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Julie_Anne#816

Ti tratteranno tutti male, ma qualsiasi cosa accade risolvila col sorriso

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Ti tratteranno tutti male, ma qualsiasi cosa accade risolvila col sorriso. Quello uccide più di mille lacrime versate per chi non merita. In fondo solo noi stessi sappiamo quanto valiamo e non dobbiamo mostrare  nulla a nessuno tranne  solo quanto meravigliosi sappiamo essere.

❤ Danny_Ric03,  Pierre_Gasly  e altre 1,216.008 persone

💬 Danny_Ric03: dai bellezza non pensarci e muoviti che ti aspetto al box per salutarti
Julie_Anne#816: @Danny_Ric03 Sto arrivando!😜❤

Eccomi davanti al box di Daniel a parlare del più è del meno, si inizia a sentire l’aria tesa in quasi tutti i box mentre faccio un giro rapido in tutti i box di quelli che ormai sento amici e ad augurare a ognuno di loro buona fortuna. Arrivai vicino al box di Perez salutando Seb che era in quello adiacente, quando chiesi a quest’ultimo dove fosse Charles per augurargli Buona fortuna rispose che era  nell’hospitality con quella che era la sua ragazza ma disse che era meglio star qui perché erano furiosi per una discussione avuta mezz’ora prima. “poverino ci mancava solo questa a inizio gara” pensai avvicinandomi al nostro muretto “c’è posto per me anche oggi?” chiesi a mio padre che mi fece cenno di sedermi vicino a lui mentre controllava dei fogli con le strategie dei piloti mentre indossai le cuffie, passò Max di corsa per andarsi a mettere il casco e per posizionarsi subito dopo in griglia accennando un mezzo saluto che non ho avuto il tempo di ricambiare. Ecco le qualifiche con entrambi i nostri piloti nelle prime posizioni che si giocano i primi due posti con le Mercedes, non chiedetemi ma io proprio non li sopporto, si sentono troppo superiori a tutto e tutti per non parlare del loro team principal che  arrogante e dir poco. Passate anche le Q2 e le Q3 finiamo con Max primo e Sergio terzo, secondo Hamilton e quarto Bottas, tutti gli altri finiscono in TOP10 tranne Charles che partirà  quindicesimo e la cosa mi dispiace parecchio.
Ritorno in hotel con cuffie e musica alle orecchie, ascoltando scream with me dei Mudvayne a volume alto ed entrando in ascensore senza badare a chi avevo attorno continuo ad ascoltare musica, mentre sento la presenza di qualcuno che si avvicina al mio orecchio per sentire la musica “devo dire musica molto tranquilla ascolti” dice Seb sorridendo mentre tolgo una cuffia “quando sono giù mi aiuta un pó a risollevare il morale, oggi è stata una giornata no ma sono contenta per i vostri risultati non  vedo l’ora di vedervi in gara domani” “immagino” disse guardandomi negli occhi “hai gli occhi azzurro ghiaccio ma da chi li hai presi?” chiese curioso mentre usciamo dell’ascensore “la mia bis nonna materna, di origini finlandesi aveva gli occhi così, ho un misto di origini io che ti verrebbe mal di testa a sentirli tutti” risposi ridendo “ allora elencali se mi viene mal di testa ti fermo” “allora come sai mio padre è inglese, ma mia mamma era spagnola di origini sia italiane che finlandesi con un pizzico di irlandese da parte di antenati” risposi tutto d’un fiato “ spero di non aver mai discussioni con te perché con il sangue che ti ritrovi mi faresti a fettine…quindi allora un giorno conoscerò tua mamma?” “purtroppo no.. e tre anni che non è più con me, la malattia me l’ha portata via nonostante ha combattuto con unghie e denti per non lasciarmi sola, con mio padre da quando si è rifatto una vita sono una pecora nera per lui, ha scelto Geri e non me ma non gli faccio una colpa, ero abbastanza complicata come carattere e lui che è l’opposto mio non riusciva a capirmi, così ho iniziato a cavarmela da sola e ci sono riuscita a tirarmi su anche se con molta difficoltà” risposi con tono quasi da pianto, non ho voluto mai compassione ma l’abbraccio di Seb mi fece davvero bene all’anima, ne avevo bisogno. Dopo un’ora a parlare lo salutai e entrai in camera, prendendo il mio bel pigiamone con i cuoricini e una canotta per il cambio che misi dopo la doccia, mi misi a letto e mi addormentai. Non avevo voglia di scendere quindi optai per la cena in camera a base di una zuppa di carne e come dolce un mini tortino, dopo aver finito presi il vassoio per metterlo fuori dalla porta, Mentre apro la porta noto qualcuno seduto vicino a una stanza con le mani in testa che cerca di calmarsi. Mi avvicino accostando la porta della mia camera per dare il mio aiuto al ragazzo che subito dopo riconosco essere Charles  “vieni con me” risposi tendendogli la mano per aiutarlo ad alzarsi, entrammo in camera mia facendolo sedere sul bordo del letto sedendomi affianco a lui cercando di calmarlo accarezzandogli i capelli “avevano ragione tutti e io non ho voluto ascoltarli” disse trattenendo il pianto ma non ci riuscì “cerca di riprenderti anche se è difficile almeno per la gara di domani” “non so neanche se ho voglia di gareggiare domani da come mi sento” “un giorno no non può rovinare un giorno che potrebbe portarti felicità, quindi vieni qui ti sistemi sotto le coperte e ti metti a dormire e resti qui con me che non ti voglio saper solo in sto stato” dissi in tono serio “ok.. mi arrendo almeno posso andarmi a cambiare e torno?” “va bene ma se tra due minuti non torni mi metto a cercarti stanza per stanza” subito alcuni minuti tornò e devo dire che da come lo trovo e davvero un bel ragazzo con addosso una tuta e una maglietta a maniche corte che fa risaltare i suoi addominali, ci sistemiamo sotto le coperte per cercare di dormire un pó “notte Carletto” dissi sorridendo “notte Giulietta” rispose con un modo che mi sembrò molto tranquillo anche se stanco.

♡ DESTINY ♡  _Charles Leclerc_Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora