Hange ed Erwin si accorsero che qualcosa non andava in Levi quando quella mattina lo sentirono sbraitare contro i sottoposti in caserma, cosa che difficilmente accadeva, almeno in quel modo così aggressivo.
Il loro amico difficilmente perdeva la calma che lo caratterizzava, perciò erano sicuri che fosse accaduto qualcosa tra lui e Eren, anche perchè da quando era tornato non aveva parlato del giovane nemmeno per sbaglio.
Durante la pausa pranzo, Hange lo cercò ma non riuscì a trovarlo, finchè non chiese ai soldati posti all'ingresso col compito di controllare le entrate in caserma.E' uscito dieci minuti fa
La castana andò in mensa e si sedette con Erwin per pranzare, passando un po' di tempo con suo marito.
"Spero che non abbia litigato con Eren, è tornato a casa da due giorni e non l'ho mai sentito parlare di quel ragazzino."
"Hange, sai perfettamente che Levi è riservato per quanto riguarda la sua vita sentimentale."
"E' vero ma ultimamente si apriva spesso con noi e temo che sia accaduto qualcosa. Devo andare a parlargli"
Affermò convinta l'occhialuta stiracchiandosi le braccia."Presumo sia andato da loro."
"Allora era qui che ti rifugiavi."
Hange si sedette a terra accanto al capitano, non prima di aver salutato i due volti raffigurati su quelle due piccole lastre di pietra ai piedi di un grande albero verde.
Esse non erano altro che le lapidi di Isabel Magnolia e Farlan Church, i primi migliori amici dell'amico che sedeva al suo fianco.
Quando qualcosa di importante non andava per il verso giusto, Levi entrava in quel cimitero e si sedeva davanti all'albero sotto alle cui radici erano stati sepolti resti dei corpi degli ex-compagni di squadra.
Dopo l'incidente che l'aveva devastato, aveva passato giornate intere in compagnia delle lapidi, senza mai aprire bocca."Sai, ogni volta che entro qui, rivedo i volti dei nostri compagni. Per tutti questo cimiteri è considerato un luogo triste e lugubre, ma io lo trovo meraviglioso. Tutti questi alberi sono la culla dei loro corpi e guarda come sono alti e belli, giovani e forti! Come se la loro anima vivesse in queste cortecce e in queste foglie verdi."
"L'ho lasciato."
Hange si ammutolì ma non si scompose più di tanto, essendosi immaginata già precedentemente che potesse essere Eren il motivo per il quale l'amico sembrava così turbato, ma non credeva che la cosa fosse così grave."Non regge il peso del mio lavoro e io non posso obbligarlo a farlo."
"E secondo te, ha intrapreso una relazione perché non sapeva cosa fare? Era perfettemante a conoscenza di quale fosse il tuo ruolo nell'esercito."
"Da moccioso qual è non avrà messo in conto il fatto che sarei stato assente a lungo o che avrei rischiato la vita. Non era semplicemente quello giusto, fine della storia."
La castana osservò bene Levi e lo vide con gli occhi puntati sulle foto dei due ragazzi."Loro non si sono fatti questi problemi."
"Loro sono anche qui sottoterra."
Esclamò tagliente con una voce che non ammetteva repliche."Isabel e Farlan si amavano molto, e se lo sono dimostrati fino alla fine, cosa c'è di male? Anche chi appartiene alle forze armate ha diritto a condividere la vita con qualcuno."
"Hanno detto di amarsi prima che la bomba deflagrasse, l'hanno detto davanti a me ed è stato così disgustoso, potevano risparmiarselo."
Hange capì cosa volesse dire l'amico, per questo stese le gambe e buttò la testa all'indietro pensando alle parole giuste da pronunciare."Le stesse parole te le ha dette Eren per caso?"
"Ci ha provato, ma ho troncato il discorso sul nascere."
L'amica sospirò rattristita dalla situazione.
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Mostrami Davvero Chi Sei
FanfictionEren Jeager è un giovane graphic Designer che condivide un piccolo appartamento con l'amico Armin. Omosessuale dichiarato, ha una famiglia che non accetta completamente il suo orientamento sessuale e per questo non riesce a mantenere una relazione s...