12. Sei Venuto A Prendermi?

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"Soldato, in piedi!"

"Capitano non ce la fa, è sfinito, abbia un briciolo di pietà"

"Meglio che vada a cercarsi un altro lavoro"

Levi lasciò il campo d'addestramento con i risultati dei test che aveva appena fatto.

Alquanto deludenti a quel punto dell'anno.

Andrò nel suo ufficio e si sedette sulla sedia, rileggendo i dati in suo possesso per stilare la lista dei promossi.

"Hanno fallito di nuovo?" Un biondo entrò nella stanza con un sorriso in volto, conoscendo già la risposta a quella domanda.

I test di Levi erano difficili da superare, e solo pochi graziati dal cielo riuscivano nell'impresa al primo tentativo.

"In otto ci sono riusciti, sono gli altri trentadue a fare pena" Affermò il corvino vedendo l'amico sedersi sulla sedia di fronte alla sua scrivania, iniziando a parlare.

"Se te lo stai chiedendo Hange è andata a Tokyo per un corso di aggiornamento stamani, per questo non l'hai ancora vista"

"Tch, ora capisco perché non mi abbia ancora assillato con la sua parlantina, sembra il moccioso da questo punto di vista, insieme potrebbero fondare un'associazione a delinquere"

"Che impressione ti ha fatto?" Levi alzò gli occhi sulla figura del colonello e poggiò i gomiti sul legno scuro della scrivania, incrociando le mani sotto al mento.

"E' maldestro, sfacciato e tutt'altro che taciturno. Oltre ad essere estremamente disordinato, ti farei vedere camera sua, un maiale vive meglio" Ammise con la sua solita schiettezza, senza usare mezzi termini.

"Sei andato a casa sua e non te lo sei portato a letto, avrà sicuramente qualche pregio"

"E' perspicace quando vuole esserlo, affabile e molto creativo. Mi ha mostrato come lavora e gli brillavano gli occhi mentre lo faceva. Hai presente un moccioso quando gli dai le caramelle? Nauseante"

Erwin sorrise e scosse la testa

"Cupido ha colpito eh?"

"Solo perché non l'ho ancora scartato non vuol dire che non lo farò prossimamente"

A quel punto il biondo si alzò e si ricompose.

"Se non l'hai scartato significa che lo ritieni abbastanza maturo dal poterti stare accanto. Non mandare tutto a rotoli"

Nel frattempo a due ore di distanza, la stessa conversazione la stavano avendo un ragazzo castano e un biondino.

"Capisco che dovessi lavorare, ma non l'hai nemmeno sbaciucchiato un po'?" chiese Armin curioso.

Nel momento in cui aveva saputo che il ragazzo misterioso era entrato in casa loro, si era eccitato all'inverosimile, aspettandosi qualche dettaglio piccante che però non era arrivato.

"Sei matto Armin? Non so come comportarmi con lui.. quello mi amputa le mani se sbaglio qualcosa!"

"E' asessuato se non gli è  nemmeno venuto in mente di saltarti addosso!"

Eren si morse il labbro e si massaggiò il retro del collo, ripensando a quello scambio di sguardi che c'era stato tra loro.

"Beh diciamo che  mi ha fatto mettere a cavalcioni sulle sue gambe, ma era arrabbiato perchè l'avevo offeso"

Il biondo strabuzzò gli occhi e si avvicinò ancora di più all'amico con gli occhi spalancati.

"Come come? Mi stai dicendo che ti ha tirato sopra di lui?"

Mostrami Davvero Chi SeiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora