Kyoko si guardò intorno per l'ennesima volta. I fiori erano sistemati, le sedie anche e il luogo non aveva nulla fuori posto.
- Ho finito di controllare la zona del rinfresco: è tutto pronto- Yachi la affiancò e le sorrise.
- È il nostro primo grande progetto... Speriamo vada tutto bene- mormorò la mora.
- Sarà cosí- affermò la bionda. Dopo qualche mese passato a casa della madre della mimore, grazie al suo aiuto erano riuscite a creare la loro agenzia. Era ancora piccola, ma stavano iniziando a farsi conoscere.
Yachi abbassò lo sguardo sul tatuaggio che aveva sul polso destro.
- Li rivedremo tutti eh?- sussurrò. Erano passati due anni ormai da quando avevano lasciato Haikyu, e nonostante si fossero tenuti in contatto quella era la seconda volta che riuscivano a vedersi tutti insieme.
- Sarà bello- confermò Kyoko, che aveva il simbolo tatuato sull'altro polso.
- Sei bellissima con questo vestito- affermò Yachi; con il tempo, era riuscita ad acquisire molta più sicurezza di prima. E l'aveva fatta acquisire anche a Kyoko.
- Anche tu- le rispose. Yachi sorrise.
- Andiamo a fare un ultimo giro di ricognizione prima che arrivino tutti gli altri?- le chiese Yachi, porgendole la mano.
- Certo; andiamo- Kyoko la afferrò; le loro dita si intrecciarono e le due iniziarono a camminare.- Gattino, sei pronto?- Tetsuro si affacció alla porta del soggiorno, dove Kenma era intento a giocare a qualche videogioco in televisione.
- Ho quasi finito- affermò il biondo, segnandosi qualcosa su un foglio. Aveva trovato quasi subito lavoro presso un'agenzia di videogiochi; si occupava principalmente di collaudare i nuovi progetti e consigliare eventuali miglioramenti o modifiche. Era un lavoro più che perfetto per lui.
Tetsuro invece aveva ripreso a studiare, gettandosi sulla chimica, e per aiutare con i costi della casa lavorava in una pizzeria da asporto. Questo portava la loro macchina a sapere perennemente di pizza, ma dato che Tetsuro ci era abituato e Kenma la usava pochissimo non era un problema.
Il biondo finì di segnarsi le ultime cose e si alzò.
- Dobbiamo portare anche Bokuto e Akashi?- chiese, raggiungendo Kuuro in camera da letto.
- Si; tu sei già pronto?-. Kenma annuì: si era vestito prima proprio per evitare di arrivare in ritardo.
Tetsuro sorrise e gli si avvicinò.
- Stai benissimo vestito elegante- affermò, chinandosi per dargli un bacio.
- Anche tu- mugugnó Kenma.
- Si ma vedere te elegante è un avvenimento raro- sussurrò Tetsuro, baciandolo nuovamente. Gli spostò leggermente la camicia, scoprendo il tatuaggio che aveva sulla parte avanti della scapola. Il suo invece si trovava sulla schiena.
- Tetsu, dobbiamo andare- sussurrò Kenma, chiudendo gli occhi e beandosi dei piccoli baci che il suo ragazzo gli stava lasciando.
- Lo so, ora andiamo- sussurrò Tetsuro, dandogli un altro bacio sulle labbra.
- Hai sentito Hinata?- gli chiese; Kenma si alzò un punti di piedi per aiutarlo a sistemare il colletto della giacca.
- Sono partiti da poco-.
- Anche Yaku; dovremmo arrivare tutti in orario- confermò Tetsuro, mentre con le dita pettinava leggermente i capelli di Kenma, ritinti da poco e che ora si erano allungati.
- Sei bellissimo gattino- gli sussurrò. Kenma si sentí arrossire.
- Rimarrai al mio fianco tutto il tempo vero?- nonostante ci fossero molte persone che conosceva, era un po' che non si trovava in mezzo ad evento con tanta gente.
Tetsuro gli sorrise.
- Non ho motivo di andarmene-.Tobio lasciò l'ennesimo segno sul fianco del suo ragazzo, vicino al suo tatuaggio.
- Ho detto a Kenma che stavamo partendo- sussurrò Shoyo, voltandosi appena per guardare il suo ragazzo.
- Piccolo, lo sai che arrivo sempre per primo o per ultimo- sussurrò lui, accarezzandogli la schiena.
- Non dovevo dirti che Yachi era già lì- sospiró Shoyo; consapevole del fatto che avrebbero fatto tardi, si voltò ed agganciò le gambe attorno alla vita di Kageyama, tirandosi su e premendo le labbra sulle sue.
Tobio fece scorrere la mano tra i capelli dell'arancione; quel gesto lo rilassava ancora, se fosse stato per lui non avrebbe mai smesso di farlo.
Shoyo sfiorò il fianco con l'altro, accarezzando i contorni del suo tatuaggio che ormai sapeva a memoria, soprattutto dato che il moro aveva deciso di farlo nel suo stesso punto.
- Piccolo- sussurrò Tobio.
- Dimmi- Shoyo si staccò appena, guardando l'altro negli occhi.
Tobio continuó ad accarezzargli i capelli mentre il suo sguardo correva dal sorriso di Hinata ai suoi occhi che brillavano leggermente per il momento; si, era decisamente perfetto.
- Ti amo- affermò. Il sorriso di Shoyo di allargò.
- Da quando così dolce, Bakageyama?- gli chiese.
- Bokè! È solo perché so che mi guarderai male tutto il giorno dato che non arriverai là sulle tue gambe!- affermò Tobio, sbilanciandosi in avanti in modo da finire nuovamente sdraiato su Hinata, che scoppiò a ridere.
- Ti amo anch'io- dichiarò, baciandolo nuovamente. E se lui lo amava, allora il mondo di Tobio era veramente perfetto.

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HAIKYU:LA MIA CURA
Fanfiction- Il primo passo per guarire è ammettere di essere malati-. Ukai è sempre stato un dottore fuori dal comune, i suoi metodi sono diversi da quelli degli altri psicologi; proprio per questo Takaeda deciderà di contattarlo come psicologo per la sua str...