"Amore" ecco come l'aveva chiamata oltre che a Viki, avrei voluto spaccargli quella testa da biondino del cazzo e poi, da quando le piacciono i biondi? Accendo l'ennesima sigaretta e butto fuori una nuvola densa di nicotina, stupido idiota a mettersi in mezzo a noi. Lui non potrà mai essere il suo primo, io lo sono stato per la mia piccola, sono stato il suo primo rapporto sessuale e sopratutto il suo primo amore e come si dice, "il primo amore non si scorda mai" e le sue braccia intorno al mio collo mi hanno dato la conferma di quel cazzo di stupido detto. Sono furioso, ho fatto tutta questa strada per farmi bloccare dal primo coglione che passa ma io non mi arrendo, devo parlarle e spiegarle tutto, o forse no? Cazzo lei mi rende così vulnerabile, avevo dimenticato questa sensazione, ma non avevo dimenticato il suo dolce profumo avrei voluto baciarla per farle capire che quell'idiota non vale niente in confronto a me. Mi passo la mano in faccia per la rabbia, devo darmi una calmata altrimenti farò solo un gran casino e non posso permettermelo.
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~ Iris Viki ~
Arriviamo nella sala comune Serpeverde, Stefan non mi ha ancora rivolto parola é furioso <<Stefan mi dispiace>> sussurro stringendo forte il tessuto della mia maglietta <<Perché lo hai abbracciato?>> chiede con un velo di delusione, abbasso la testa fissandomi i piedi, non riesco a parlare sono ancora sconvolta per il ritorno di Klaus <<Viki rispondimi, il tuo silenzio mi uccide cazzo!>> ringhia facendomi sobbalzare <<Mi é venuto spontaneo non credo di riuscire a spiegarlo>> ammetto desolata <<A spiegarmi cosa? Cosa provi per lui?>> torno a tremare come una foglia e le lacrime mi tranciano le guance <<Mi dispiace Stefan, lui era in piedi davanti a me, mi ha abbracciata e inspiegabilmente ho ricambiato, tutto qui...>> non riesco a spiegarmelo neppure io, non lo faccio con cattiveria sono sincera <<Ti prego, sono ancora scioccata e ho bisogno della tua vicinanza, non di litigare con te>> alzo la testa e lo vedo, gli occhi sono ancora due pozzi neri ed é teso come una lince che non caccia da settimane, provo a carezzarlo sul viso ma velocemente allontana la mia mano, ci rimango malissimo <<Ti prego...>> dico in lacrime <<Ho bisogno di stare da solo, devo rilassarmi e con te nei paraggi non ci riesco>> guarda l'ora e sbuffa <<Abbiamo già saltato tre lezioni!>> cavolo le lezioni, non ci pensavo nemmeno più <<Vieni in camera con me e parliamo, ormai non ha senso andare a lezione, ho bisogno di chiarire con te, non sopporto di vederti così>> lo prendo dolcemente per mano e questa volta si lascia toccare <<Mati e Sabrina saranno a lezione e abbiamo la camera per noi, parliamo e risolviamo ti prego>> ci pensa qualche secondo e poi annuisce <<Va bene>> sbuffa, sorrido debolmente e per mano entriamo in camera mia.
La stanza é stranamente in ordine e come avevo immaginato Sabrina non c'è, mi siedo sul letto e Stefan fa lo stesso <<Ascoltami>> inizio <<Immagino che per te non sia stato il massimo conoscere Klaus così, e che non sia stato bello vederci abbracciati ma é stato tutto così improvviso e>> faccio una pausa per trovare le parole giuste <<sconvolgente vederlo davanti a me, credevo che fosse finito in chissà quale casino dei suoi, credevo di non rivederlo mai più...ho desiderato con anima e corpo poterlo vedere anche solo per un'ultima volta>> lo guardo ed é serio e corrucciato <<É passato un anno e ci avevo perso le speranze ma quando me lo sono trovata davanti e mi ha abbracciata, in automatico ho ricambiato>> Stefan rimane in silenzio per qualche istante <<E se ti baciava che facevi? Ricambiavi?>>
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