un respiro "Ho pensato che fosse tutto sbagliato, che anche tu mi avessi tradito!"

Iniziai a scuotere il capo, stavo fremendo, volevo parlare, ma preferivo lasciarle il suo tempo, prima di dirle che aveva assolutamente frainteso tutto.

Prese un sorso di cioccolata fumante e tornò a parlare.

"Poi sono andata a fare due passi, ho riflettuto. Ho pensato a quanto fossi arrabbiata con te, con mio padre, con Lucas!" si fermò "Sai perché?"

Fuoco Nell'AcquaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora