Gli racconto tutto in ogni minimo dettaglio, comprese le parti in cui me lo sono ritrovato incollato a sussurrarmi che lo eccitavo eccetera <<Io gli spacco la testa!>> grida con la faccia viola per la rabbia <<Ma che dici! Lui non ha idea che ci frequentiamo, quindi in realtà non ti ha fatto nessun torto>> cerco di mettere il buon per la pace, non voglio che ci sia una lite tra cugini a causa mia oltretutto <<Hai ragione...però come cazzo faccio a stare tranquillo adesso?>> si alza dal letto e si accende una sigaretta vicino alla finestra <<Cioè...voi vi dovete vedere tutti i maledetti giorni per quella stronzata di punizione!>> sbuffa, mi alzo dal letto e lo raggiungo <<Tra poco la punizione sarà finita e non dovrò più averlo tra i piedi>> sussurro abbracciandolo, lo sento rilassarsi subito <<E va bene, spero di riuscire a trattenermi>> rido, é così carino e buffo il mio protettore <<Sei il mio cavaliere, hai anche i capelli biondi, ti manca solo il cavallo bianco>> penso ad alta voce e lui mi bacia dolcemente <<Ma quale cavaliere...e il cavallo bianco in realtà ce l'ho>> dice fiero <<Hai un cavallo?>> rispondo entusiasta, io amo i cavalli! <<Si Viki, tra le gambe...>> lo spingo scherzosamente <<Che scemo!>> inizio a ridere, ci ero cascata! Mi metto sotto le coperte e dopo pochi secondi il mio cavaliere mi raggiunge abbracciandomi "a cucchiaio" <<Buona notte signorina Malfoy>> mi bacia dietro al collo <<Buonanotte mio cavaliere>> sussurro <<Con un bel cavallo>> aggiunge ridendo <<Concordo>> ridiamo insieme e dopo pochi minuti ci addormentiamo l'uno tra le braccia dell'altro.
Suona la sveglia e come ieri, Stefan non c'è, é molto triste svegliarsi senza di lui, ma lo fa per una buona ragione, evitare discussioni o chiacchericci con lo stronzo di suo cugino Michael. Mi alzo, lavo e preparo per affrontare un'altra folle giornata tra lezioni e lavori forzati, bussano alla porta e corro ad aprire, spero con tutta me stessa che sia Stefan.
Apro senza neppure chiedere chi é <<Zio?>> domando scioccata, di tutte le persone lui era l'ultimo che mi sarei immaginata a bussare alla mia porta, alle sette e trenta di mattina <<Buongiorno piccola, posso?>> chiede con aria indagatoria <<Ehm...certo entra pure>> lo zio entra e si chiude la porta alle spalle <<Sei sola?>> domanda studiando ogni minimo dettaglio di camera mia <<Esatto, perché?>> non risponde <<Zio, tutto bene?>> inizio a preoccuparmi <<Oh si, scusa...passavo di qui e volevo salutarti>> alzo un sopracciglio <<Scherzi? Ho lezione con te tra mezz'ora, dimmi la verità>> incrocio le braccia al petto <<Ti ha chiesto papà di controllarmi?>> sbuffa sedendosi sulla poltroncina <<Mi ha detto che hai un ragazzo...>> dice senza guardarmi <<Si, cioè no...ho iniziato a frequentarmi con un ragazzo e papà lo vuole già conoscere>> sbuffo <<Sabato io e Stefan andiamo a casa da papà...lo capisci che é matto?>> dico riferendomi a mio padre <<E pure tu lo sei, se mi controlli alle sette e trenta di mattina, zio ho diciannove anni tra poco ed é normale fare...>> mi interrompe <<Non andare oltre, ho capito...e si, purtroppo é nornale ma é stato piu forte di me>> ammette in totale imbarazzo <<E se al mio posto ti apriva Stefan mezzo nudo? Che avresti fatto?>> chiedo furiosa, anche perché la possibilità c'era, spalanca gli occhi e diventa rosso in faccia <<Beh...Ehm, non ci avevo pensato>> poi aggiunge <<E spero non succeda mai>> dice con tono accusatorio, sbuffo <<Mai dire mai>> rispondo a tono <<Smettila di comportarti così, sei a scuola e non puoi fare ciò che vuoi!>> ringhia arrabbiato e deluso, prendo un lungo sospiro e ammetto di aver esagerato <<Hai ragione, scusa...sono solo arrabbiata con papà>> mi siedo sulle sue gambe <<Ti voglio bene e capisco che fai così perché tieni a me>> lo abbraccio e lui ricambia subito stringendomi forte <<Anche se sei cresciuta, io rimarrò sempre lo zio che ti ha vista crescere e che ti proteggerà per sempre>> annuisco e mi cade una lacrima, sono così fortunata ad averlo nella mia vita <<Grazie zio Var>>
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