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Eccomi qui, il giorno dopo nella sala colazioni dell’hotel a pensare a quali trick fare durante la gara, giro e rigiro il cucchiaino nel cappuccino ormai quasi freddo con aria pensierosa quando mi vedo una mano che fà su e giù davanti al mio volto “hey sei ancora viva?” alzo lo sguardo e noto che è Yuki e che si siede vicino a me.“sisi tranquillo stavo solo pensando alla gara di oggi inizio a essere un pó tesa”  risposi bevendo un sorso di quello che ormai è un cappuccino freddo, facendo una smorfia per il gusto del caffè freddo abbastanza orribile, finiamo entrambi la colazione e si offrii di accompagnarmi al circuito nonostante dissi che non era obbligato. Usciamo dalla sala e incrociamo Pierre al telefono, sia lui che noi accendiamo col capo un mezzo saluto alla veloce.

Eccoci qui sul mio campo da battaglia, dopo aver salutato Yuki che è corso via per una riunione di team abbastanza importante vado a cambiarmi nel mio camerino, entro e metto la tuta subito dopo mentre prendo in mano il casco mi guardo allo specchio ripetendomi che posso farcela anche stavolta che sarà tutto merito mio e di nessun’altro.

Mi dirigo verso la mia moto non prima di essermi fermata ad a bracciare il mio amico e compagno di squadra Travis, uno dei pochi oltre Jay che ha creduto in me.

Ora si incomincia, dopo due o tre avversari prima di me è il mio turno, devo battere un punteggio di 98.08 per superare il primo in classifica. Dopo vari flip e acrobazie decido di fare l’impossibile: un 360 in volo e un doppio backflip forse il primo nella storia degli xgames. Il primo riesce nonostante la ruota anteriore toccò  terra con un pó di difficoltà, per quanto riguarda la seconda è mancato davvero poco che non cadevo per terra rischiando di farmi male seriamente. Sentii un boato intorno a me, il pubblico gridò di gioia incredulo per ciò che aveva visto, ora toccava aspettare il punteggio e il piazzamento in classifica.

Posai il casco è mi sedetti per terra, bevendo un sorso d’acqua, tremando ancora per l’adrenalina.

E fú così che per un punteggio di 101.9 portai a casa la mia ottava medaglia. Uscii dal camerino e dopo i vari cori da stadio ricevuti dal mio team mi sentì chiamare “Julie Anne congratulazioni per la vittoria” nessuno mi chiamava con entrambi i miei due nomi tranne lui: Helmut Marko il socio di mio padre che mi conosce da quando ero piccola “grazie mille mr. Marko per me è un’onore che abbia visto una mia gara” risposi in tono abbastanza serio ma ancora euforico “in realtà tutti in redbull ti abbiamo vista e siamo rimasti colpiti da ciò che hai fatto” rimasi stupita ma ringraziai ancora  lui e tutto il suo team che corse a congratularsi delle gesta che avevo fatto poco fa, tutti tranne chi mi aspettavo sul serio.

È ora di festeggiare un altro successo.

♡ DESTINY ♡  _Charles Leclerc_Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora