Eren si trovava sempre inginocchiato davanti a Levi, ma stavolta con un panno in microfibra imbevuto di acqua e olio.
Levi gli aveva dato il permesso di rimuovergli la crema che aveva sul volto, ma non era ancora riuscito a farlo.
Il cuore martellava nel petto ad una velocità quasi disumana.
Temeva di scoprire qualcosa a cui non era pronto, tuttavia si trovava in quella situazione ed era deciso ad andare avanti.
Voleva vedere cosa si celasse sotto quella crema, voleva sapere il vero motivo per il quale il ragazzo non si fosse subito fidato del suo giudizio."Levi se non te la senti io.. non dovevo insistere"
Il corvino alzò il capo e spronò il ragazzo a iniziare l'opera, non distogliendo mai lo sguardo dai suoi occhi verdi.
Con cura e delicatezza, il castano strofinò il panno sulla pelle candida, facendo riaffiorare ciò che era nascosto al di sotto del trucco.
Schiuse leggermente le labbra ma le serrò subito dopo, vedendo i pugni di Levi stringersi come se si stesse trattenendo dal fare o dire qualcosa.
"Ti fanno male?" Le dita affusolate di Eren si posarono prima sulle cicatrici più esterne, le più piccole, in seguito andarono a tracciare quella linea che partiva poco sopra il sopracciglio destro per poi percorrere l'intera guancia, fin quasi al labbro superiore.
Non erano particolarmente in rilievo e anche la loro visibilità non era così tanto accentuata come credeva.
Quelle più piccole si vedevano molto meno, ma Eren pensò che il maggiore fosse bellissimo anche così.
"I primi tempi si. Metto un olio specifico per schiarirle quando sto troppo fuori casa che in realtà mi ha aiutato a far cicatrizzare la pelle nel migliore dei modi".
"Puoi toglierti la lente?" Levi fece come richiesto e si tolse la lente, poggiandola sul comodino affianco al letto.
Senza di essa, la differenza tra i due occhi era più netta, non di troppo, ma si vedeva che il destro fosse più opaco dell'altro.
"All'inizio pensavo di averlo perso, ma Hange è riuscita a salvarlo assieme alle mie dita, come hai potuto notare"
"Come ci vedi adesso?"
"La vista non è particolarmente diversa dall'altro occhio. Vedo tutto un po' più scuro e leggermente sfocato ma riesco a svolgere perfettamente il mio lavoro" Spiegò Levi con tono basso e fermo, continuando a guardare il castano inginocchiato davanti a sé.
"Perché sei stato congedato se puoi sempre lavorare?"
"Ho partecipato a molte missioni e ho visto molti compagni cadere sotto i colpi di fucile. Mi hanno congedato per questa sorta di invalidità che ho riportato, anche se l'hanno messo temporaneo" Un lampo di preoccupazione nacque negli occhi del più giovane nell'udire quelle parole.
"Quindi potrebbero richiamarti per le missioni ad alto rischio?"
"Si, ma solo se la mia presenza sarà necessaria. Quelle che compio adesso sono per lo più pacifiche senza troppi rischi"
Eren stette per qualche secondo in silenzio riflettendo sulle sue parole e sui sentimenti che stava provando.
Il passato del soldato l'aveva colpito profondamente, scuotendo il suo animo come niente aveva fatto prima."Posso toglierti la maglia?" Levi lo anticipò e se la tolse rimanendo a torso nudo, mostrando il suo corpo tonico e muscoloso.
Se Eren fosse stato un adolescente in piena fase ormonale, avrebbe già sbavato come un cane di fronte a un osso succulento, ma non era quello il caso.
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Mostrami Davvero Chi Sei
FanfictionEren Jeager è un giovane graphic Designer che condivide un piccolo appartamento con l'amico Armin. Omosessuale dichiarato, ha una famiglia che non accetta completamente il suo orientamento sessuale e per questo non riesce a mantenere una relazione s...