capitolo 2

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Tania non è ancora tornata, così è Ben a mostrarmi l'appartamento, composto  da un ampio soggiorno  collegato alla  cucina,  due divani pieni di cuscini colorati,  una poltrona per i massaggi, una tv grande quasi quanto una parete del mio vecchio appartamento. In tutto si nota l'impronta e il gusto di mia cugina.    Non è esattamente la casa di  studenti  squattrinati ,  evidentemente anche Ben e Tom  così  come  Tania, provengono da famiglie agiate. Questa è la tua stanza, dice Ben mentre apre una delle tre porte, c'è un grande letto matrimoniale, una scrivania di legno e un enorme armadio, di cui io non farò uso, mensole con alcuni libri, tanti oggetti etnici e diverse fotografie di paesaggi.  《Carla, ha la passione per i viaggi e per la fotografiami spiega.   Carla è la quarta coinquilina che in questo momento sta facendo l'erasmus in Europa, ed ha acconsentito per subaffittarmi la sua stanza, mia cugina si era offerta di pagarla per me , cosa che io ho rifiutato  categoricamente 《sicuro che per lei non è un problema? chiedo appoggiando le valigie sul pavimento.  《Si tranquilla, Tania le ha spiegato la situazione e poi starà via un per anno intero.
troverò un lavoro oggi stesso annuncio ad alta voce, più per me stessa che per lui. 《Alla bacheca del campus puoi trovare molti annunci. Ma non credo che sarebbero adatti a te, GucciTom sbuca da una porta a cui non avevo badato. 《E qui c'è il bagno, che è comunicante con l'altra stanza,quindi  dovrai condividerlo con luiBen da una pacca sulla spalle muscolose dell'amico.  Alzo gli occhi al cielo per fargli capire che la cosa mi scoccia《neanche io muoio dalla voglia di avere il bagno invaso da creme costose e bagnoschiuma al cocco.
È chiaro che Tania, non ha raccontato nulla a Tom, crede che sia la solita ragazza  viziata, abituata a spendere i soldi che papà le invia, ma se vuole credere questo, che lo faccia pure, ci sono abituata.   Sono secoli che non compro delle creme che costino più di due dollari , penso,《il mio bagnoschiuma non è al cocco, ma al cioccolato e sarà meglio che tu stia lontano dalle mie cosedico ironica, entrando in bagno e urtandolo con il braccio appositamente e  chiudo la porta 《Chiudi anche l'altra, Gucci, se non vuoi avermi intorno mentre fai la doccia.
Appoggio la testa al muro, ci risiamo, devo di nuovo cominciare tutto da capo.  Trovare un lavoro, o forse ,due ,visto l'appartamento, dubito che l'affitto sia basso e abituarmi alla convivenza con universitari chiassosi e viziati non sarà semplice. Non ho più un soldo e questa per ora è l'unica soluzione se non voglio dormire sotto i ponti.
Vivo da sola da quando avevo 22 anni, dal giorno in cui ho deciso di prendere  in mano le redini della mia vita e sono passati 3  anni da allora,  3 lunghi e schifossissimi anni di solitudine, angoscia e  paura.
<<come mi ha chiamato quello?>>dico a me stessa bloccando il flusso dei pensieri negativi

Io e Tania abbiamo fatto una tranquilla passeggiata e dopo  aver chiacchierato con lei, mi sento un po' meglio. È bello avere qualcuno con cui poter parlare e che ti tiene stretto fra le sue braccia.  Avevo dimenticato questa sensazione.  Alla fine della giornata ho già due colloqui di lavoro fissati per il giorno successivo.
Stanotte non ho dormito affatto, non che di solito dorma di più, ma questa volta neanche la luce della lampada sulla scrivania è riuscita a  rassicurarmi. Grazie a Robert  adesso ho paura del buio. Si , un po' infantile, ma per me è fondamentale avere sempre una lucina accesa.
Mi faccio una doccia veloce e quando esco dal bagno trovo Tania sul mio letto, 《non è necessario che tu cerchi un lavoro, ho abbastanza soldi per entrambe , Belle, conosci mio padre  so  perfettamente che mia cugina ha un grosso conto in banca, senza limiti, così come lo avevo io qualche anno fa.  Le nostre  famiglie hanno una delle più grosse aziende di tutto il Paese, è fra le prime dieci  più importanti di tutta l'America, sono uomini molto influenti e come se  ciò non bastasse, mio padre è anche senatore.... che disgrazia avere una figlia come me, quante volte gliel'ho sentito dire agli amici.
Ne abbiamo già parlato, voglio guadagnarmi da vivere le getto un ' occhiata infuocata mentre cerco nella valigia  una maglietta da abbinare alla gonna blu che ho messo sul letto
Ok. Ma trovane uno che ti permetta di studiare e frequentare i corsi di economia. perché sei già iscrittadice prima di andare via. 
Cosa hai detto?la inseguo fuori dalla stanza《si hai capito bene, sei iscritta al secondo anno . dove credi che sia stata ieri?>>
Come ti sei permessa?  alzo la voce
A giorni scadranno i termini e non voglio che tu perda un altro anno. vuoi davvero  mandare all'aria il tuo futuro per orgoglio? Belle ragionaafferma decisa <<tu  resterai qui, basta scappare !!>>
Le sue parole mi fanno più male di un pugno , non riesco a rispondere, semplicemente perché non posso darle torto, mi fermo un attimo a pensare.
<<woooow>>sento lanciare un urlo 《si ...Belle...ragiona,mentre io mi godo la mia splendida e sexy colazioneTom interrompe il silenzio ed io lo guardo accigliata, mentre porta le sue braccia muscolose dietro la nuca. Cosa ha di sexy quell'enorme piatto di latte e cereali?!
forse è solo stupido, penso.
non dovevi farlo, so badare a me stessa e so cosa è giusto per me!!!le grido contro, mentre Ben esce dalla loro camera da letto《che succede? chiede dal corridoio
vieni amico, qui si gode di un'ottimo panorama e ci sono due grandi frutti freschi tutti da mordere e un meloncino alto e sodo>> grida dalla cucina, Tania ridacchia .
Lo guardo,  chiedendomi il motivo.  <<si, due enormi cocomeri>> dice Tania facendomi un cenno con la testa e io abbasso lo sguardo, mi accorgo solo adesso di essere uscita dalla stanza con  reggiseno  e mutandine di pizzo beige  《Ne riparliamo dopodico  a Tania
E tu smettila di guardare o puoi dire addio ai tuoi gioielli di famiglia, stupido!gli punto il dito contro mentre mi avvio verso la stanza di Carla
grazie Gucci,   da oggi la colazione sarà il momento più bello della mia giornata. Adesso si che amo questa casa, mi hai cambiato la giornata..e sono curioso di sapere quale completino  indosserai domani!grida alle mie spalle
Vai al diavolo  Tom e smettila di chiamarmi così >>dico mettendo le braccia conserte per coprirmi, rientro in camera furiosa.
Esco di casa sbattendo la porta  e senza salutare nessuno.  Rimurgino su ciò che ha detto mia cugina. Faccio  i colloqui. Ma nessuno  di questi è adatto a me. Non voglio girare  per tutto il campus vestita da hot dog per pochi spiccioli, che non mi permetteranno neanche di fare la spesa e non sono brava a fare la venditrice porta a porta di libri, ci ho già provato  in passato e non sono mai riuscita a guadagnare un solo centesimo.
Faccio un giro tra i negozi a chiedere se hanno bisogno di qualcuno. Lascio il mio numero, ma nessuno di loro sembra essere interessato.   Gironzolo  intorno alle facoltà  ed è pieno di studenti sorridenti, pagherei milioni di dollari per essere spensierata come loro. Non ho un lavoro e non ho una casa stabile ma solo mille angoscie. Rientro a casa ed è un sollievo sapere di essere sola. Ho perso un giorno senza concludere nulla.  Apro il frigo e comincio a preparare la cena, cucinare è una delle poche cose che mi rilassa. Accendo la radio e comincio ad impastare la pizza.
Che buon odorino   Tania  e Ben  sono appena tornati.  《Ho una fame da lupidice  lui mordendo la mano della sua ragazza.  《Non sapevo sapessi cucinareafferma lei cercando di rompere il ghiaccio fra noi due《non lo sapevo nemmeno io fino a qualche tempo fadico acida. 《Belle, non sarai ancora arrabbiata con me? il tono della sua voce è dolce e ciò mi fa sentire ancora più in colpa. 
Si,ma non voglio parlarne adessodico  quando Tom fa il suo ingresso in cucina.
Ceniamo tutti insieme ma non sono di compagnia.  Mi limito ad ascoltare i loro discorsi e a dire grazie quando  mi fanno i complimenti per aver preparato delle ottime pizze.
vado a lettoannuncio appena finito di sparecchiare.
Non vuoi guardare un film con noi?chiede Tania delusa mettendo il broncio proprio come i bambini
No, sono troppo stancaed è vero, mi sento sfinita.
Alle tre mi alzo dal letto, ho avuto un incubo e non riesco più a prendere sonno. Vado in cucina e trovo Tom che mangia  gli avanzi della pizza preparata da me.
Spuntino notturnodice mentre io accenno un sorriso.
Non riesci a dormire nemmeno tu?afferro una piccola vaschetta di gelato al cioccolato e mi siedo di fronte a lui.
Non ho saputo resistere alla tua pizza 
prendo un altra cucchiata di gelato, so gia' che tra meno di 5 minuti sarò in bagno a vomitare tutto...
sospiro prima di portarlo alla bocca.
Cosa hai Gucci?
Niente che ti riguardi e basta con questo soprannome idiota!>>
dico bruscamente, lo  fisso e i suoi occhi si fermano sui miei. Un brivido mi percorre la schiena. Sono di un azzurro chiaro  e quella parti "macchiate" di marrone, decisamente fuori dal comune, li rende ancora più belli. Ci fissiamo per un po'...occhi negli occhi..sembrano così dolci..
Forse ho esagerato. 《Scusa, sono nervosa e non sono di buon umore
È solo un brutto periodo, passerà, vedrai
Sorrido ironicamente《il mio brutto periodo dura, ormai da troppo tempo
Come sono andati i colloqui?
Male, non era ciò che cercavo,ma non demordo. Troverò qualcosa
Non capisco perché una ragazza come te abbia bisogno di un lavoro.
Non è la prima volta che qualcuno si chiede come mai la figlia del senatore, cerchi un  lavoro umile, ed è per questo che spesso uso cognomi inventati. È chiaro che lui non sappia nulla,  a quanto pare la notizia  che mi riguardava e che ha fatto tanto clamore nel resto del Paese, qui sembra essere passata in sordina   e per me è una vera fortuna. 
Andiamo; sei una Mckenzie, potresti comprarti l'intero campus.  O forse, i soldi di papa' non ti bastano più per acquistare abiti  Chanel e gioielli da Cartier? Lascia quel lavoro a chi ne ha davvero bisogno.  dice appoggiando il braccio dietro la spalliera della sua sedia, con fare spavaldo. Mi disprezza.
Mai prima di ora mi sono sentita così offesa,  giudicata ed etichettata levati dalla faccia quel sorrisetto idiota, tu non mi conosci, non prenderti il lusso di giudicarmi! vado via gettando nella spazzatura con aggressività la vaschetta di gelato ormai vuota.
Spiegamelo allora. Invece di andare vianon gli rispondo nemmeno《ho capito, Gucci, tu sei una di quelle che preferisce scappare via!
Chiudo la porta e scivolo sul pavimento piangendo, per poi correre  verso il bagno.

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