8. Levi

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Sabato arrivò più velocemente del previsto ed Eren non fu affatto pronto.

In quei due giorni i due non si erano sentiti, e il più giovane ne aveva approfittato per terminare un paio di lavori, in modo tale da avere la giornata completamente libera.

"Eren ti devi calmare, stai andando in iperventilazione"

"E se non venisse? Ha già cambiato orario una volta, cosa gli impedisce di annullare l'uscita?"

Quella mattina stessa, Levi gli aveva scritto che non sarebbe potuto partire prima dell'ora di pranzo a causa di un problema sorto in caserma a cui doveva porre rimedio.
Inutile dire che il castano ne era rimasto deluso, e in quel momento più che mai aveva timore che quello non volesse incontrarlo e che stesse solo giocando con lui.

"Eren, non so che dirti, forse non dovremmo fidarci... ti ha detto almeno dove dovreste andare a cena?"

Si, perché Levi gli aveva detto che lo avrebbe portato a cena fuori e questa decisione non gli era piaciuta affatto.

Sicuramente si sarebbe presentato solo lui e avrebbe fatto la figura del fesso scaricato all'ultimo minuto.

"Mi deve mandare l'indirizzo, mi ha solo detto di non vestirmi da adolescente in preda ad una crisi ormonale... dovrebbe quasi essere arrivato, ci vogliono due ore e mezzo da Yokohama a qui".

"La cosa mi puzza.. senti io ti acc-"

Il castano passò il telefono ad Armin dopo averlo sbloccato, chiedendogli di leggere il messaggio, sicuro che fosse di Levi, non avendo lui stesso il coraggio necessario.

Armin lesse velocemente e strabuzzò gli occhi e quasi non si affogò con la sua stessa saliva quando aprì bocca.

"Ma scherziamo?!"

"Lo sapevo non viene... sono un cretino!"

"Non credo ai miei occhi! Ha prenotato al Ginza Shinohara quel ristorante è Inn!"

"Non prendermi per il culo Arm!" il castano strappò il telefono dalle mani dell'amico leggendo pure lui il messaggio, rimanendo basito.
Quel posto non solo era famoso per non essere proprio alla portata dei portafogli di tutti, ma oltretutto aveva un codice di abbigliamento specifico e trovare un tavolo era pressoché impossibile!

"Amico, chiudi la bocca e finisci di prepararti, non hai molto tempo"

Il castano continuò il messaggio e si fiondò in bagno lanciando il telefono sul divano.

Aveva solo venticinque minuti per arrivare al ristorante


Se ti da buca ti veniamo a prendere io e Jean.

Che bella nota di ottimismo gli aveva scritto il suo migliore amico!

Eren aveva preso un taxi per arrivare puntuale, non volendo perdere tempo nel cercare posto con la macchina.
Si era trovato di fronte al ristorante in tempo per l'orario stabilito, ma non sapeva davvero cosa avrebbe dovuto fare.
Si sistemò la giacca che portava e si toccò i capelli nervosamente: non era vestito in maniera troppo elegante ma sperò che andasse bene, aveva dei jeans neri aderenti con la giacca del medesimo colore e una camicia bianca come le scarpe.

Forse avrebbe fatto meglio a indossare una giacca più pesante ma non importava, non voleva sfigurare alla loro prima uscita.
Non sapendo cosa dovesse fare, entrare non se ne parlava minimamente, prese a osservare l'ambiente che lo circondava.

Pur essendo le 20, molti erano ancora fuori, nonostante il freddo e il buio.

C'era chi aveva già cenato e quindi si godeva una passeggiata all'aria aperta, c'era chi ancora lavorava o chi si affrettava a tornare a casa dai propri cari.

Mostrami Davvero Chi SeiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora