Capitolo 13

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Capitolo extra oggi <3

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Mi guardò per qualche secondo. I suoi occhi azzurri erano incastonati con i miei verdi in un lungo sguardo, era come se stesse cercando di capire cosa fosse meglio fare. Rimase sulla soglia della porta, guardando prima verso la sua stanza e poi verso di me.

Alla fine si riavvicinò lentamente, fermandosi però davanti alla finestra; la sua figura era illuminata per metà dalla luce pallida della luna, mentre l'altra metà dal buio della stanza.

Era semplicemente stupenda.

Deglutì un paio di volte, per poi venire verso di me. Salì lentamente sul letto e si stese proprio dietro di me, io ero distesa di lato, verso la porta, e le davo le spalle, perciò non sapevo cosa stesse facendo.

La sentivo muoversi, ma non avevo la più pallida idea di come si volesse mettere.

Avrei voluto girarmi verso di lei, ma non ne avevo le forze, volevo vederla, era più forte di me, il mio cervello provò a comandare al mio corpo di muoversi, ma i muscoli si rifiutarono. Alla fine sentii le sue mani prendermi per i fianchi e tirarmi verso di lei.

La mia schiena era completamente a contatto con il suo corpo, la sua testa era appoggiata sulla mia e le sue gambe erano intrecciate con le mie. La sua mano dal mio fianco scese, fino a circondarmi la vita completamente con il suo braccio.

Mi vennero i brividi. In quel momento mi sentii davvero al sicuro, le ombre che mi circondavano sparirono del tutto, e mi sentii protetta.

Chiusi gli occhi e mi addormentai, circondata dal calore di Clarke.

Nessun genere di incubo si fece strada nei miei sogni, e riuscii a dormire senza problemi.

Mi svegliai riposata più che mai; la prima cosa che vidi non appena aprii gli occhi furono i capelli biondi della donna che mi aveva concesso di dormire nel letto con lei.

Ci misi un po' prima di realizzare quello che stava accadendo: Clarke stava ancora dormendo, ed era appoggiata al mio petto, con il braccio che mi circondava i fianchi. I muscoli del suo volto erano rilassati, gli occhi chiusi e le labbra leggermente aperte. Era dolcissima.

Sorrisi a quella scena così tenera, e iniziai ad accarezzarle i capelli. Non appena iniziai sentii un mugolio di piacere farsi strada nella sua gola, poi si accoccolò ancora di più verso di me, come per cercare più calore. Non l'avevo mai vista così dolce e innocente.

Senza neanche accorgermene, quel momento finì in meno di un attimo, Clarke aprì gli occhi e si allontanò non appena realizzò quanta vicinanza c'era tra di noi.

"B-Buongiorno."  balbettai, leggermente scombussolata.

"Buongiorno, Lexa."  disse, stropicciandosi l'occhio "Dormito bene?"

Sorrisi, imbarazzata.  "Ehm sì..."  mormorai  "Grazie anche stavolta."

Lei mi guardò e sorrise. "Grazie a te. Non ho mai dormito così bene in vita mia."  affermò stiracchiandosi e scendendo dal letto. Scendendo andò verso la finestra, e guardò fuori, scrutando attentamente l'esterno.

Si girò verso di me, mi squadrò per bene mentre ero ancora sul letto e deglutì.

"Scendi."

Io ubbidii

"Allora... da quanto tempo eri sveglia?"

Perchè quella domanda? 

"Ehm, penso dai cinque ai dieci minuti."

Lei annuì. Pensò un attimo, annuendo appena nel frattempo. "Saresti potuta scappare e invece non l'hai fatto."  disse alla fine  "Ti meriti una colazione coi fiocchi."

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