capitolo 3

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Sono qui da poco più di due settimane e sono già molto impegnata, la mattina
lavoro in una delle tante copisterie dell'università, di pomeriggio porto a spasso i cani, impiego che ho trovato grazie all'annuncio letto in bacheca,  e la sera lavoro in un piccolo pub. Non ho ancora deciso cosa fare con l'università e né io né Tania abbiamo più preso l'argomento. Sono sempre fuori e quel poco tempo che passo a casa ,loro sono a lezione ed è un bene, perché non sopporto Tom, con quei suoi modi di fare e quell'aria da saputello.
Rientro a casa all'una passata, il pub non è molto distante e Kelly ,la proprietaria mi da sempre un passaggio, l'idea di tornare da sola non mi entusiasma particolarmente.
Mi trascino su per le scale, sono stanca morta, Tania e Ben sono fuori, quindi non dovrebbe esserci nessuno, invece dal soggiorno si sente un vocio e capisco che abbiamo ospiti, credo siano i ragazzi che abitano nell'appartamento sotto al nostro , mi sembra di averli incontrati da qualche parte. Una ragazza rossa è avvinghiata a Tom, seduta sul divano accarezza i suoi capelli, saluto velocemente e vado a prendere qualcosa da mangiare in cucina. Sono assorta nei miei pensieri《perché non ti unisci a noi?
Cazzo, Tom mi hai fatto spaventare!balzo in aria
Non si dicono le parolacce, Gucciafferma con tono serio
Sembri mio padredico dando un altro sorso alla mia birra.
<<quindi anche gli snob bevono birra e dalla bottiglia !>> sorride
<<piantala Tom, non sono in vena oggi>>
<<solo oggi? Tu non sei mai in vena Gucci>> afferma serio
Sto per rispondergli ma mi blocco ,non posso dargli torto, due lacrime si fanno spazio e mi giro per non farmi vedere da lui, sentirmelo dire fa ancora più male...Non so più cosa sia la felicità
Evito di girarmi e attendo che vada via ma sento il suo sguardo su di me e tento di uscire da quella soffocante cucina
Vieni di là con me? Ti presento i miei amici,sono simpatici , saiadesso il suo tono è cambiato
Se sono simpatici come te, preferisco restare quidico dura
Ride《nessuno è come me, Guccimi strizza un occhio con fare spavaldo, che spocchioso.
Grazie ma sono davvero distrutta. Troppo stanca anche per fare relazioni pubbliche staserasbadiglio mentre parlo, butto la bottiglia nella pattumiera,,passando davanti a lui, sento il suo buonissimo profumo di agrumibuona notte Tom
notte Guccimi sorride ma io non ricambio.

Un'altro quarto d'ora e poi è il mio turno di pausa grido al mio collega Sam, mentre servo da bere ad altri due clienti. Ormai potrei preparare i cocktail anche ad occhi chiusi, mentre all'inizio ero una frana. E per questo devo ringraziare Billy, che ha assunto una ragazzina spaventata e senza esperienza appena arrivata nel Texas. Non sa quanto mi è stato utile, quante volte mi sono guadagnata così da vivere.
Ok bambola, ma non mangiarti anche la mia di pizzadice prendendo una bottiglia accanto a me. Oggi il locale è pieno.
Sorrido《è capitato soltanto una volta e ne ho preso solo un piccolo pezzogli faccio la linguaccia prima di chiedere ad una ragazza mora la sua ordinazione 《una caipiroska alla fragola e tu cosa vuoi?si volta ponendo la domanda a qualcuno dietro di lei. Non poteva chiederglielo prima, penso, 《per me ,una bionda torbida grandedice una voce familiare, avvicinandosi al bancone di legno. 
wow..Gucci!è un onore essere servito dalla barwoman più bella della città
lo guardo con un sopracciglio alzato 《preferisci il bicchiere o vuoi che te la versi direttamente sui pantaloni? dico con indifferenza ma vorrei tanti ridergli in faccia, preparo tutto alla velocità della luce .
Non vedo l'ora che vadano via.
《Cosa ho detto di male questa volta!Non potresti accettare un complimento, così come fanno tutte le donne in questo pianeta.
Sbuffo, guardo l'orologio 《oh, scusa, mi piacerebbe molto parlare un altro po' con te, sulla mia diversità m , ma è appena iniziata la mia pausa. Sono profondamente
dispiaciutami porto una mano al cuore platealmente fingendomi avvilita Grazie per averci scelto. a prestodico velocemente, con fare da impertinente, ma professionale. Kelly sarebbe contenta.
Mi giro e lo lascio lì, faccio un cenno a Sam per avvertirlo che sto andando sul retro.
Mangio la pizza e bevo una birra dalla bottiglia, godendomi il silenzio, seduta sullo scalino della porta secondaria, ho bisogno di aria prima di ricominciare 《Sai, che sei una pessima attrice. Non sembravi per niente dispiaciuta
Infatti non lo ero. Magari volevo proprio farti capire che non avevo nessuna intenzione di chiacchierare con te?! affermo dando un sorso alla birra ghiacciata.
Cavolo, mi odi proprio. io annuisco e mi volto dall'altra parte mentre lui si siede accanto a me《quindi nei quartieri alti non usate i bicchieri?>> sorrido, è riuscito a rompere il ghiaccio
<<come stai Gucci? Abitiamo nello stesso appartamento ma non ci siamo visti molto ultimamente.
Cosa vuoi Tom?chiedo spazientita
Perché dovrei voler qualcosa?
Perché tutti gli uomini che ho incontrato volevano sempre qualcosa da me, denaro, sesso, lavoro, favori da mio padre....potrei farti una lunga listado un altro sorso con fare poco aggrazziato
Mi fissa accigliato《ok mi arrendo, volevo solo sapere come stavi. Ma tu non conosci il significato della parola gentilezzasi alza ed io lo seguo, guardo le sue spalle possenti e muscolose e immagino la mia mano sfiorare la sua pelle, scivolare lungo la curva della sua schiena mentre grido di piacere. Mi sento avvampare.
Scuoto la testa, cercando di scacciare questi pensieri. che mi succede??
Non posso eccitarmi solo per aver intravisto da una camicia bianca e aderente una serie infinita di muscoli e tatuaggi. Non fai sesso da troppo tempo, dice una vocina nel mio cervello.
Vuoi sapere come sto? Mmm...bene...se togli il fatto che sono stanca, fisicamente e mentalmente. Ho troppi pensieri opprimenti e troppe cose da fare. Lavoro sempre e non riesco mai a fare una dormita decente. Non ho un attimo di pausa, uno svago, un hobby, un vizio, un piacere. Non rido da troppi da anni e  mi è appena venuto il ciclo, non ho con me nessuna delle mie compresse per il mal di pancia. Stamattina il mio pc si è rotto e per finire ho il coinquilino più rompipalle e snervante del mondodico tutto d' un fiato. Un sorriso sghembo illumina il suo bel volto. 《Ti diverto?chiedo
Un po' . Secondo me sotto quella scorza da stronza c'è una ragazza simpatica. E io voglio assolutamente conoscerla. mi piace il tuo sarcasmo>> avvicina il suo viso al mio, china il capo e i nostri occhi sono sullo stesso piano. Una scossa mi invade il corpo mente sento la sua enorme e calda mano posarsi affettuosamente sulla mia guancia, il suo pollice strofina contro la mia pelle. Chiudo gli occhi per un attimo, godendomi il calore che mi provoca, ispirando il suo costoso profumo, che sento spesso anche a casa. Mi ritraggo subito, mi ha spiazzata, non comprendo il motivo di questo gesto, completamente inaspettato e fuori luogo, dopo la discussione che abbiamo avuto l'altra notte, so esattamente come mi vede ....e non corrisponde alla verità. Lui è come tutti gli altri, non vuole conoscerti veramente Annabelle, mi dico mente mi avvio per ritornare dietro il bancone《la mia pausa sta per finire e tu devi tornare dalla tua amichetta
già, Nadia sarà furiosaafferma 《ah, ti aspetto così ti do un passaggio fino a casa
Mi stupisce ancora 《Grazie ma non non c'è bisogno, i miei colleghi
mi danno sempre uno strappo
OK.ma se cambi idea, sarò qui ancora per un po '
Sorrido ed entro al pub, spingendo la tendina rossa che separa il retro dal resto del locale. Inspiro e inizio di nuovo a lavorare.

Ancora quel brutto incubo, penso mentre guardo allo specchio le mie ormai " sempre presenti" occhiaie.
tutto bene?chiede Tania preparando il caffè
sidico sbrigativa.
Per quanto tempo dovrai tenermi il broncio?
Per tutto il tempo che mi pareaffermo con determinazione.
Vedo la sua rabbia salire. Lo so da come muove le labbra, da piccole litigavamo spesso.
Sei la persona più impertinente che conosca, Annabelle, smettila di essere così ingrata. Dimmi quando avresti intenzione di iniziare a frequentare le tue lezioni?dice insolente. Alzo gli occhi al cielo e pondero bene le parole prima di dire qualcosa di cui potrei pentirmi. Sbatto il piede nervosamente sul pavimento mentre lei rincara la dose, facendomi una paternale. La lascio finire Tania, lo capisci che io non posso fare programmi per il futuro, non posso sapere per quanto tempo mi fermerò qui , potrei dover partire domani, o tra una settimana o un mese o persino tra un ora. Posso licenziarmi facilmente ma non posso ritirarmi dall' università da un giorno all'altro. Non dopo aver ricominciato.
Belle ascolta tu puoi..
No, fammi prima finire il mio discorsola interrompo, ho perso già la calma...se mai io ne abbia avuta una《 Mi sono informata , so quanto è alta la retta qui. E ti ringrazio , apprezzo il gesto ma non voglio essere un peso per nessuno...quindi ti ritornerò quei soldi... poco alla volta, ma li avrai tutti... fino all'ultimo centesimo dico alzando la voce e guardandola fissa negli occhi.
Si avvicina a me 《 Non sei un peso per me e non voglio i tuoi soldi. Voglio che tu vada a lezione e che ti impegni per raggiungere i tuoi obiettivi annuncia con determinazione
Non pensi che piacerebbe anche a me? Ma non posso. affermo sbattendo la mano sul tavolo.
E tu non pensi che sia arrivato il momento di crearti un'avvenire, non puoi vivere per sempre facendo questi stupidi lavorettidice aggrottando le sue perfette sopracciglia.
Non rispondo, ha colpito nel segno e sembra averlo capito, perché
prende le mie mani per metterle fra le sue 《ti prego Annabelle, non puoi andare avanti così. Non puoi scappare per sempre, resta qui...provaci almenoi suoi occhi sono lucidi così come i miei
Robert ha bruciato tutto, ha raso al suolo la mia vita, i miei sogni, la mia libertà, la mia felicità...
Non mi fa finire la frase《Ecco, allora non permettergli di rovinare anche il tuo futuro. sono sicura che qui starai bene, nessuno immagina che tu possa essere con me. Nemmeno la nostra famiglia. Non sanno che siamo rimaste in contatto. Puoi costruire una nuova vita a Orlando. Ed io farò di tutto per proteggerti, cosi potrai perdonarmi per non averlo fatto a Washington . le scendono delle lacrime
Lui mi troverebbe, lo fa sempre. Perché qui dovrebbe essere diverso?dico con un filo di voce, ricaccio indietro le lacrime e fisso un punto del soffitto giallo ocra. 《Mi farebbe di nuovo del male e io non so se potrei sopportarlo ancora, non dopo essermi creata una nuova vita qui. è meglio così...meno ho è più facile sarà lasciare le cose quando dovrò andare via. senza rimpianti>>mi abbraccia e io non riesco più a trattenere le lacrime《vuoi sapere perché qui è diverso? Perché ci sono io e dovrà fare prima i conti con me!dice baciandomi sulla testa
E con medice qualcuno alle sue spalle
Ci giriamo entrambe, Tom è appoggiato alla porta. Ha una maglia grigia scolorita ed attillata, un paio di pantaloni del pigiama a scacchi e i capelli scompigliati. Molto sexy..abbasso subito lo sguardo. 《Scusate non volevo origliare i vostri discorsi, ma non ho potuto fare a meno di sentire la vostra conversazione
Si avvicina e mi sorride dolcemente.
va a prepararti Gucci, ti do' un passaggio fino alla segreteria, così potrai prendere gli orari delle lezionimi fa l'occhiolino prima di bere il suo caffè.
magari non è così stronzo come credo

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