24. Onsen

743 58 32
                                    

Dopo aver riaccompagnato Kuchel a casa, i tre tornarono a casa e Eren si mise a guardare la televisione in sala.
Levi si era spostato in cucina per bere un bicchiere d'acqua e ne approfittò per svuotare la lavastoviglie.

"Posso prendere un bicchiere pure io?" Levi versò l'acqua alla donna, la quale bevve lentamente osservando ogni movimento dal padrone di casa.

"Tua madre è una donna in gamba, ti ama molto."

"Siamo sempre stati io e lei, si è dovuta rimboccare le maniche per occuparsi di me."

"Non deve essere stato facile, i ragazzi senza una figura maschile cresc-"
Levi si voltò verso la donna gettando un canovaccio sul tavolo quasi con rabbia.

"Cos'è che vuole dirmi esattamente? Mi ha già fatto capire che sono uno stronzo senza sentimenti, pensa che possa fare del male a suo figlio? Non sono una persona violenta, per chi mi ha preso?"

"Vai in guerra ad uccidere le persone, utilizzi armi e non saresti violento?"

"Non alzerei mai un dito contro Eren, che cazzo sta dicendo? Servo il mio paese e aiuto chi è in difficoltà, non uccido per hobby. Tutto questo disprezzo lo prova perché sono arruolato o perché non sono perfetto per suo figlio? Avrebbe preferito un bell'avvocato del cazzo con il corpo integro invece che ricucito? Non mi scuserò per essere quello che sono e se non le sta bene, sa dov'è la porta" Detto questo il corvino finì di riordinare e tra i due cadde un silenzio tombale, interrotto dalle parole trasmesse alla televisione.

"Eren si è addormentato."Se ne uscì Carla spegnendo la televisione chinandosi per svegliare il figlio, quando Levi la fermò e prese a mo di sposa il castano, portandolo in camera sua, chiedendo poi alla donna se volesse dormire in quella stanza col figlio.

"Sei il suo ragazzo e per di più in casa tua, non mi permetterei mai, buonanotte"
La mattina seguente si svegliarono e si preparano per andare in un'onsen che Levi aveva prenotato come regalo di compleanno per la madre.
Erano saliti da poco in macchina e il corvino non ne poteva già più delle chiacchiere del ragazzo.

"Moccioso se non ti cheti giuro che apro lo sportello e ti butto fuori a pedate"

"Smetti di fare lo scorbutico e dimmi come funziona questo schermo qui"

"Non siamo su uno shuttle Eren, funziona come in ogni altra macchina" I due battibeccavano senza badare alla presenza delle rispettive madri sedute nel sedile del passeggero, come se queste non fossero presenti.

"Eren ha ragione, smetti di brontolare"

"Ah? Stai simpatizzando per lui? Posso sempre fare marcia-" Eren gli lasciò un bacio sulla guancia riuscendo a zittirlo e si girò per parlare con le donne, fino all'arrivo a destinazione.

"Oh mio dio ma è bellissimo qui!" Davanti a loro vi era una grandissima vasca termale con i vapori che si alzavano di qualche metro verso l'alto.

"Vero? Ci sono sempre voluta venire ma il signorino non mi ci ha mai portata"
Eren e Levi andarono nella parte riservata agli uomini mentre le due madri in quella per le donne.

"Non c'è niente a separare le due vasche?" Domandò Carla immergendosi fin sopra il seno, essendo nuda, come le Onsen richiedevano.

"C'è una piccola strettoia a pochi metri da qui che non si vede per via del vapore che separa le due vasche. Siamo divisi ma uomini e donne potrebbero stare vicini, non sono così fiscali qui. L'ingresso è limitato comunque, più di un tot di persone non vi possono accedere in una volta sola"
Le rispose Kuchel sedendosi accanto a lei, poggiando la testa sulla roccia retrostante.

"Eren e Levi hanno discusso? Ho visto mio figlio un po' teso in macchina."

"Non Eren, abbiamo avuto uno scontro ieri io e lui." La corvina si prese qualche secondo per pensare prima di aprire nuovamente bocca.

"Capisco che Levi non le piaccia e forse non le piacerà mai, ma non gradisco che lo attacchi senza conoscerlo. Non è una cattiva persona o Eren non lo avrebbe mai frequentato, non è uno stupido"

"Sono preoccupata. E' una relazione a distanza, con un uomo più grande che potrebbe stare via anche mesi. Non voglio che soffra"

"E va bene se è mio figlio quello a soffrire? Non si merita una possibilità?"


Nel frattempo, i due ragazzi erano nascosti in una nube di vapore, l' uno che spingeva nelle carni calde dell'altro.

"L-Lev scopami più forte!" Sussurrò Eren rilasciando gemiti lunghi e profondi, premendo la testa di Levi contro il suo collo.
Questo lo stava prendendo contro una roccia umida, tenendolo fermo per i fianchi, affondando ripetutamente dentro quel corpo tonico.

"Cristo ti rovinerei moccioso" Se ne uscì mordendo il collo immacolato del più piccolo, lasciandoci successivamente un succhiotto non troppo marcato.
Gli era mancato non toccare quella pelle abbronzata a quel modo, prendersene cura come lui sapeva fare.
Decise di cambiare angolazione iniziando a scoparlo duramente, colpendo con la punta del pene la sua prostata, tenendo ben in mente l'immagine di un Eren disperato per lui.

"Levi m-merda! Sto per-"

Il corvino aumentò ancora il ritmo delle spinte, riversandosi infine dentro di lui, seguendo con lo sguardo gli schizzi di sperma del castano che sporcarono il petto ad entrambi.
Passò in silenzio le braccia sotto le ginocchia di Eren e sollevò il bacino a mezz'aria, osservando come gli occhi di Eren lo stessero fissando con curiosità.

"Osa lanciarmi e mi metto ad urlare."

"Non ti conviene urlare o farai accorrere i pochi clienti che ci sono e ti vedrebbero nudo e sporco" Affermò chinandosi e prendendo senza avvisare l'erezione del castano in bocca, iniziando a succhiarlo e leccarlo lentamente.
Occhi verdi spalancò la bocca ma da essa non uscì niente, il fiato spezzato da quel gesto totalmente inaspettato.
Levi non gli aveva mai fatto un pompino in quei mesi e credeva non fosse il tipo da fare determinate cose.

Ma si sarebbe ricreduto subito.

Succhiava la sua erezione divinamente, lasciando che la punta strusciasse contro il suo palato, facendolo fremere dal piacere.
Mise una mano nei capelli corti dell'altro, guidandolo nei movimenti per venire in fretta, non volendo di certo essere scoperto in quella situazione compromettente.
Una volta venuto nella bocca di Levi, questo ingoiò il suo sperma senza problemi, riportando il castano nell'acqua, reggendolo per uscire da quella nebbia di vapore.
Dopo aver ripreso fiato, Eren circondò il collo di Levi con le braccia, accarezzandogli la pelle bagnata con la punta delle dita.

"Pensavo non ti piacesse fare i pompini ai tuoi amanti."

"Infatti, tu sei un moccioso, non il mio amante."
Eren sorrise e scostò i capelli umidi dalla fronte del maggiore, avvinando le labbra alle sue, chiudendo gli occhi.
Levi lo fissò intensamente, mettendo su un'espressione quasi scocciata, ma si protese a sua volta verso le sue labbra per esaudire la sua tacita richiesta.
Entrambi dischiusero le labbra e fecero congiungere le loro lingue, dando inizio ad un bacio passionale e ardente, a testimonianza dell'affetto che provavano l'uno per l'altro.
Sarebbero rimasti li per ore se avessero potuto, isolati dal mondo, al sicuro dai pregiudizi della gente.

"Sei eccitante tutto bagnato Lee"

"Quando la smetterai di chiamarmi con quel diminutivo orrendo?"

"Nell'esatto momento in qui la smetterai di chiamarmi moccioso o ragazzino" Borbottò Eren abbracciando il corvino, il quale non potè far altro che far nascere un piccolo sorriso sulle sue labbra.

"Non capiterà mai, moccioso" Ghignò spalancando le gambe del castano, entrando nuovamente nella fessura nascosta tra le sue natiche sode.

"S-sei spregevole! E insaziabile!" gemette aggrappandosi ancora una volta a quelle spalle forti che lo reggevano quasi senza sforzi.

"Sai perfettamente che un round solo non mi appaga."



----

Festeggiamo l'esame con un capitolo hot!
Pubblico velocemente, se ho fatto degli errori correggerò domani!
Buona giornata carissime/i!

Mostrami Davvero Chi SeiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora